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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Alle Generali non sarà un pranzo di gala. Parola di Porro

Il giornalista spiega l’origine della battaglia per la governance del Leone e i motivi dell’attacco di Del Vecchio in tandem con Caltagirone. Una cosa è certa, scontri così nella finanza italiana non se ne vedevano da anni. Generali preda di qualche corsaro straniero? Non è il momento, e poi c’è Draghi…

Rendite e grandi patrimoni, il piano democratico per il fisco made in Usa

Prende corpo la proposta del partito di Joe Biden per una stretta fiscale sulle grandi ricchezze, con la quale finanziare parte dei piani pandemici. Aliquota al 26,5% sulle imprese e al 25% sulle rendite finanziarie. E pensare che il presidente voleva di più…

L'Italia riparte dall'export. Il rapporto Sace 2021

Presentato il rapporto di Sace dedicato alle esportazioni del made in Italy. Nel 2021 un colpo di reni da quasi 500 miliardi (+11,3%) e un ritorno ai livelli pre-pandemici. Il ceo Latini: l’imperativo è fare sistema, il Pnrr è la vera sfida

Donnet e il patto Caltagirone-Del Vecchio. Su Generali serve cautela

Dopo l’alleanza parasociale tra Caltagirone e Del Vecchio si apre la partita per il riassetto nel Leone, a cominciare dalla riconferma del ceo Donnet. Il caporedattore del Sole Ferrando: attenti a non scherzare con il fuoco, uno scontro può riaccendere appetiti stranieri. E sulle regole…

La Cina fa a pezzi Alibaba e sfila Alipay a Jack Ma

Pechino impone lo spin off forzoso della divisione pagamenti e prestiti controllata da Ant, dando vita a una nuova società di cui lo Stato sarà azionista. Lo statalismo alla sua massima potenza, anche se la rottura dei monopoli è affare non solo cinese…

Vienna e i frugali sono fuori dalla realtà. E perderanno. Parola di Sapelli

Secondo l’economista e storico, l’Austria e i suoi sodali non sanno quello che fanno anche perché un ritorno al rigore non conviene nemmeno a loro. Alla fine non riusciranno a imporre la loro la linea, ma molto dipenderà dai tempi per formare il governo tedesco. E comunque in Germania vincerà l’Spd

Senza baby non c'è boom. La Cina ha un problema che non ti aspetti

La Cina ha ormai eliminato i vincoli alla natalità, ma le famiglie non sembrano voler cogliere l’opportunità attesa da decenni di fare più figli, a causa di un welfare imprigionato dal mostruoso indebitamento delle amministrazioni. Il risultato è meno forza lavoro in fabbrica e un’ipoteca sul Pil di domani

Brunetta e lo smart working all'italiana. Che non funziona. Parla Tiraboschi (Adapt)

Il ministro torna a smontare i miti del lavoro agile, che finora è stato solo uno spostamento fisico e non una rivoluzione organizzativa. Tiraboschi, coordinatore scientifico di Adapt: il lavoro agile deve avere una visione e delle regole precise, sennò è solo un tana libera tutti che non giova a nessuno

Vade retro cartelle. Da Forza Italia alla Lega, si compatta il fronte del fisco

Il partito azzurro chiede uno stop selettivo delle cartelle destinate a partite Iva e piccoli imprenditori, per evitare un nuovo bagno di sangue. Lega e Fratelli d’Italia si accodano e aumentano il pressing su Draghi

Col voto tedesco, Europa e Italia si giocano molto più dell'austerity. Parla Codogno (Lse)

Intervista al docente della London School of Economics ed ex capo economista del Mef. Più che un ritorno o meno al rigore stile Maastricht, l’esito del voto tedesco può sancire un’accelerazione o lo stop all’integrazione fiscale europea, in parte già avviata con il Recovery Fund. L’obiettivo è la creazione di un debito comunitario il più sicuro possibile. La Bce? Il tapering ci sarà, ma soft, l’Italia stia attenta a non farsi sorprendere

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