Quella segnata dal 51,8 per cento alle presidenziali, è l'ottava vittoria elettorale consecutiva per Recep Tayyip Erdogan, primo ministro ininterrottamente dal 2003 e da ieri nuovo presidente della Turchia. Le accuse di corruzione, e di dispotismo, con cui le opposizioni hanno intavolato la campagna nei mesi passati, non sono state sufficienti: il primo sfidante, Ekmeleddin Ishanoglu, ha ottenuto solo il…
Emanuele Rossi
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Il peso delle lobby mediorientali in USA: l'Iraq e il Kurdistan
Nel ricostruire la decisione di Barack Obama, con cui giovedì ha dato il via libera a raid aerei mirati sull'Iraq - di nuovo, a tre anni di distanza dall'abbandono militare del paese - molti hanno letto l'influenza delle lobby irachene e soprattutto curde. Un'azione di pressione che nelle ultime settimane si era intensificata, con l'IS che si consolidava e all'esercito…
L'epidemia di Ebola preoccupa la Difesa americana
Il segretario generale dell'Oms Margareth Chan, ha annunciato, durante una conferenza stampa svoltasi a Ginevra in mattinata, che l'epidemia di Ebola in corso in Africa occidentale, ha raggiunto lo status di "emergenza di salute pubblica di livello internazionale" (secondo una classificazione del Comitato di emergenza). «La peggiore epidemia degli ultimi 40 anni», ha detto Chan, annunciando che sono state diramate…
Il peso delle lobby mediorientali in USA: l'Egitto
Quella che ha portato al potere il generale Abdel Fattah al-Sisi, attuale presidente egiziano, non si può certo definire un'operazione di soft power. Eppure, ha avuto un'influenza positiva in molti altri stati mediorientali; motivazione non secondaria, la volontà di lottare contro i radicalismi islamici. Tra quei stati, per primo c'è Israele, unica vera democrazia della regione, che ha scelto proprio…
Il peso delle lobby mediorientali in USA: la Turchia
Attualmente il ruolo principale dei lobbisti assunti dalla Turchia per operare tra le trame del Congresso americano, è quello di recuperare un rapporto che nel tempo è andato via via peggiorando. Soprattutto nell'ultimo anno. Ne sono passati di giorni da quanto Obama indicava, in visita a Ankara, la Turchia come modello possibile di conciliazione tra Islam e Occidente. Era il…
Perché gli Stati Uniti sono "amici" di Israele
Anche durante quest'ultima offensiva militare lanciata da Israele contro i terroristi palestinesi nella Striscia di Gaza, il paese che ha (ufficialmente) più condiviso le azioni di Tel Aviv è stato l'America. Tra alti e bassi, sia chiaro: sarebbe stato impossibile non condannare le vittime civili (e sarebbe stato impossibile non provare orrore e sdegno per le immagini strazianti di quei…
Obama ha già usato la parola "tortura", ma stavolta è diverso
Il primo agosto del 2014 sarà ricordato negli Stati Uniti, come il giorno in cui il Commander-in-Chief ha ammesso che i suoi militari erano usi torturare i prigionieri. Non è roba da poco. Obama, durante una conferenza stampa, ha testualmente detto: «We tortured some folks; [...after 9/11] we crossed the line and that needs to be understood». Abbiamo fatto cose…
L'Iran, i tunnel, e l'ossessione di Netanyahu
Ben Caspit, columnist per al-Monitor e per diversi giornali israeliani, si chiedeva qualche giorno fa, se in futuro, sedata la guerra di Gaza che va avanti da oltre 20 giorni, sarebbe stato il caso di aprire una commissione d'inchiesta sulle responsabilità dell'apparato di sicurezza di Israele. Il quid non è come molti potrebbero pensare legato alla possibilità di crimini di…
Cina e Giappone si litigano l'America Latina
Mentre la cinetica dei conflitti in Medio Oriente e Ucraina procede incessante, in queste ultime settimane un'altra guerra, più sottile e meno rumorosa, si sta giocando tra due enormi potenze mondiali: il dualismo tra Giappone e Cina, è entrato nel delicato campo dell'America Latina. Appena tornato dal viaggio di nove giorni tra Brasile, Argentina, Venezuela e Cuba, il presidente cinese…
Il rischio "Maliki" nella risposta militare allo Stato Islamico
La Russia ha iniziato l'invio di elicotteri d'attacco in Iraq: i primi pezzi, stando a quanto riportato da Interfax, sarebbero arrivati nel fine settimana scorso. Si tratta di Mi-35 (versione da esportazione dei Mi-24) che Mosca sta inviando in rispetto ad un accordo stipulato tra i due paesi già alla fine di giugno, e che comprenderebbe anche i Su-25 di…