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Schlein supera la prova ma allargare il Pd a sinistra non basta. Parla Panarari

La manifestazione organizzata dal Pd a Roma dimostra che i dem sono ancora capaci di mobilitare. Per costruire un’alternativa all’esecutivo non basta lo spostamento a sinistra del partito ma bisogna valorizzare anche la componente riformista. Soprattutto in vista delle elezioni europee. Anche perché la competizione a sinistra (rincorrendo Conte) presenta qualche rischio, specie in politica estera. Conversazione con il sociologo Panarari

FS, Fond. Pellegrini, Gucci e Quartieri Spagnoli. I vincitori del premio Kennedy Human Rights

Impegno nel sociale e in contesti difficili. Nel corso del tradizionale gala di beneficienza, il presidente della fondazione dell’associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Stefano Lucchini, ha consegnato i premi a quattro realtà che si sono distinte particolarmente meritevoli la propria attività in ambito sociale. Ecco chi sono

L'economia circolare e le potenzialità del (corretto) riciclo. Tetra Pak a Ecomondo

Le applicazioni industriali del polyal, la componente plastica e alluminio ricavata dal riciclo dei cartoni per bevande e il valore aggiunto dell’economia circolare. Questi i temi al centro del dibattito, nel corso di Ecomondo, a cui hanno preso parte i vertici di Tetra Pak

Integrare Kyiv in Ue è improbabile (per ora). E Meloni si sleghi da Orban. Parla Fabbrini

Il processo di integrazione europea di Ucraina e Moldavia è ancora tutto da costruire e, probabilmente, in questa fase non sarebbe neanche conveniente perché andrebbe a snaturare l’Ue. L’Italia deve scegliere da che parte stare – in vista anche delle elezioni della primavera prossima – e accompagnarsi all’Ungheria rischia di condannarci all’irrilevanza. Conversazione con Sergio Fabbrini, politologo, direttore del dipartimento di Scienze Politiche della Luiss

Con Israele e verso i due Stati. La linea di IV spiegata da Gruppioni

L’azione deterrente degli Stati Uniti è fondamentale per le de-escalation in Medio Oriente, ma Israele si deve difendere. Hamas strumentalizza i civili palestinesi, mentre l’Italia dovrebbe essere più incisiva sul piano diplomatico per arrivare alla soluzione dei due popoli e due Stati. I rapporti con i partiti di minoranza? “Siamo trasversali, parliamo con tutti. Dalla Lega al Pd”. Conversazione con Naike Gruppioni, parlamentare di Italia Viva e componente della Commissione Esteri alla Camera

Costa e i (possibili) contraccolpi sui socialisti. La versione di Pittella

Le dimissioni del premier portoghese Costa, coinvolto in un presunto scandalo legato alla transizione energetica, potranno avere un impatto sul blocco socialista che ne uscirebbe indebolito dalle urne del giugno prossimo. Ma conservatori e popolari non bastano per formare una nuova maggioranza: Meloni può allargare l’assetto Ursula. Conversazione con l’ex vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella

Taiwan, Kyiv e Tel Aviv, il rischio per i sistemi liberali. Parla Orsini (FI)

C’è un filo rosso che lega i focolai dei conflitti sparsi in giro per il mondo: la contrapposizione tra i sistemi liberali e quelli illiberali. Il ruolo degli Usa in Medio Oriente è quello di trovare non solo una soluzione militare, ma anche diplomatica e politica alla questione palestinese. Bene la posizione italiana. Conversazione con Andrea Orsini, capogruppo di Forza Italia in Commissione Esteri alla Camera e vicepresidente della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare Nato

Un pasticcio che lega le mani al Capo dello Stato. Clementi sulla riforma

Non si capisce a cosa serva eleggere il premier direttamente, in una campagna elettorale di tipo presidenzialistico, da tifosi, se questi può essere disarcionato dalla sua maggioranza parlamentare, illudendo così gli elettori per tornare ad una palude trasformistica. Questo ddl è ambiguo e rigido. Il Capo dello Stato esce fortemente indebolito. Conversazione con il costituzionalista Francesco Clementi, docente di Diritto pubblico italiano e comparato all’Università Sapienza di Roma

Il presidenzialismo del “vorrei ma non posso”. La versione di Marchi (Unibo)

Manca chiarezza sulla legge elettorale e sul modello che la riforma sul premierato vuole introdurre. Il ddl conferisce al presidente del Consiglio un maggior potere rispetto al Capo dello Stato, sotto il profilo della legittimazione popolare, ma poi lo rende “ostaggio” della fiducia alle Camere. E il semi-presidenzialismo francese non è applicabile in Italia. Conversazione con Michele Marchi, professore di Storia Contemporanea all’Università di Bologna

Lo sprint che serve sulla Manovra (e sul premierato) spiegato da Lupi

Nessuno vuole imbavagliare il Parlamento sulla Finanziaria, ma spetta all’opposizione fare proposte. Le risposte della manovra sono concentrate su famiglie, lavoratori con redditi bassi e sulla sanità. E il ddl sul premierato non intacca le prerogative del Capo dello Stato. Conversazione con il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi

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