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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Siria, la guerra nella guerra, che ci stiamo dimenticando

Le attività della Coalizione internazionale, mirate a controbattere l'avanzata del Califfato, la potenza mediatica che alcune battaglie come quella di Kobane hanno avuto, la brutalità disumana delle azioni legate all'amministrazione dello Stato Islamico, e il clamore propagandistico della morte spettacolarizzata nelle esecuzione pubbliche dei quattro occidentali (e non solo), hanno fatto dimenticare ai media, che in Siria si sta combattendo…

Dieci cose che ci insegna la vicenda di Kobane

Da diversi giorni le sorti della città simbolo del Rojava, Kobane, sono al centro delle vicende che arrivano da quel pezzo di mondo che abbiamo imparato a definire Califfato. La città è sotto l'attacco dello Stato Islamico da oltre un mese, ma le forze combattenti delle milizie curde siriane dell'YPG stanno resistendo in un enfasi che definirla eroica sembra limitante…

Gli USA paracadutano aiuti su Kobane

Aerei da trasporto C-130 americani hanno sganciato rifornimenti paracadutati sopra alla città di Kobane - roccaforte curdo-siriana, che resiste all'assalto dello Stato Islamico da oltre un mese. Nel fine settimana erano arrivate notizie di nuove offensive dell'IS, dopo che nei giorni precedenti si era pensato che i curdi potessero invertire la polarità dell'offensiva e rispedire il Califfo fuori dalla città.…

IS quasi fuori da Kobane, grazie al coordinamento tra USA e curdi (siriani)

Polat Can è il portavoce dell'YPG, il braccio armato del partito curdo-siriano PYD. L'YPG  sta da giorni tenendo in piedi Kobane, respingendo l'assedio del Califfo. Can è il protagonista di un'intervista a Reuters (molto discussa in queste ore), in cui ha chiarito alcuni aspetti sulla dinamica delle "cose" nel mezzo della battaglia. Secondo lo spokeperson dei combattenti curdi di Siria, ci sarebbe…

A Obama chiedono di spingere contro il Califfo

«Is going to be a long-term campaign» ha detto Barack Obama nella serata di martedì. Il riferimento è all'operazione militare contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria. Le parole contano, e tanto quanto quel "long-term", questione su cui già diversi altri funzionari americani di massimo livello (su tutti il Capo delle Forze Armate, gen. Dempsey) erano stati chiari, quello…

Da dove arrivano i soldati del Califfo

Il Washington Post ha costruito una bellissima infografica (in foto) che evidenzia i flussi di combattenti diretti verso lo Stato Islamico. Il paese che sta contribuendo maggiormente sembra essere la Tunisia (ca 3000 uomini), che insieme agli altri stati del Maghreb avrebbe fornito qualcosa come 5564 elementi. Nella regione, precisamente in Algeria, è avvenuta anche l'unica esecuzione pubblica di un…

La Turchia bombarda i curdi

Domenica caccia F-16 dell'aviazione turca, avrebbero condotto attacchi aerei contro postazioni del PKK (il Partito dei lavoratori del Kurdistan): a rivelarlo è il sito web di notizie Hurriyet. Si tratta della prima operazione di guerra della Turchia, dopo che nel 2012 era stato avviato un percorso di pacificazione tra il governo statale e i separatisti di "Apo" Ocalan (attualmente in…

La Turchia concede le proprie basi contro l'IS, forse

Nella serata di domenica, è girata con insistenza la notizia sulla possibile decisione turca di concedere agli Stati Uniti l'uso delle basi disposte sul proprio territorio, per operazioni contro lo Stato Islamico. La cosa è stata diffusa inizialmente attraverso le rivelazioni di fonti anonime del Dipartimento delle Difesa americano al sito specialistico Stars&Stripes, e poi confermata alla NBC da Condoleeza Rice, attualmente…

Quanto costa colpire il Califfo

Il Comando Centrale di Tampa non comunica più il numero totale dei raid: si limita a riportare gli attacchi giorno per giorno (ma, come nel caso di Kobane, spesso si mescolano i numeri tra i giorni precedenti e i successivi). Non è un caso o una disattenzione (come quella volta in cui la cittadina curdo-siriana è stata definita erroneamente su due voci…

I curdi di Kobane e il back-channel con gli USA

Scrive Nicola Mirenzi, bravo (ed esperto di Turchia) giornalista di Europa, «Bisogna tornare ai primi anni Novanta per ricordarsi un coprifuoco dichiarato su cinque province della Turchia». Il motivo del coprifuoco sono le proteste dei curdi-turchi per quello che sta avvenendo a Kobane (la cittadina al confine siriano che sta a un passo dalla "caduta", ma che ancora tiene eroicamente l'assedio…

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