Tra i due Paesi in eterno conflitto non potrà che esserci un lavoro diplomatico che si basi sugli accordi di Ocrida, finora l’unico protocollo concreto e tarato su esigenze e aspettative, ma il successore di Borrell dovrebbe avere chiaro in mente cosa fare già da oggi. L’alternativa è foraggiare lo status quo, che porta vantaggi a soggetti esterni come Russia e Cina
Francesco De Palo
Leggi tutti gli articoli di Francesco De Palo
Le elezioni francesi scuoteranno anche l'Europa. Pirozzi (Iai) spiega perché
L’opinione della responsabile delle relazioni istituzionali dello Iai: “Dobbiamo rassegnarci ad una fase di navigazione a vista per l’Europa? Il fenomeno Macron è stato di rapidissima ascesa, ma poi di anche graduale deterioramento della sua presa sull’elettorato. Sulla politica europea ci sono delle zone grigie: tutto questo potrebbe creare veramente un cortocircuito che farebbe venir meno il ruolo dirimente della Francia come spinta per la politica europea e per l’integrazione”
Sconfitti e vincitori dal Consiglio europeo secondo Tocci
L’analisi della direttrice dello Iai dopo le decisioni prese in sede europea: “L’Italia, più che una valutazione di merito, credo debba fare una valutazione sull’esito del voto. Tutti gli altri che hanno votato a favore pensavano che questo trio rispecchiasse il loro interesse, evidentemente gli unici due Paesi che non la pensano così sono Italia e Ungheria, quindi non possono che essere questi i Paesi che hanno perso”
Programmi e proposte di Bardella-Glucksmann. Così nasce il dopo Macron
Le elezioni parlamentari francesi di domenica prossima potrebbero segnare uno spartiacque storico nel Paese, con la rarità rappresentata da un premier e un Presidente della Repubblica di orientamenti politici differenti. I programmi dei partiti e i volti in campo
Dal Mediterraneo al Mar Caspio, Roma e Baku rafforzano le intese
Crosetto e Cirielli ricevuti dal Presidente della Repubblica, Ilham Aliyev: occasione non solo per cementare le intese geopolitiche in un quadrante altamente strategico per gli interessi italiani, ma anche per programmare la Cop29 che verrà ospitata da Baku. Non sfugge che lungo i 4.500 chilometri che separano l’Italia dall’Azerbaigian operino Paesi come Georgia, Turchia, Bulgaria, Grecia, Albania, che si trovano a cavallo tra due quadranti strategici come quello euromediterraneo e caucasico
Vi spiego perché Meloni (e l'Ecr) giocheranno un ruolo forte in Europa. Parla Carteny
“Di fatto l’Ecr è diventato il grimaldello con cui l’Italia di Meloni può giocare un ruolo da protagonista in Europa: la maggioranza all’europarlamento avrà bisogno di voti in molte questioni. Il governo italiano, che raccoglie nella stessa coalizione anche i popolari con Forza Italia e le destre identitarie con la Lega, si propone anche come forza mediatrice in Europa, dove è importante tenere aperto il dibattito tra gli eurogruppi e le delegazioni nazionali”. Conversazione con il docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma
Corno d'Africa e Piano Mattei. La missione italiana spiegata da Menia
Il vicepresidente della commissione Esteri/Difesa del Senato illustra obiettivi e finalità della missione in Eritrea, Etiopia e Gibuti: “Per la prima volta sono state messe nero su bianco traiettorie innovative che l’Italia intende tracciare a queste latitudini, con un’impostazione paritaria e non predatoria”. La presenza contemporanea ad Asmara del ministro Urso è indicativa di come questo tipo di missioni sono state strutturate al fine di avere obiettivi iniziali e raccogliere i relativi frutti nel medio-lungo periodo
Meloni contro i caminetti Ue, così vincerà l'astensionismo
Nelle comunicazioni alla Camera in vista del consiglio europeo, la premier difende il risultato elettorale e annuncia che non farà passi indietro circa le proprie convinzioni solo per strappare un incarico che “all’Italia spetta di diritto, in quanto paese fondatore”
Il Pd respira, ma ora serve un progetto. Il risultato delle comunali letto da Franchi
Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera: “Dalle comunali giunge una lezioncina piccina piccina per il Pd: c’è un segnale di esistenza del partito. Poi, se questo segnale sia centrato o sbagliato sarà tutto da vedere, ma il paziente almeno respira e c’è il battito del cuore, dopodiché partendo da questo risultato c’è da attraversare il mare. Ma gli slogan ora vanno riempiti di politica”
Tutte le tappe di Urso (e del Piano Mattei) in Eritrea
Urso, dopo essere stato ricevuto dal presidente Afwerki e i ministri del governo di Asmara, visiterà l’azienda tessile italiana ZaEr-Dolce Vita, la “Casa degli italiani” e anche la mostra fotografica “Annulliamo la Distanza – Anladi”. Il ministro è accompagnato da una delegazione di imprese italiane tra cui Enel, Fincantieri, Ferrovie dello Stato e Bonifiche Ferraresi