Il premio sui titoli sovrani cinesi è ai minimi da 15 anni. Segno che per gli investitori i consumi non stanno ripartendo e che la Banca centrale dovrà per forza di cose intervenire, tagliando i tassi. Non è un buon segnale
Gianluca Zapponini
Leggi tutti gli articoli di Gianluca Zapponini
I pagamenti elettronici avanzano, ma l'era del contante è tutt'altro che finita
L’ultima indagine della Bce certifica l’avanzata dei pagamenti via pos, ma sul versante degli acquisti nel punto vendita un cittadino europeo su due preferisce ancora la cara vecchia banconota
L'agenda del G7 guarda anche alle imprese. Il report del B7
Le aziende delle sette economie più industrializzate hanno redatto un documento che fornirà le basi delle future strategie industriali dei Grandi della Terra. Ecco di cosa si tratta
Il debito costa meno. Il regalo di Natale dei mercati all'Italia
Tra taglio dei tassi e politiche credibili, i mercati hanno attestato la fiducia verso l’Italia. Facendo risparmiare, secondo l’Upb, al Tesoro 17 miliardi in termini di minori interessi sul debito nei prossimi cinque anni
Così le banche cinesi si sganciano da Pechino
La Banca centrale cinese continua a tenere inchiodato il costo del denaro. Ma il timore di una ripresa sempre più lontana con conseguente impatto sui margini ha spinto molti istituti di provincia ad alzare i tassi. Disattendendo gli ordini di Pechino
Farmaceutica strategica o no? I dubbi di Spandonaro
Le aziende di uno dei settori più virtuosi del sistema Paese si aspettavano con la finanziaria lo stop al payback e l’innalzamento del tetto di spesa, specialmente ospedaliera. Ma, ancora una volta, è rimasto tutto sulla carta. L’economista Spandonaro: bisogna ripensare la governance nazionale
Transizione, imprese e Africa. Il piano a lunga gittata di Cdp
La Cassa presenta la strategia che guarda al 2027 e che mette ancora una volta al centro le imprese e la transizione, con una potenza di fuoco di 81 miliardi con cui attivare 170 miliardi di investimenti. Spinta al Piano Mattei e all’edilizia sociale
I sogni di Putin contro la realtà dei fatti. Come sta davvero la Russia oggi
Nella sua conferenza stampa di fine anno il capo del Cremlino ha ribadito la solidità e la prosperità dell’economia russa, nonostante le sanzioni. Ignorando come inflazione e costo del denaro stiano strozzando consumi e vita quotidiana
Nuovi problemi, vecchie maniere. Così Mosca prova ad aggirare le sanzioni
Ogni transazione legata alle forniture di energia rischia di incappare nelle sanzioni imposte dall’Occidente. E allora il Cremlino prova a ricorrere a uno strumento piuttosto antico: portare denaro contante fuori dal Paese per piazzarlo in qualche caveau di banche ancora compiacenti
Più debito contro i dazi. Pechino scommette ancora sul mercato
Dai verbali della Conferenza economica, conclusa la settimana scorsa, emerge la volontà di portare il deficit al 4% nel 2025 per attutire eventuali crisi delle esportazioni. Oltre 180 miliardi di spesa aggiuntiva, da coprire con la fiducia degli investitori. E non è detto che il gioco riesca