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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Perché l'israeliano Cohen ha svelato l'incontro con la libica Mangoush

La mossa di Cohen ha rivelato che il ministro degli Esteri israeliano aveva interessi a diffondere pubblicamente le sue attività. Nel farlo però, ha irritato altri protagonisti della vicenda e fatto saltare la collega libica Mangoush

Perché Tripoli sospende la ministra Mangoush dopo l’incontro a Roma con il collega israeliano

La ministra degli Esteri libica Mangoush ha incontrato il collega israeliano Cohen informalmente a Roma. In Libia il faccia a faccia è stato visto come un tentativo illegittimo di avviare forme di normalizzazione con Israele. Per Varvelli (Ecfr), lo scenario di questa vicenda “pretestuosa” sono i possibili rimaneggiamenti del governo

Trump e non solo. La Cina al centro di Usa2024

Trump all’attacco della Cina, tema che verrà usato da tutti in campagna elettorale perché incontra le visioni degli elettori e può anche essere utilizzato per attaccare il presidente Biden (che per ora tiene una linea istituzionale con Pechino)

Così l’Africa guarda ai Brics

I Paesi dell’Africa sono ispirati dai Brics: ne seguono le narrazioni e vorrebbero esserne parte delle attività. Ma non vedono il gruppo come un blocco anti-occidentale, ma come un altro vettore del desiderio di multi-allineamento

Uniti per la pace nel mondo e l'inclusione di Taiwan nell’Onu. Scrive il ministro Joseph Wu

Di Joseph Wu

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del ministro degli Esteri di Taiwan, Joseph Wu, che chiede l’inclusione di Taipei nelle strutture delle Nazioni Unite: “Insieme siamo più forti. È il momento di agire in base a questo principio fondamentale, includendo Taiwan”

Putin ha ucciso Prigozhin per avere in mano le milizie private?

Per Alperovitch (Silverado Pol. Acc.), la scomparsa di Prigozhin smantella la Wagner per come la conosciamo. Secondo Bressan (Lumsa/Ndcf), andando oltre la vicenda, il ruolo delle Pmc resterà fondamentale per Mosca

I Brics si allargano e pensano a riforme globali

Alla fine i Brics hanno offerto la possibilità di ingresso nel gruppo ad alcuni Paesi. La visione sull’allargamento però non è univoca, e rispecchia le differenze tra i vari membri. Riformarsi serve anche a mandare un messaggio a istituzioni globali come l’Onu. E una nuova Bretton-Woods? “Ancora è presto”, risponde Muresan (Igd)

Wagner-Africa. Che ne sarà del cuore dei profitti dopo la morte di Prigozhin

Secondo Doxsee, è “improbabile che Mosca smantelli completamente l’infrastruttura operativa della Wagner nei Paesi ospitanti” come quelli africani. Ma gli aggiustamenti potrebbero creare incertezza per i partner locali di Wagner, specialmente nell’Africa subsahariana, dando anche maggiori opportunità ad attori regionali e occidentali

Niger, diplomazia (con la giunta) per evitare la guerra

Mentre continua il confronto tra giunta golpista ed Ecowas, si aprono scenari (e necessità) di contatto. Gli uomini di Tchiani parlano con i militari occidentali presenti, le ambasciate lavorano per comprendere come poter trovare una soluzione negoziale, perché l’intervento militare è da evitare con ogni sforzo. A un mese dal golpe, Niamey resta stabile

Più della retorica anti-occidentale, i Brics devono pensare allo sviluppo. L'analisi di Hung Tran

I Brics “possono svilupparsi e diventare efficaci se si concentrano su questioni pratiche che potrebbero portare benefici per la crescita dei Paesi in via di sviluppo invece di diventare un forum per la retorica anti-Usa e anti-Occidente”, spiega Tran (GeoEconomics Center, Atlantic Council)

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