Dopo l'orrore, la scintillante bellezza del calcio accarezzato, l'intelligenza dei frombolieri che con perizia balistica centrano il bersaglio, la passione di giocatori che sorridendo rovesciano risultati ed eccitano l'entusiasmo delle tifoserie sugli spalti dove seducenti passi di danza accennati si combinano con forti richiami al l'orgoglio nazionale. Questo elisir, mixato nel piccolo stadio di Porto Alegre, ci ha riconciliato con…
Gennaro Malgieri
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Come rifondare la Nazionale di calcio
Il calcio del Cannibale trasforma il Mondiale in una rissa tribale nella quale, dopo lo scellerato episodio che resterà negli annali, tutto è possibile. Non basterebbe neppure l'intervento della FIFA, semmai vi fosse, a riportare ordine in un torneo ormai compromesso. Sono episodi, quelli che si sono verificati a Natal, che segnano la decadenza del movimento sportivo. Un arbitro può…
Il sorriso di Garrincha che ha guidato Neymar. Il taccuino di Malgieri
Il sorriso di Mané si è finalmente aperto sullo stadio che porta il suo nome. E ha potuto intrecciare la danza da tempo rimandata con i palloni riluttanti giocati dai suoi epigoni. L’ho visto Manuel Francisco dos Santos, detto Garrincha, poeta del calcio e della vita, abbracciare gli undici carioca dopo il primo gol di Neymar che scacciava finalmente i…
Il fado di Ronaldo. Il taccuino mundial di Gennaro Malgieri
Non basta Cristiano Ronaldo. Una partita non la si vince con un solo giocatore anche se qualche eccezione talvolta conferma la regola (abbiamo visto Messi risolvere al 91’ il complicato incontro con l’Iran e non so quante volte Maradona ha giocato praticamente da solo contro undici avversari ed ha vinto). Ma il Portogallo non è l’Argentina, da tutti i punti…
La teoria del declino vale anche nel calcio. Il taccuino mundial di Gennaro Malgieri
Il genio è l'ultima risorsa di una squadra confusa e svogliata. E quando si manifesta la vittoria è assicurata. Si può penare per novanta minuti senza trovare la via del gol, ma quando si ha un Messi a disposizione, per quanto non particolarmente ispirato, tutto diventa più semplice. E non c'è merito che tenga: gli avversari, per quanto superiori tatticamente…
Il pensiero liquido di Prandelli e Balotelli. Il taccuino di Gennaro Malgieri
Nel silenzio irreale post-sconfitta, abbiamo cominciato a chiederci, da un balcone all'altro, da una finestra all'altra, per quale motivo la nazionale di calcio italiana non è mai uguale a se stessa. Un pensiero para-filosofico nella calda serata romana non è proprio da sani di mente. Ed infatti noi tutti che attorno ad esso ci accapigliamo ne siamo consapevoli. Il guaio,…
Suarez, rapinatore e cecchino. Il taccuino mundial di Malgieri
Edinson Cavani è un attaccante stellare con l'umiltà e la tenacia di un mediano. Un calciatore atipico che in virtù delle sue qualità trascina le squadre in cui gioca anche nelle situazioni più disperate e compromesse. Se Luis Suarez è il "puntero" classico, rapinatore di area, ma anche cecchino da fuori, il centravanti del Psg è l'ispiratore della manovra conclusiva e non di rado il finalizzatore efficace in grado di…
Ode a Vargas, napoletano di Santiago. Il taccuino di Malgieri
Sotto il cielo di Rio de Janeiro s’è disfatto l’impero spagnolo, guarda caso in coincidenza con l’abdicazione di Juan Carlos I di Borbone e l’ascesa al trono di Felipe VI. Scherzi (amari) della storia. La nazionale torna a Madrid sconfitta: il nuovo re non ha motivo di ricevere le ombre sbiadite di quella fu un’invincibile Armada calcistica alla Zarzuela. E…
Ochoa e Umberto Saba. Il taccuino mundial di Malgieri
Per uno sugli altari, undici nella polvere. L’ultimo canonizzato della chiesa calcistica si chiama Francisco Guillermo Ochoa. Di mestiere fa il portiere. E’ messicano e ha giocato fino ad un paio di mesi fa nell’Ajaccio, in Corsica, precipitato in serie B. Se n’è andato ed oggi è senza squadra. Finora tutti si erano dimenticati di lui. Dopo le performance con…
Brasile 2014, un Pessoa per Ronaldo. Il taccuino di Malgieri
Strano destino quello di Salvador de Bahia, prima capitale brasiliana. Nel 1624 venne presa dall'ammiraglio olandese Piet Hein, saccheggiata e governata con pugno di ferro. Un po' di tempo dopo, considerando la sua posizione strategica, portoghesi e spagnoli, per una volta d'accordo, l'assediarono e la "liberarono". Tre secoli e mezzo dopo, con una guerra simulata, direbbe Desmond Morris, celebrato autore…