Gli ultimi dati disponibili del terzo trimestre 2022 indicano che la Germania è il principale creditore estero, secondo solo al Giappone. Il 68 per cento del credito concesso ai Paesi dell’Eurozona proviene dall’economia tedesca. Un primato che non è stato solo economico-finanziario, ma soprattutto politico. E che ora sarebbe opportuno ridimensionare in una prospettiva di carattere più democratico. L’analisi di Gianfranco Polillo
Gianfranco Polillo
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Perché l’economia russa volge al peggio. L'analisi di Polillo
Sostituire l’offerta pubblica a quella privata è stata una conseguenza degli eventi bellici e del crescente isolamento della Russia. Il tallone d’Achille rimane l’inflazione. L’economia della Federazione procede, ma con il passo del gambero
Ma il superbonus era una manna o una condanna? Risponde (con i numeri) Polillo
Giuseppe Conte si metta l’anima in pace. Il bonus del 110 per cento è stato costruito come semplice regalia. Si è quindi trasformato in un diritto soggettivo incomprimibile. Che nessun vincolo contabile è in grado di contenere. L’analisi di Gianfranco Polillo
Il dilemma della Bce di fronte al bivio della politica monetaria. L'analisi di Polillo
Tra il fare troppo e il fare troppo poco, il pendolo spinge verso questa seconda soluzione. Sempre che l’ortodossia – il nemico più subdolo delle scelte razionali – non prenda il sopravvento. L’analisi di Gianfranco Polillo
Le vere ragioni di Putin secondo De Giovanni. L'analisi di Polillo
Quella di Putin sarà soprattutto una sconfitta di carattere politico, ma con effetti immediati sia sul fronte militare che economico-finanziario. E allora le cose torneranno al loro posto. Questo almeno l’auspicio. Che, tuttavia, non tiene conto delle mille sofferenze imposte ad un popolo senza voce – i russi – e alle vittime principali di questa follia: gli ucraini. Ma tutto ciò fa parte, purtroppo, del “legno storto” della storia. Gianfranco Polillo legge l’analisi di Biagio De Giovanni
Regionali Lazio, i futuri compiti del neo-presidente secondo Polillo
Le Regione Lazio si sta meridionalizzando sempre più. Assumendone le relative caratteristiche: crescita sempre più asfittica, una prevaricazione del pubblico (a partire dagli eccessi di tassazione), uso improduttivo delle risorse a propria disposizione, alto debito pubblico. Da questo c’è solo una via di fuga: quella della maggior crescita. Alla quale attrezzarsi fin da subito. L’analisi di Gianfranco Polillo
La tirannia del breve termine e lo stop di Meloni. La versione di Polillo
La visione dei passi lunghi si era dimostrata fallace. Meglio allora promettere oggi, senza pensare al domani. Una prassi, quest’ultima, destinata ad essere contraddetta da quella novità rappresentata dalla storia di Fratelli d’Italia. Che con la sua lunga maratona sta cambiando i paradigmi della politica italiana
Sulle accise piano con la demagogia. L'analisi di Polillo
Sul piano finanziario la scelta di non procedere alla fiscalizzazione degli aumenti delle accise è, in linea di massima, del tutto equivalente a quella dello scostamento di bilancio. Entrambe le soluzioni contribuiscono, infatti, a sospingere verso l’alto il tasso d’inflazione. Ecco perché… L’analisi di Gianfranco Polillo
Un'altra stretta della Bce non sarebbe la benvenuta. La versione di Polillo
I tassi di riferimento, a livello europeo, sono pari al 2,5 per cento. Di gran lunga inferiori ai tassi di inflazione. Che lo scorso novembre era pari al 10,1 per cento, in leggera decelerazione rispetto al mese precedente. Ne consegue che i tassi d’interesse reali risultano essere negativi. Situazione decisamente favorevole per chi è interessato ad investire. I rendimenti futuri, con ogni probabilità, saranno, infatti, maggiori dei costi oggi sostenuti
Il Vietnam di Vladimir Putin. L'analisi di Polillo
La crisi economica in Russia segna con ogni probabilità un altro Vietnam, seppure a parti rovesciate. Dove non sono ammesse vittorie o sconfitte militari, ma solo politiche. E dove saranno diversi gli elementi che alla fine conteranno. L’analisi di Gianfranco Polillo