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Francesco De Palo About Francesco De Palo

Giornalista professionista, analista, ghostwriter. Barese, laureato in giurisprudenza, il mio primo articolo è apparso nel 2000 su un quotidiano locale dove ho fatto la gavetta alla vecchia maniera. Scrivo per varie testate italiane di politica estera, Mediterraneo e temi connessi alla geopolitica. Sono corrispondente da Roma per il giornale greco Zougla e direttore responsabile di Mondogreco.eu. Ho pubblicato due libri: “Onde-diario di un immigrato” nel 2011 e “Greco-eroe d’Europa” nel 2014. www.fdpmedia.org

Il patto Meloni-Kishida parte dai semiconduttori e vuole arrivare lontano

Il bilaterale del presidente del Consiglio con l’omologo giapponese, in occasione del G7, conferma la densità delle relazioni nippo-italiane: Roma avrà la presidenza del G7 il prossimo anno e all’orizzonte c’è l’accordo sul caccia di ultima generazione

Tutti i paletti di Descalzi sul gasdotto Eastmed

Il vicepresidente della Commissione Esteri della Camera Paolo Formentini a Formiche.net: “Auspichiamo che Israele riesca a continuare nel dialogo con la Turchia. Per cui le parole di Descalzi non ci hanno sorpreso. Se ultimato, il gasdotto connetterebbe quattro democrazie: sarebbe questa un’altra delle novità e dei punti di forza di EastMed”. Israele e Cipro verso un mini gasdotto comune

Ucraina, armi e geopolitica. Lo scatto in avanti di Berlino secondo Pelanda

“La mediazione vaticana? Per un conflitto di questo tipo la soluzione passa solo dalle pressioni Usa da effettuare sulla Cina e sulla Russia. Gli aiuti a Kiev? La notizia è nel potenziamento da parte della Germania. L’Italia nell’Indo-Pacifico? In questa agenda si inserisce bene Roma, che già è entrata molto più pesantemente di quanto riportato sulla stampa”. Intervista all’economista e accademico Carlo Pelanda

Grecia al voto, Mitsotakis rivendica crescita e investimenti

Un eventuale cambio di governo in Grecia, anche se al momento improbabile, potrebbe destabilizzare l’armonia euroatlantica ritrovata nell’Egeo. Il premier di Nea Dimokratia è tra i sostenitori del dialogo tra Ppe e Ecr

Obiettivo Tunisia, così l'Italia si muove per il corridoio mediterraneo

Dopo la visita del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ricevuto dal Presidente della Repubblica Kaïs Saïed, e dall’omologo, Kamel Fekih, cresce l’intensità dell’azione di governo che punta a bloccare i flussi migratori e a mettere in atto il Piano Mattei

La prima volta di Erdogan sotto il 50%. Il voto turco letto da Valeria Talbot

“La spiegazione delle elezioni? Il deterioramento del quadro macroeconomico e l’impatto che questo ha avuto sugli standard di vita dei cittadini turchi, soprattutto delle classi medio basse dei ceti bassi: hanno visto erodere fortemente il loro potere d’acquisto”. Conversazione con l’analista dell’Ispi per le aree di Medio Oriente e Nord Africa

Modello regioni. Le riforme istituzionali secondo Lupi

Conversazione con l’esponente popolare della maggioranza: “Gli errori da evitare? Cercherei il metodo del dialogo ma non l’unanimità. Da un lato puntiamo a rafforzare in maniera chiara il potere dell’esecutivo a fronte di un utilizzo abnorme di decreti leggi, dall’altro i poteri di controllo vanno dati al Parlamento preferendo il modello governativo nelle regioni”

Giorgia e Volodymyr, parola d'ordine “ricostruzione”

Il condizionale è d’obbligo per un incontro che non è stato ancora annunciato ufficialmente da nessuno. Ma nel caso in cui si concretizzasse, ecco quale sarebbe il principale argomento di discussione e con quale strategia complessiva alle spalle, che vede l’Italia impegnata in primissima fila

Israele, Cipro e Grecia. Il triumvirato del gas che guarda all'Italia

Le decisioni sullo sfruttamento del gas presente, copioso, nel Mediterraneo orientale subiranno a breve un’accelerazione: la prospettiva è di esportare quel gnl in tutta Europa e proprio a tal fine cresce il ruolo dell’Italia che tramite Piombino e Ravenna assume lo status di snodo continentale imprescindibile.

Perché un accordo Ppe-Ecr fa paura a Macron. Parla Fidanza (FdI)

“Un accordo strutturato Ppe-Ecr, se raggiungesse numeri sufficienti indebolirebbe per primo proprio Macron, che già teme una forte riduzione della propria pattuglia europea nel 2024. Se a questo sommiamo l’attivismo del governo Meloni in Africa, ecco spiegato perché sono così nervosi”. Conversazione con Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia

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