Incredibile ma vero, per quanto sondaggi, rilevazioni statistiche e quant’altro vadano trattati con le pinze, dopo tutti gli errori che hanno accumulato in un passato anche recentissimo. Le 5 stelle politiche non sono per niente cadenti, come ci aspettavamo che fossero dopo gli ultimi, clamorosi infortuni a Strasburgo, dove sono state mandate all’aldelà dall’omonimo gruppo liberaldemocratico, alle cui porte i…
Francesco Damato
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Che cosa succede fra Matteo Renzi e i renziani?
Continua, anzi aumenta, il pressing del Foglio fondato da Giuliano Ferrara e diretto da Claudio Cerasa sul segretario del Pd Matteo Renzi perché rinunci alla tentazione delle elezioni anticipate. Il pressing, non si sa se casualmente o volutamente coincidente con l’interesse anche del vecchio amico e quasi ex editore Silvio Berlusconi a rallentare la corsa alle urne, si è in…
Referendum, perché i renitenti alle urne gongolano per la decisione della Consulta
Nei palazzi della politica chiamano già “la sentenza 2018” quella con la quale la Corte Costituzionale con 8 voti contro 5 ha buttato nel cestino il referendum promosso dalla Cgil non per ripristinare il famoso articolo 18 del vecchio statuto dei diritti dei lavoratori contro i licenziamenti, ma addirittura per estenderne l’applicazione alle piccolissime aziende che ne erano escluse prima…
Liberali scampati alla pancia di Grillo
Tanto di cappello a Stefano Folli, che ha dedicato al pasticciaccio di Beppe Grillo a Strasburgo il commento, a mio avviso, più indovinato, evitando ai giornali la solita figuraccia, o limitandone i danni. Forte della sua formazione culturale irrobustita dalla collaborazione con l'indimenticabile Giovanni Spadolini, l'editorialista di Repubblica non ha saputo giustamente con chi prendersela di più per l'offesa subita…
Tutte le bizzarrie sull'Italicum fra Parlamento e Corte Costituzionale
Santa ingenuità. Più delle piroette di Beppe Grillo, congeniali al mestiere principale di comico, stupisce la facilità con la quale in tanti le prendono sul serio e scommettono sulle svolte che esse di volta in volta rappresenterebbero. Prima è stata la volta, di recente, del presunto garantismo costituito dalla rinuncia all'automatismo fra la ricezione o il preannuncio di un avviso…
Perché è sacrosanto il ceffone di Sergio Staino alla Cgil
Altro che il Massimo D'Alema degli assai presunti anni d'oro, quando da presidente del Consiglio si scontrò a vuoto, perdendo clamorosamente, con il "signor Cofferati" della Cgil! Il cosiddetto "cinese" con le bretelle naturalmente rosse, che ora si gode il Parlamento europeo, e credo anche la buona pensione di sindacalista. A Sergio Staino, il popolarissimo vignettista creatore di Bobo e…
Chi contrasta (e chi asseconda) la frenesia di Matteo Renzi
Alla vigilia del suo ritorno a Roma, dopo la pausa impostasi per le feste di fine anno ma soprattutto per smaltire la botta presa il mese scorso con la bocciatura referendaria della riforma costituzionale, si sprecano i consigli a Matteo Renzi a rinunciare al progetto delle elezioni anticipate entro l'11 giugno. Ma possibilmente già in aprile, come qualche amico vorrebbe…
Perché Marco Minniti ispira fiducia
Non foss’altro per gli sgambetti che gli stanno facendo nel suo stesso partito, il Pd, in un intreccio di correnti che la dice lunga sull’eredità non della migliore ma della peggiore Dc raccolta dai post-comunisti, il nuovo ministro dell’Interno Marco Minniti mi ispira fiducia. La sua conoscenza dei servizi segreti, per passate esperienze di governo, non guasta di certo per…
Cosa hanno trovato Berlusconi, Bersani, Grillo, Renzi e Salvini nella calza della Befana
La calza della Befana di Beppe Grillo è stata naturalmente riempita di carbone per tutto il veleno che il capo delle 5 stelle ha voluto iniettare nella già intossicata politica italiana anche durante le feste che si stanno concludendo. E anche per il veleno che il comico non mancherà di usare nella stagione di Carnevale che sta per cominciare, a…
Cosa mi aspetto dalla svoltina garantista di Beppe Grillo
Ancora una volta non tutti i mali vengono per nuocere. A sua insaputa, visto che ha contestato con sdegno la “svolta garantista” attribuitagli dai giornali quando ha eliminato dal cosiddetto codice etico del suo movimento l’automaticità delle dimissioni per i “portavoce” raggiunti da un avviso di garanzia o da una sentenza di condanna in primo grado per reati compiuti “senza…