A sorpresa, nell’ambito delle riunioni del Fmi, il Dragone potrebbe decidere di rinunciare a parte dei crediti verso i Paesi strozzati dai prestiti capestro, in cambio di un maggior sostegno delle istituzioni locali. Ma serve il sì anche della Banca mondiale
Gianluca Zapponini
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Gentiloni dà il via libera a Meloni. Il Def convince l'Europa (per ora)
Il commissario all’Economia, l’uomo chiamato a vigilare sui conti italiani, apprezza la prudenza che permea il Documento di economia e finanza. Ma l’esame vero di Bruxelles, arriverà più in là
Due occhi sono meglio di uno. Spin off della vigilanza bancaria cinese
Memore del drammatico sciopero del mutuo della scorsa estate, quando migliaia di depositi privati furono congelati per salvare le banche in crisi, il Dragone crea una apposito bureau incaricato di vigilare sul rispetto delle regole da parte degli istituti. Ma non tutti sono d’accordo
Il (primo) Def di Giorgia Meloni nel segno della prudenza
Il sì del Consiglio dei ministri al documento che fissa il perimetro della prossima manovra e fa della cautela il suo credo. Priorità alla crescita (+1% nel 2023) e alla riduzione del debito. E non più di tre miliardi per il taglio del cuneo. Intanto il Fmi rivede la crescita italiana. Al rialzo
No tassi, no party. La Pboc tiene a secco le banche cinesi
La Banca centrale del Dragone continua a tenere da oltre sei mesi il costo del denaro inchiodato al 3,6%. Questo impedisce agli istituti di realizzare quei margini di cui avrebbero una gran bisogno
Quanto è rischiosa la dipendenza dalla Cina sulle rinnovabili
Dopo aver tagliato i ponti con la Russia, ora sul campo delle rinnovabili l’Ue dovrebbe cominciare a rendersi indipendente dal Dragone. Un report del think tank Usa Carnegie
Per le banche cinesi soffia il vento dell'epurazione
I funzionari della vigilanza hanno deciso di convocare a sorpresa i manager dei primi cinque istituti del Dragone. Obiettivo, metterli in guardia dalle tentazioni del malaffare. Ma gli investitori potrebbero non gradire
La Germania sul Patto di stabilità è meno "falco" di quanto sembri. Tria spiega perché
Intervista all’ex ministro dell’Economia. La proposta tedesca per l’abbattimento del debito dell’1% all’anno fa il gioco dell’Italia, perché scongiura tensioni sui mercati ed è sostenibile. I tassi? Serviva un coordinamento delle politiche monetarie. Si sarebbe evitato di inseguire la Fed
Vendere bond, ma a chi? Il dilemma delle banche americane
Gli istituti statunitensi detengono nei propri bilanci grossi quantitativi di titoli pubblici. Una scelta che a Svb è costata cara. Ora, onde evitare un film già visto, occorre smaltire tali strumenti, prima che i rendimenti sfuggano di mano. Ma, racconta il Wsj, in pochi sono disposti a metterci le mani sopra
Competenze, buona burocrazia e investimenti. Nel nome del Pnrr
Il Paese è al bivio, tra crescita e declino. E allora fare squadra diventa l’arma vincente. Il dibattito al Centro studi americani con Giovanni Tria, Marina Elvira Calderone, Aurelio Regina, Cristiano Cannarsa, Mauro Macchi, Sandra Savino e Massimo Bitonci