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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Tre ragazzi ebrei rapiti in Cisgiordania: una storia da capire

Una storia poco chiara, di sicuro complessa, di sicuro a breve ne vedremo sviluppi. Quello che si sa, per il momento, è che giovedì tre ragazzi ebrei sono stati rapiti nei pressi di Gush Eztion - insediamento ebraico tra Gerusalemme e Hebron - mentre tornavano dalle lezioni serali della loro scuola rabbinica; Naftali Frankel, Gilad Shaar (entrambi 16 anni) e…

Bergdahl torna in America, e emergono le prime verità

Il ritorno a casa del sergente Bowe Bergdahl, il militare americano liberato una quindicina di giorni fa dall'Afghanistan, è passato quasi in secondo piano: davanti, ovviamente, la drammatica situazione irachena, grana che gli Stati Uniti non possono ignorare (giovedì Obama aveva detto di valutare qualsiasi opzione, oggi ha frenato, smentendo la possibilità d'intervento militare diretto senza che Baghdad presenti prima…

Salvare l'Iraq: sì, ma come?

L'avanzata dello Stato Islamico in Iraq sta diventando un problema di carattere internazionale - finora, confuso nel conflitto siriano, si era fatto finta di non vedere, i media lo avevano ignorato (la narrativa stanca che lo racconta è davvero indice di scarsa informazione e modesta preparazione), pensando che prima o poi si sarebbe dissolto, vittima magari di un'implosione. Così non…

Quattro "Orsi" russi sopra l'Alaska e la California

Quattro bombardieri strategici russi hanno penetrato lo spazio aereo americano durante questa settimana. Il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord American (Norad) ha confermato la vicenda mercoledì. Si tratterebbe di quattro TU-95 "Bear", bombardieri nucleari a lungo raggio, supportati addirittura anche da due aerocisterne IL-78. Gli aerei sono stati individuati nei cieli americani intorno alle 04:30 di lunedì, sopra le…

L'offensiva dell'Isis in Iraq

Chi non segue questo genere di vicende, si accorge dell'insurrezione dello Stato Islamico in Iraq (e Siria, acronimo ISIS), soltanto in questi giorni. La notizia che fa arrivare alle cronache la presenza di questo potentissimo gruppo jihadista - che opera in Iraq e in Siria, come il nome suggerisce - è la presa di Mosul, seconda città del paese, avvenuta…

La coperta antiproiettile per le scuole

Si chiama Bodyguard Blanket, nome nemmeno troppo originale, per qualcosa che potrebbe essere davvero molto utile in futuro. Studiata da un'azienda dell'Oklahoma, si tratta di un coperta anti proiettili indossabile come uno zainetto (qui altre foto). La fornitura potrebbe essere inclusa tra quelle scolastiche di base degli istituti americani nel prossimo futuro. I materiali plastici ad alta densità, già sottoposti a…

La liberazione di Bergdahl, solo l'inizio di una lunga storia

La liberazione del sergente di fanteria Bowe Bergdahl, l'ultimo rimasto nelle mani dei talebani afghani, sta allungando la sua onda. Il Congresso è infuocato: non solo la questione del "prezzo fissato" per gli scambi dei rapiti, ma anche i nuovi numeri di Guantanamo, che raccontano che molti dei prigionieri liberati sono tornati tra le attività terroristiche. Le misure contenitive a…

La non notizia della vittoria di Assad

Assad ha vinto le elezioni in Siria. Non varrebbe nemmeno la pena di prenderci lo spazio di un pezzo - tanto era scontato. Almeno per tre ragioni. 1) Si è votato solo nelle aree controllate dal regime (che rappresentano il 40% del territorio nazionale, concentrando il 60% degli abitanti), è dunque del tutto legittimo pensare che in questi territori Assad…

Il terrorismo di ritorno di Nemmouche

    Medhi Nemmouche è stato arrestato a Marsiglia, armato di kalashnikov e pistola (in borsa anche una telecamerina GoPro): è lui, a quanto pare, il killer del Museo ebraico di Bruxelles (quattro persone uccise a sangue freddo il 24 maggio) - anche stando alla sua pseudo confessione raccolta in un video di una quarantina di secondi, in cui, armi in mano, lamenta il non funzionamento…

I dubbi politici e diplomatici sul rilascio del sergente Bergdahl

La storia del rilascio del sergente americano Bowe Bergdahl ha rapidamente fatto il giro del mondo: il militare era l'unico prigioniero di guerra statunitense in Afghanistan, detenuto dal 2009. Lo stesso Obama ha dato la notizia, prima personalmente ai famigliari - apparsi sulle prime pagine dei giornali internazionali per il ringraziamento strappalacrime all'Amministrazione  - e successivamente alla stampa. Ma neanche…

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