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Concorrenza e cooperazione tra Cina e Usa e l’ottava priorità

L’ottava linea guida a medio termine per la strategia di sicurezza nazionale considera la Cina come un importante concorrente. È chiaro da tali indicazioni che la concorrenza sia ancora il tono principale nella gestione dei rapporti con la Cina da parte dell’amministrazione Biden, così come lo era nel quadriennio precedente. L’analisi di Giancarlo Elia Valori

Cina

La Cina e le necessità dell’IA nel campo della sicurezza

Xi Jinping ha sottolineato che il lavoro riguardante la sicurezza nazionale è molto importante nella gestione degli affari statali da parte del Pcc, nonché per garantire che il Paese sia prospero e la gente viva in un clima di pace. L’analisi di Giancarlo Elia Valori

Le relazioni cordiali tra Israele e Cina mentre gli Usa...

Israele è stato il primo dei paesi del vicino e Medio Oriente a riconoscere la Repubblica popolare cinese nel 1950. Mentre le relazioni diplomatiche sono state stabilite a partire dal 24 gennaio 1992. È importante ricordare che il rapporto tra cinesi ed ebrei è profondamente radicato nella lunga storia di questi due popoli e risale a migliaia di anni fa

Nuove guerre navali in arrivo? Ecco il piano della Marina del Regno Unito

A causa dell’epidemia di coronavirus, il rapporto sulla revisione della politica di difesa e sicurezza del Regno Unito del 2020 è stato rinviato al 2021. La sua pubblicazione è un evento fondamentale: delinea una tabella di marcia per lo sviluppo delle forze armate britanniche e delle altre componenti della difesa e della sicurezza

Sudan e non solo. Dinamismo ed espansione della flotta russa

La Russia è sempre stata molto desiderosa di trovare adeguate basi militari all’estero. Il suo enorme territorio limita la proiezione verso l’esterno della sua potenza militare, soprattutto nel campo navale

Usa-Cina, uno scontro necessario? L'analisi di Valori

La Cina appare orientata più che ad aprire una nuova corsa agli armamenti, ad avviare misure concrete per risollevare la propria economia e rendere più “moderatamente ricca” la propria popolazione. L’Europa ha siglato il Comprehensive Agreement on Investments con Pechino. E invece gli Stati Uniti? L’analisi di Giancarlo Elia Valori

Come si muovono Egitto e Israele nel Mediterraneo. L'analisi di Valori

Un interessante articolo del giornalista israeliano Ophir Winter ci porta ad alcune riflessioni sul ruolo d’Egitto e Israele nel Mediterraneo. L’Egitto offre a Israele e Cipro l’alternativa più economica all’esportazione di gas in Europa e in altri mercati grazie alla sua infrastruttura di gas liquefatto, che può essere ampliata a un costo relativamente basso quando necessario. L’Egitto, da parte sua, è interessato a rastrellare una quota dei profitti e rafforzare la sua posizione strategica come hub di esportazione del gas in Europa

Intelligenza artificiale e rinnovabili. Le nuove frontiere della geopolitica

Nel campo dell’intelligenza artificiale, come in quello della ricerca vaccinale, non dovrebbero trovare spazio eccessivo le spinte isolazioniste che sempre hanno danneggiato la scienza e favorito lo spionaggio illegale. L’industria ha sempre superato la politica nella capacità di dialogare (e di fare affari) oltrefrontiera

Coronavirus e natalità. Gli effetti sulla popolazione mondiale

I dati storici hanno sempre dimostrato che il numero di nascite scema durante una crisi economica, e ad esempio la recessione dopo la ben nota crisi finanziaria del 2008 è la ragione per cui il numero di nascite negli Stati Uniti è diminuito di circa 400mila. E adesso con la pandemia in atto da un anno e molte situazioni economiche peggiorate ecco le stime per il futuro. L’analisi di Giancarlo Elia Valori

Il problema globale della plastica. L'analisi di Valori

L’inquinamento globale causato dalla plastica sta diventando sempre più grave, gli Usa hanno a lungo accusato i paesi in via di sviluppo di essere i principali emettitori di inquinamento da plastica. Ma se si include l’esportazione di rifiuti di plastica e le ultime statistiche su discariche e rifiuti illegali, gli Usa sono una delle fonti più gravi di inquinamento da plastica nell’ambiente costiero e marino globale, classificandosi al terzo posto al mondo

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