Bruxelles sta inserendo i porti tra le infrastrutture critiche da tutelare con controlli più severi, dopo aver constatato l’espansione cinese in terminal strategici e aver vissuto il braccio di ferro su Gdynia, simbolo di una vulnerabilità ibrida tra economia e difesa. Un dossier che chiama in causa anche l’Italia
Gabriele Carrer
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La Cina sta diventando una superpotenza cyber. L’allarme britannico
Il governo britannico lancia un monito senza precedenti: la Cina è ormai una “cyberpotenza” con capacità e ambizioni tali da rappresentare una seria minaccia alla sicurezza nazionale. E la diffusione dell’intelligenza artificiale promette di moltiplicare frequenza e pericolosità degli attacchi, rendendo obsoleto l’approccio tradizionale alla difesa
Alleanze tra gli alberi a Roma. L’asse Russia-Cina nella retorica della vittoria (e contro Kyiv)
A pochi giorni dal 9 maggio, Russia e Cina celebrano la loro alleanza con un evento a Roma, dove l’ambasciatore cinese ha preso parte all’inaugurazione del “Sentiero della memoria” a Villa Abamelek. Un’occasione per rilanciare la retorica anti-occidentale e riaffermare il legame tra Putin e Xi
Merz e Meloni, un nuovo asse industriale per l’Europa? Parla Buck (AHK Italien)
Secondo Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio italo-germanica, Berlino e Roma dovranno superare ansie nazionali per costruire un partenariato paritario e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide globali e di dare nuovo slancio alla competitività europea
Cyber, Osint, Socmint e terrorismo. Ecco le competenze che cercano gli 007 italiani
L’intelligence italiana ha lanciato una campagna di reclutamento aperta fino al 10 giugno per diplomati e laureati esperti in cyber security, open source intelligence (Osint), social media intelligence (Socmint), telecomunicazioni e analisi del terrorismo interno e internazionale
Dpcm anti Cina. Stop agli scanner a rischio nei bandi pubblici
Il provvedimento attua l’articolo 14 della legge sulla cybersicurezza, vincolando beni e servizi ICT nei contratti pubblici e premiando fornitori italiani, Ue, Nato e partner per ragioni di sicurezza nazionale. Riguarda in particolare videosorveglianza e scanner. L’adozione risponde al bisogno di evitare nuovi episodi come quello di Nuctech (società cinese nella black list Usa e sotto inchiesta Ue per sussidi) che aveva già vinto appalti per le Dogane
Dietro le quinte di Huawei. Il progetto top secret dei chip a 7 nanometri
Il colosso ha avviato la costruzione di tre siti produttivi di semiconduttori nel distretto di Guanlan a Shenzhen, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza cinese da tecnologie straniere. L’iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio, accelerato dalle sanzioni statunitensi del 2019, volto a creare una filiera nazionale completa dai wafer all’intelligenza artificiale. Ma gli esperti del settore restano cauti per la mancanza di esperienza diretta in produzione su larga scala
Spionaggio cinese in Belgio. Quando l’avversario diventa informatore
Nel 2020 i servizi segreti cinesi, sfruttando un patto di “città gemellate”, avrebbero tentato di ottenere dal socialista Éric Dosogne informazioni sul verde Samuel Cogolati, noto per le sue posizioni dure su Pechino. Il caso segue lo scandalo di dicembre 2023 che coinvolse esponenti dell’estrema destra, dimostrando l’ampiezza delle mire di Pechino sugli schieramenti politici belgi
Utili influencer. Cosa c’è dietro il “turismo” pagato da Pechino
L’influencer ceco Milan Dobrovolný riceve un “viaggio tutto incluso” in Cina da un’agenzia fasulla, privo di obblighi social ma finalizzato a video promozionali per il pubblico cinese. L’operazione rientra in una strategia di soft power di Pechino. La recente multa di 530 milioni a TikTok per violazione della privacy Ue mette in luce come la piattaforma faciliti la diffusione di questi contenuti
Consiglio di sicurezza nazionale, perfino Berlino si muove. E Roma?
L’Italia rimarrà l’unico Paese del G7 privo di una strategia e di un Consiglio di sicurezza nazionale. Il futuro cancelliere tedesco Merz si prepara a dotarsi di un organo permanente di coordinamento strategico incardinato nel suo ufficio. La mossa riflette la necessità di rispondere in modo strutturato alle minacce ibride