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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

L'effetto Ucraina sui colloqui per la Siria

È stato un alto funzionario del Dipartimento di Stato a rendere noto che gli Stati Uniti hanno richiesto alla Siria di sospendere le missioni diplomatiche e richiamare il personale non residente nel Paese (una delle tre cose importanti successe attorno alla Siria in questi due giorni: le altre sono l'attacco israeliano nel Golan e la partenza, a quanto pare, dell'offensiva…

Ucraina: Mosca è davvero isolata? (E l'Occidente osserva?)

C'è chi è corso subito a dire, che in fondo il diritto di autodeterminazione di un popolo va rispettato; come se il referendum votato plebiscitariamente (circa il 95% di sì) domenica 16 marzo, con cui la Crimea ha scelto l'annessione alla Russia, fosse davvero un gesto democratico. Come, appunto, se i soldati fuori dai seggi, i carri armati lungo le…

Siria: tre anni di guerra e lo stallo internazionale

Il 15 marzo 2011 è la data con cui viene concordemente definito l'inizio del conflitto siriano: tre anni sono passati, da quel giorno in cui le manifestazioni di piazza organizzate da mesi per chiedere riforme al presidente Bashar al-Assad (richiamato dagli studi di Londra per essere eletto nel 2000 alla successione del padre, in un sistema monopartitico, verticistico e repressivo,…

La svolta di sauditi e pakistani sulla guerra in Siria

In attesa del terzo anniversario (il 15 marzo) dall'inizio della guerra, in Siria continuano a succedere vicende che spostano l'interesse del conflitto oltre il fronte di guerra (comunque attivo, nel modo che ormai siamo stati abituati a conoscere). La prima di queste, riguarda una decisione presa dall'Arabia Saudita: nello stesso tempo in cui il ministero dell'Interno ha classificato la Fratellanza…

Il Renzi d'America, o quasi: Rahm Emanuel

  Chicago, Illinois. Windy City, distesa sulla sponda sud-occidentale del Lago Michigan, con i suoi 3 milioni di abitanti è la più grande città dell'entroterra statunitense, la terza per popolazione dopo Los Angeles e New York (l'intero agglomerato urbano conta quasi dieci milioni di persone). Ma da oggi, dopo il taglio del rating per opera di Moody's (Baa1, appena sopra…

Che ne sarà della crisi in Crimea

La crisi in Crimea, seguita alle proteste ucraine - quelle che sono state ribattezzate col nome di Euromaidan - ha compiuto la prima settimana. La questione ha assunto da subito un dimensione globale, impegnando molte diplomazie internazionali: lo stesso è avvenuto sui giornali, dove le notizie si rincorrono sulle prime pagine da giorni. Il motivo, essenzialmente, è legato al fatto…

Intanto in Africa dilaga il terrorismo (islamico)

È arrivata venerdì scorso la nota con cui il ministero degli Esteri italiano si è unito a quelli di Olanda, Svizzera e Germania, nello sconsigliare viaggi in Egitto. Lo "sconsiglio", così definito nel gergo degli operatori turistici, riguarda anche le mete balneari come Sharm el-Sheik, fin qui considerate sempre sicure (come una sorta di "territorio internazionale"), anche durante le sanguinose…

Di chi si fida Putin in Ucraina?

Più delle immagini che hanno girato il mondo di quei Berkut che sono saliti sul palco di un teatro di Leopoli per chiedere in ginocchio perdono ai concittadini delle loro azioni contro i manifestanti, e più del tweet del ministro degli Interni ad interim Arsen Avakov che comunicava la firma dell'ordine 144, per lo scioglimento delle unità speciali di polizia (i…

Siria, la lotta tra i ribelli e i missili israeliani contro Hezbollah

Diversi insider siriani, raccontavano la scorsa settimana che Assad stava seguendo con molta attenzione le vicende che coinvolgevano Kiev, lo sgretolamento del potere del presidente Yanukovich, le reazioni della piazza. Interessato. Si era già detto dell'isolamento del presidente, e c'era qualcuno di quegli stessi insider che scommetteva su una sua possibile uccisione da parte di uno dei fedelissimi - si fa…

L'Ucraina divisa

Sembra essersi risolta la situazione in Ucraina: sembra. Gli scontri dei giorni passati che avevano portato a quasi cento morti tra agenti e manifestanti, si sono conclusi con una vittoria delle opposizioni: il presidente Yanukoivch è fuggito e ha fatto perdere le proprie tracce, sfiduciato dal Parlamento (che ha votato l'impeachment) e dal suo stesso partito (che lo ha scaricato…

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