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La crisi in Algeria del marzo 2019 e il futuro post Bouteflika

Dallo scorso 22 febbraio, l’Algeria è scossa da manifestazioni di piazza che avvengono quasi simultaneamente in tutte le 48 provincie del Paese. L’origine immediata della rabbia popolare è, qualora essa sia del tutto spontanea, l’annuncio del presidente Abdelaziz Bouteflika di volersi candidare anche per il suo quinto mandato, che dovrebbe aver inizio dalle prossime elezioni di Aprile. La salute dell’ultraottantenne…

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La cybersecurity israeliana, principi e tecniche

Nel 2018, le somme destinate al finanziamento dell’intera industria della cybersecurity di Israele sono state di ben 1,03 miliardi di usd, con una crescita del 22% rispetto al precedente budget pubblico-privato. Sempre nello scorso anno, il 2018, sono state fondate 66 nuove società del settore cybersecurity, con un aumento del 10% rispetto al 2017, mentre erano, però, 88 nel 2016.…

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Le future relazioni tra Usa e Corea del Nord dopo il fallimento del vertice di Hanoi

Non è poi così ovvio che si possa definire, sic et simpliciter, il recentissimo vertice di Hanoi tra Kim Jong-Un, leader della Repubblica Democratica di Corea, e il presidente degli Usa Donald J. Trump, come un semplice e banale “insuccesso”. O addirittura, come hanno commentato le più semplicistiche tra le fonti giornalistiche internazionali, un insuccesso delle tecniche di Trump quale…

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Quale strategia dietro i missili iraniani e di Hezbollah contro Israele

Il progetto denominato “vettori di precisione” dei missili iraniani, soprattutto del modello Zelzal, oggi operanti in Libano, è arrivato a un grave punto critico. Il “partito di Dio” è, oggi, il più importante attore militare non-statuale al mondo, che è certamente anche più potente dello stesso esercito libanese, con almeno 30.000 circa combattenti a tempo pieno e altri 25.000 elementi…

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Cosa succederà dopo i colloqui Kim-Trump di Hanoi

Alla fine di questo mese di febbraio 2019, i giorni 27 e 28, si terrà ad Hanoi, la capitale del Vietnam, l’incontro tra il leader della Repubblica Democratica di Corea, Kim Jong-Un, e il presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump. Obiettivo primario e dichiarato, da entrambi i capi di Stato, è quello della risoluzione della questione nucleare di Pyongyang…

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Come si evolve lo spazio strategico iraniano in Iraq

Attualmente, è proprio l’abbandono, da parte delle 2000 truppe Usa, delle loro attuali postazioni siriane e giordane, operazione che prosegue con notevole rapidità, ciò che sta creando uno spazio strategico notevole per l’Iran. Il presidente Trump, peraltro, afferma di voler far rimanere una quota imprecisata di soldati statunitensi in Iraq, proprio per controllare le evoluzioni iraniane verso il confine siriano…

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Vi spiego il nuovo asse strategico tra Federazione Russa e Iran

Il giorno 11 febbraio scorso, Mohammed Javad Zarif, il ministro degli Esteri di Teheran è arrivato a Beirut, agli inizi di un nuovo gabinetto libanese che, se pure è diretto da un vecchio amico degli occidentali, Hariri, è certamente il più vicino a Hezb’ollah, tra quelli più recenti. Javad Zarif ha offerto ogni sostegno dell’Iran al nuovo governo, un sostegno…

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Libano, gas naturale ed equilibri politici locali

Il molto, moltissimo gas naturale che si va scoprendo in tutto il Mediterraneo orientale è destinato, come è facile prevedere, a trasformare rapidamente tutto il sistema economico, strategico, militare del Medio Oriente. E dei nessi tra il Grande Medio Oriente e l’Ue. Se, prima delle scoperte del Levante mediterraneo, il tema primario era la rete di contatti tra Occidente Ue…

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Vi spiego come si sta trasformando la geopolitica in Medio Oriente

Il sistema strategico a tre della Siria, con la minore aggiunta degli Usa e dei suoi ormai remoti alleati sul campo, è in fase di netta trasformazione. E ciò anche per i chiari segnali che gli Stati Uniti mandano a tutti; e che riguardano in particolare un loro rapido abbandono del campo siriano. Trump, non del tutto a torto, afferma…

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Cosa accade in Siria, tra equalizzazione strategica e influenze esterne

Uno dei risultati più evidenti della attuale stabilizzazione delle operazioni in Siria è la prossima e prevedibile eguaglianza dei potenziali offensivi sul terreno. Gli Usa pensano però di non doversi occupare più di Damasco, ritenendo che il fine ultimo della War on Terror sia quello di evitare attacchi jihadisti sul loro territorio o verso le loro basi. Come spesso accade,…

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