Skip to main content

Francesco De Palo About Francesco De Palo

Giornalista professionista, analista, ghostwriter. Barese, laureato in giurisprudenza, il mio primo articolo è apparso nel 2000 su un quotidiano locale dove ho fatto la gavetta alla vecchia maniera. Scrivo per varie testate italiane di politica estera, Mediterraneo e temi connessi alla geopolitica. Sono corrispondente da Roma per il giornale greco Zougla e direttore responsabile di Mondogreco.eu. Ho pubblicato due libri: “Onde-diario di un immigrato” nel 2011 e “Greco-eroe d’Europa” nel 2014. www.fdpmedia.org

Più armi all'Ucraina con fondi Ue. L'assist di Bruxelles a Kyiv

Il meeting che ha coinvolto le industrie della difesa europee e ucraine ha voluto accelerare la fase pratica di analisi e riflessioni dell’ultimo anno, nella consapevolezza che, come ribadito dal commissario Borrell e dal ministro Kuleba, l’Europa già si trova in una nuova corsa agli armamenti a causa dell’invasione russa

Green deal e gasdotto EastMed, così cambieremo l'Ue. Parla Borchia (Lega)

Intervista all’eurodeputato della Lega: “Siamo in presenza di una Commissione europea che non ha avuto la capacità di capire, con lucidità sufficiente, quelle che avrebbero dovuto essere le priorità degli ultimi cinque anni”. Ecco i temi centrali per il partito di Matteo Salvini nel prossimo futuro

Mattarella all'Onu per promuovere pace e giustizia (anche nei fronti bellici)

Il Presidente della Repubblica impegnato al Palazzo di Vetro dal 5 al 7 maggio: non solo bilaterali con Guterres e Francis, ma anche focus sulle crisi in corso (Kyiv e Gaza) e multilateralismo come strumento progettuale per affrontare le sfide comuni

Con Macron a fine corsa e Scholz in crisi l'Italia può essere faro in Ue. Parla Martusciello (FI)

Conversazione con il capodelegazione di FI al Parlamento europeo: “Il nostro obiettivo è di avere un popolare a capo della Commissione, grazie all’apporto di Forza Italia. Emmanuel Macron? A fine ciclo. Italia campione di stabilità europea, anche grazie ad Antonio Tajani”

Perché la pax geopolitica fra Grecia e Turchia fa felice la Nato

Se davvero fossero posti in essere concreti passi in avanti diplomatici tra i due Paesi, il soggetto che ne trarrebbe il maggiore benefico sarebbe la Nato, perché avrebbe la concreta possibilità di raggiungere due obiettivi: disinnescare un potenziale fronte di tensioni in un momento in cui energie e attenzioni sono concentrate su Gaza e Kyiv; e proseguire sulla strada dell’allargamento

Il nuovo patto di stabilità? Un freno agli investimenti. La versione di Tinagli

Conversazione con l’europarlamentare del Pd: “Le regole sui conti? Prevale il senso di una mancata opportunità e soprattutto i timori che questo nuovo assetto di fatto non sia sufficiente a far affrontare le sfide dei prossimi anni. Le nuove regole, essendo abbastanza stringenti anche per Paesi a medio debito, di fatto rischiano di frenare gli investimenti anche in quelle parti d’Europa che se li potrebbero permettere e che potrebbero trainare il resto del continente”

Fabrizio Saggio ad Algeri, una missione e due obiettivi

Dopo la conferenza Italia-Africa di gennaio, Giorgia Meloni ha moltiplicato le visite nel continente africano, con un viaggio in Egitto a marzo e in Tunisia ad aprile: una fase preparatoria verso accordi di cooperazione su agricoltura, acqua e istruzione. Questa attenzione italiana all’Africa è stata evidente anche durante la riunione dei ministri degli Esteri del G7 tenutasi a Capri la scorsa settimana

Meloni riceve Abdullah II. Perché Italia e Giordania saranno strategiche per la crisi a Gaza

Punto di partenza del dialogo è la Risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza Onu, base su cui costruire l’auspicio comune: continuare con gli sforzi diplomatici in corso per un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio dei prigionieri. Amman ha rapidamente assunto un peso diverso rispetto allo scorso decennio e assieme a Egitto e Turchia compone una sorta di triumvirato del dialogo che recita un ruolo non secondario nell’economia complessiva della macro area che intreccia Mediterraneo, Africa e Medio Oriente

G7 Energia, l'Italia si fa strada nel Mediterraneo. Gava spiega come

Intervista alla viceministra dell’Ambiente e della sicurezza energetica, in chiusura dei lavori del G7 Energia: quali i risultati raggiunti dal summit, gli obiettivi futuri, il ruolo dell’Italia come hub energetico

Addio al carbone entro il 2035. La carta di Venaria per l'energia di domani

Si è aperto oggi il G7 Energia ospitato dall’Italia. Ad accogliere in ministri dell’ambiante il titolare del dicastero Pichetto Fratin. L’obiettivo è arrivare a eliminare il carbone entro il 2035, ma non solo. Tutti i dettagli

×

Iscriviti alla newsletter