Mentre Grecia e Turchia proseguono nella normalizzazione delle relazioni diplomatiche, Atene, Nicosia e Ankara potenziano le rispettive difese, segno che le prospettive complessive per il Mediterraneo settentrionale e orientale sono sempre più improntate alla deterrenza.
Francesco De Palo
Leggi tutti gli articoli di Francesco De Palo
Meloni al G20, la partecipazione italiana tra G7 e Piano Mattei
Particolare attenzione verrà riservata dalla presidente del Consiglio nel suo intervento alle molteplici iniziative assunte in ambito G7, come l’Apulia Food System Initiative, lanciata durante il Vertice di Borgo Egnazia e che si pone l’obiettivo di rafforzare la produzione agricola nel Continente africano, sia in termini di quantità che di qualità, e rendere più resilienti i suoi sistemi alimentari
Tensione nei Balcani. Cosa c'è dietro il riarmo della Serbia
Non c’è solo Ankara tra i massimi sostenitori di Vucic, ma probabilmente anche la nuova amministrazione americana di Donald Trump con cui il presidente serbo si è preoccupato negli anni di mantenere un costante rapporto, fatto di mediatori in loco e di relazioni. Tra questi spicca l’ex inviato di Trump per il dialogo Serbia-Kosovo, Richard Grenell, diplomatico, al momento in attesa di un incarico che, già in occasione della convention repubblicana di Milwaukee aveva messo l’accento sull’importanza di una buona cooperazione tra Stati Uniti e Serbia
L'alleato migliore per Trump in Europa? Giorgia Meloni. Parola di Wsj
In una lunga riflessione firmata da Peter Rough e Daniel Kochis (del Center on Europe and Eurasia dell’Hudson Institute) viene elogiata la capacità della premier italiana perché “la sua personalità mescola fascino e grinta in egual misura”. E, a differenza di Orban, è più credibile e capace
Perché la Turchia nei Brics non preoccupa (al momento) la Nato. Parla Politi
Il direttore della Nato Defense College Foundation: “I Brics hanno una guida problematica, questo è noto, però finché tutto si svolge in linea con ciò che l’alleanza fa, nessuno può sollevare dubbi”. Ma se ammessa, la Turchia sarebbe il primo membro della Nato ad aderire all’alleanza Brics che si definisce un contrappeso alle potenze occidentali e i cui aderenti hanno posizioni in contrasto con l’Occidente praticamente su tutti i dossier più rilevanti, come le guerre in corso
Qualcuno ha il timore che Meloni scali posizioni. Parla Pombeni
Paolo Pombeni, professore emerito all’università di Bologna e direttore della rivista il Mulino, partendo dal veto di socialisti e verdi alla nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Europea, ragiona sugli errori commessi anche dal Pd contro un candidato italiano e sull’impasse che potrebbe riversarsi sul governo dell’Ue
Così il veto socialista su Fitto rischia di bloccare la Commissione
I Verdi sostengono che Fitto non abbia “mostrato competenza nell’audizione”. Una presa di posizione che cela il vero vulnus della questione: l’allargamento a Ecr del governo Ursula bis
Le mire cinesi e l'ultima di Biden. Tutto pronto per il G20 di Rio
Diciannove i Paesi presenti in Brasile (oltre a due organismi regionali come l’Unione Africana e l’Unione europea) che rappresentano circa l’85% del pil mondiale e il 75% del commercio mondiale. Chi ci sarà e di cosa si parlerà a Rio
La Cdu prepara il dopo Scholz. Elezioni a febbraio (col rischio AfD)
La domanda vera è capire quanti voti prenderà l’ultradestra di AfD, dal momento che alle recenti regionali non solo è andata in doppia cifra ma ha scalato la vetta delle posizioni. Se dovesse replicare su scala nazionale il dato regionale, e se la Cdu e la Csu non avessero la maggioranza dei voti, allora si aprirebbe il medesimo scenario accaduto in Francia, con il rischio di larghe intese o comunque di un accordo ad escludendum
Così l'Algeria si fa largo nella geopolitica di Ue e Nato. Parla Calovini
“Sono molto soddisfatto di questa visita, che testimonia l’attenzione della Nato al bacino Mediterraneo, tra l’altro un incontro di questo tipo mancava da qualche decennio”. A Formiche.net il deputato di FdI, Giangiacomo Calovini, vicepresidente del Gruppo Speciale Mediterraneo, racconta l’incontro ad Algeri tra i rappresentanti del Parlamento e del governo algerino e una delegazione congiunta con gli organismi che fanno capo all’Assemblea parlamentare della Nato