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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Putin teme la democrazia alle porte e lancia minacce per indebolire l’Ue

Le minacce di Putin servono a disarticolare il dibattito politico europeo e statunitense. La narrazione del presidente serve a uso interno, e manda messaggi a una serie di attori esterni interessati ad ascoltarlo. Il presidente russo teme la democrazia alle porte, e cerca di destabilizzare l’Ue. Niente di nuovo

Come sarà l’India del Modi 3.0? Live-talk con Vas Shenoy

La vittoria elettorale di Narendra Modi per il suo terzo, storico mandato, sebbene attesa, ha riconsegnato un risultato inatteso: il primo ministro uscente e il suo partito (il BJP) hanno perso la maggioranza assoluta in parlamento e dovranno formare un governo con gli alleati. Cosa significa questo per gli equilibri interni? Che cosa ha prodotto la contrazione del consenso attorno a Modi? Cosa significa per là rappresentatività internazionale dell’India? Formiche.net ha parlato di questo Modi 3.0 in un live-talk tra Emanuele Rossi e Vas Shenoy, analista esperto di politica indiana

Modi vince, ma senza maggioranza. Il terzo mandato parte in salita

Modi vince le elezioni, ma il suo terzo, storico mandato parte con una difficoltà: il partito del primo ministro non ha più la maggioranza assoluta. Ha perso consensi e dovrà governare con gli alleati, mentre le opposizioni guadagnano spazio

Perché Pechino vuole il Medio Oriente

Interessi e necessità, sia pratici che sul piano della narrazione strategica, obbligano la Cina a essere impegnata in Medio Oriente. Complessità ed equilibrismo portano Pechino a un impegno difficile, mentre Washington resta un riferimento

Zelensky mette allo scoperto le incoerenze di Pechino (con Mosca)

Le parole di Zelensky allo Shangri-La Dialogue erano studiate per richiamare la Cina alle responsabilità di cui parla la sua narrazione e per sensibilizzare il resto dell’Asia. Ma probabilmente non avranno effetto, perché Pechino non vuole farsi coinvolgere adesso

Così la spazzatura di Pyongyang rompe l'accordo militare con Seul

I palloni pieni di spazzatura ed escrementi umani inviati da Pyongyang contro Seul hanno prodotto una conseguenza esponenziale: il Sud ha deciso di rompere un patto militare con il Nord, in piedi dal 2018. Scende ancora il livello di stabilità nei rapporti nella Penisola Coreana

Israele, Netanyahu sposa la linea di Biden ma il governo traballa

Da una parte Biden, mosso anche dalla necessità di rispondere alle richieste dei Dem che vogliono un cessate il fuoco. Dall’altra Netanyahu che rischia la fine del suo governo se accetta proposte osteggiate dai radicali. Ecco chi e cosa si muove attorno a Israele per il cessate il fuoco su Gaza

Taiwan può essere leader nella Comunità internazionale. Parla l'ambasciatore Li

L’ambasciatore Li, segretario dell’International Cooperation and Development Fund di Taiwan, spiega Formiche.net perché Taipei dovrebbe essere parte della Comunità internazionale. Un processo che passa anche dal Communiqué del G7 che si terrà in Puglia a metà giugno

Tornano le potenze in Libia. Dopo la Russia, ecco la Cina

I porti libici tornano di moda. Ci sono gli scali in mare profondo di Tobruk e Susan che piacciono a Russia e Usa, mentre si affaccia la Cina. Profazio (Ndcf/Iiss): “C’è un ritorno della competizione strategica in Libia”

Mar Rosso, per quanto può continuare la destabilizzazione degli Houthi?

I prezzi dei container stanno aumentando, le rotte internazionali marginalizzano il Mediterraneo, gli Houthi creano una sfida senza precedenti alla deterrenza. Serve fare di più?

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