Il temuto contraccolpo dei mercati, a quanto pare, non c’è stato. A quanto pare: resta, infatti, l’incertezza ed il nervosismo, con la borsa impegnata in un continuo saliscendi. In negativo dopo l’apertura di Wall Street. Già nelle prime ore, l’indice Ftse-mib aveva fatto registrare un aumento dell'1,3 per cento, con un successivo rimbalzo che lo aveva portato a quota 1,83.…
Gianfranco Polillo
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Too big to fail? Questa ed altre illusioni del governo gialloverde
Si dice che si possa votare in tanti modi. Quello più usuale è con le mani, mettendo la scheda nell’urna elettorale. Ma già in un sistema federale si può votare con i piedi: trasferendo la propria residenza nello Stato regionale che si vuole: per motivi vari, ma soprattutto per avere un carico fiscale più ridotto o una maggiore dotazione di…
Decreto fiscale, quando tanta animosità genera errori. L'analisi di Polillo
Per saperne veramente di più, dovremo aspettare la denuncia di Luigi Di Maio alla Procura della Repubblica. Che non verrà, visto che il decreto legge fiscale – il corpo del reato – giace ancora in qualche stanza di Palazzo Chigi. In attesa che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di ritorno da Bruxelles, possa verificarne il contenuto normativo ed eventualmente…
Decreto fiscale, perché le posizioni tra 5 Stelle e Lega sono ancora lontane
Alle 18 si riunirà il Consiglio dei ministri per mettere la firma sulla manovra. Ma non è detto che questo avvenga. Le posizioni tra 5 stelle e Lega sono ancora lontane. Riguardano soprattutto il decreto fiscale e la proposta di condono, seppure etichettato come semplice “pace fiscale”. La differenza non è solo nominalistica. Una sistemazione delle liti pendenti con il…
Giovanni Tria e i 5 Stelle. C'entrano i numeri ma anche la politica
Quanto può essere grande l’amor patrio ed il senso di responsabilità nazionale? Difficile rispondere. Ma il comportamento di Giovani Tria può contribuire a risolvere il dilemma. Continuamente contraddetto, soprattutto, da Luigi Di Maio, che non gli ha mai nascosto un’ostilità preconcetta, resiste ad ogni attacco. L’ultimo, in ordine di tempo, quella specie di ultimatum a proposito del ventilato intervento di…
Vi spiego gli effetti collaterali (trascurati) della manovra del governo
Sempre più difficile e complicato. Prima il "nein" (meglio dirlo in tedesco) della Commissione europea, poi la dura reazione dei mercati, alla ricerca di una via di fuga da un Paese che non garantisce circa il futuro del suo debito pubblico. Infine il pollice verso di tutte le authorities chiamate a pronunciarsi, nell’ambito delle procedure di legge, previste per la…
Se l’Italia Cenerentola non trova il principe azzurro (la crescita)
Caro Matteo non ho mai condiviso il tentativo di dipingerti come un energumeno, capace solo di far danni. La politica non può essere solo un susseguirsi di belle parole che invitano alla fratellanza e alla solidarietà. La pace perpetua, sognata da Emmanuel Kant, come la sua caratterizzazione soprattutto giuridica, è rimasta lettera morta. Dal 1795, epoca in cui proposta, si…
Manovra, troppi pesci e poche canne da pesca
Nuove apprensioni per un Paese che è già sull’orlo di una crisi di nervi. Che il presidente della Bce si rechi in visita al Capo dello stato è un fatto inusuale. Tanto più che è facile intuire quale sia stato il motivo dell’incontro, durante questa fase convulsa che fa da sfondo al varo della Nota d’aggiornamento al Def. Si sarà…
Il primato dei 5 Stelle e la resistibile ascesa della Lega. Come spiegare il mistero del deficit
Siamo realisti. Quello di ieri è stato un tremendo “uno–due”, per usare un linguaggio pugilistico, che ha scosso le certezze del governo. Il salto degli spread e la dura contrapposizione con l’Europa, segnata dal prevalere dei falchi (Juncker e Dombrovskis) sulle colombe (Moscovici) ha indotto a più miti consigli. Nella riunione ristretta, convocata a Palazzo Chigi e durata l’intera mattinata,…
Manovra, la frittata è fatta ma non sarà una Caporetto. Ecco perché
Partiamo da un dato certo. Nonostante la cattiva qualità della manovra messa in campo, non ci sarà una Caporetto. Ne deriva che chi ha venduto titoli ed azioni, contribuendo a mandare in rosso la borsa e fare alzare lo spread, ha solo seguito l’onda di una cattiva comunicazione: l’errore maggiore commesso dal governo. Il punto dirimente, infatti, non è tanto…