Non solo Nagorno-Karabah, così la tela turca si lega indissolubilmente all’Azerbaigian (via gasdotto) e all’Iran (via Development Road). Ankara accelera anche sul progetto regionale di infrastrutture e trasporti che collegherà l’Iraq meridionale alla Turchia
Francesco De Palo
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Banjska, punto di non ritorno nella tensione fra Serbia e Kosovo?
Una soluzione definitiva, anche con la responsabilità assunta da un Paese forte, non sembra più procrastinabile, dal momento che già l’Ue deve affrontare il protrarsi della guerra in Ucraina, le fibrillazioni in Nagorno-Karabah e le conseguenze (anche geopolitiche) della crisi energetica. Un altro fronte irrisolto sarebbe troppo
Con EastMed nasce l'alleanza mediterranea sul gas. Parla l'ex ministro greco Maniatis
Intervista all’ex ministro dell’Energia: “Falso che il nuovo gasdotto costerà troppo. La Grecia sta seguendo ormai da un decennio una solida strategia volta a trasformarsi in un hub energetico e ciò sembra dare i suoi frutti. Roma e Atene devono potenziare la cooperazione, sfruttando il Forum EastMed”
Meloni a New York. Elogio della normalità
La scelta “pizza e normalità” di Giorgia Meloni durante la sua permanenza a New York per l’Assemblea generale dell’Onu, è tarata su un’esigenza familiare e racconta di una legittima decisione presa da chi ha preferito un momento tranquillo rispetto al tappeto rosso di ricevimenti e cotillon. Andrebbe elogiato, piaccia o meno il premier, il tentativo di essere normale anche in presenza di un ruolo davvero eccezionale
Dalla platea dell'Onu ai decisori Ue. Cosa dirà Giorgia Meloni a New York
Fiori a Colombo per preservare i simboli che la cancel culture vuole abbattere, rassicurazioni sul ruolo italiano (no a un campo profughi di tutta l’Europa), incontri con Kenya e Guinea (in ottica sbarchi) ed Erdogan (in ottica geopolitica). La prima giornata di Giorgia Meloni all’Onu in attesa del discorso di domani. La tappa nel palazzo di Vetro come visione d’insieme e, al contempo, specifica sull’area africana che è dentro quella mediterranea (e quindi europea)
Contenere l'immigrazione, così il centrodestra italiano (unito) punta all'Ue. Parla Romeo
Intervista al capogruppo della Lega in Senato: “È difficile adesso valutare i paletti, prima lavoreremo sull’idea di allargare il più possibile il centrodestra: è una cosa naturale che il centrodestra unito vincente in Italia lo sia anche in Europa: solo così potranno esserci delle buone possibilità di mandare via dal governo i socialisti”
Cambiare schema in Ue? Una questione di salvezza nazionale per l’Italia. Parla Fidanza
Conversazione con il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo: “Gli sforzi di Meloni a livello europeo sono stati e sono massimi, fin dal primo Consiglio a cui ha partecipato. Nessun premier italiano era mai riuscito a porre con tanta forza il tema migratorio prima d’ora. Pensare che si possa affrontare un tale flusso da soli, come dice Marine Le Pen, è un’utopia”
Tris nucleare in Turchia, vicino l'accordo con la Cina per la terza centrale
Se da un lato Erdogan intende stemperare gli effetti delle sue politiche di importazione energetica, che lo scorso anno sono pesate per 99 miliardi di dollari, dall’altro andranno valutate le reazioni per “l’aiuto” cinese alla costruzione del sito a Kirklareli, dopo quello di Rosatom ad Akkuyu
Il centrodestra italiano si può esportare in Ue, ecco come. Parla Saccone
L’esponente popolare dell’Udc: “L’errore da non commettere? Far prevalere gli interessi della campagna elettorale sugli interessi della coalizione, perché questo sarà un autunno non facile da gestire. Mi piace molto il tono di responsabilità usato da parte del premier, dove da un lato si accentuano le cose positive che si sono fatte e dall’altro però si segnala che vi sono delle difficoltà”
Kosovo e Serbia, e se l'Ue usasse il pugno duro? La crisi secondo Politi
Colloquio con il direttore del Nato Defense College: “Spiace questo stallo, perché il riconoscimento di fatto sarebbe potuto essere un passo concreto e soprattutto un gesto di cultura politica. Nessuno sta dicendo che va dimenticata la propria cultura, ma in seguito occorre inserirsi in un quadro d’insieme. Dobbiamo usare il pugno duro, affinché si comprenda che serve trovare una soluzione? Mi sembra una sconfitta, non certo per chi lo usa, ma per chi lo subisce”