Il rapporto annuale redatto dal Dipartimento di Stato risulta estremamente positivo per Atene e la sua economia. Molti colossi Usa hanno investito in Grecia e, complici le buone performance fatte registrare nell’ultimo quadriennio, promettono di intensificare relazioni e contratti. Ecco tutti i dettagli
Francesco De Palo
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Perché Weber spinge il Ppe all'alleanza con Meloni e la destra italiana
“Meloni ora è rispettata e accettata a livello internazionale, ha sostenuto il trattato di Lisbona al Parlamento italiano e il patto migratorio e vuole plasmare l’Europa. Penso che faremmo un grosso errore se mettessimo sullo stesso piano AfD e Giorgia Meloni” dice il capo del Ppe. Che punta a una Commissione “politica” a guida centrodestra e non più a una grande coalizione coi socialisti
Mossa di Vox, mano a Feijoo. Cosa succede in Spagna
Abascal si mette in disparte, al fine di non essere definito un intralcio. Una mossa che sulla scacchiera elettorale spagnola rappresenta la prima vera novità post elettorale. Di contro, la guida dei popolari ora non ha più alibi dinanzi a tutti, compresi i suoi colonnelli. Se non centrerà l’obiettivo è pronta la carta Ayuso
Grano e diplomazia, perché i porti croati possono sbloccare l'impasse. Parla Politi
Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation: “Nel nostro Adriatico è difficile che ci siano azioni ostili. Certo, se qualche gruppo di reduci estremamente distruttivi come quelli che hanno distrutto Nord Stream uno e Nord Stream due si mettesse in testa di posare delle mine, allora sarebbe un’altra partita”
Non solo grano, l'amb. Mesic racconta come cambia geopoliticamente la Croazia
Intervista all’ambasciatore croato in Italia: “La decisione rappresenta un nostro contributo nel contesto della crisi alimentare mondiale. Dal primo gennaio 2023 la Croazia è entrata a far parte dello spazio Schengen e dell’eurozona, realizzando due obiettivi cruciali della politica estera. A tempo debito speriamo anche di diventare il membro dell’Ocse”
La Francia non può supervisionare Niger e dintorni. Gli scenari di Parsi
“I governi africani? Non sono così propensi a concedere legittimazione a un puro atto di forza. Roma? Deve far capire agli alleati che non chiediamo solo assistenza rispetto al fronte Mediterraneo stretto al Nord Africa, ma siamo capaci di fornire anche solidarietà attiva”. Conversazione con l’esperto analista e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Vittorio Emanuele Parsi
Concorrenti e latitanti, tutte le spine spagnole per Feijóo e Sánchez
Il popolare si deve guardare ormai le spalle, sia internamente che esternamente, per la futura leadership. Il socialista sa che può rischiare tantissimo imbarcando Carles Puigdemont, anche a livello giudiziario, ma immagina una sorta di Ulivo-Arcobaleno in stile italiano. Ecco perché la partita iberica è ancora apertissima
Nagorno-Karabakh, a un passo dalla crisi umanitaria
Da un lato l’iniziativa di Baku, con il parlamentare Ramin Mammadov, membro del partito Milli Majlis, neo responsabile dei contatti con i residenti armeni. Dall’altro i dubbi di Mosca su Astana. Calovini: “Raggiungere una risoluzione pacifica e duratura del conflitto, garantendo così la stabilità e la sicurezza nella regione”
La Turchia guarda al Golfo, la Grecia all'India. Incastri tra Mediterraneo e Indo Pacifico
Erdogan e Mitsotakis rappresentano i timoni di due Paesi diversi e non complementari ma che, in virtù di traiettorie geopolitiche dettate dalla contingenza, devono impostare rotte e iniziative quanto più allargate
Non solo Niger, è tempo che l'Europa abbia un piano per l'Africa. La versione di Fassino
Conversazione con il vicepresidente della commissione Difesa della Camera: “Se si fa la somma aritmetica degli investimenti dei Paesi dell’Unione europea, più la Gran Bretagna, in Africa sono dieci volte superiori agli investimenti cinesi. Ma manca un progetto organico”. E sul golpe in Niger…