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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Perché a Jamie Dimon non piacciono le nuove regole sulle banche Usa

Il numero uno della prima banca americana sbarra la strada alla riforma che mira al rafforzamento del capitale, concepita sull’onda emotiva del crack della Silicon Valley Bank

L'Italia rallenta, ma niente panico. Fabio Fortuna spiega perché

L’economista e rettore dell’Unicusano spiega perché la doccia gelata sul Pil non è un dramma. Nel 2023 l’Italia crescerà dello 0,9%, poco al di sotto delle stime indicate nel Def lo scorso aprile. E la ripresa tedesca nel 2024 farà da traino allo Stivale. La manovra? Se ci sarà bisogno, occorrerà negoziare nuovo deficit

Cina, transizione e Draghi. L'ultimo acuto di Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea, al suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione, graffia Pechino, rea di portare avanti una concorrenza sleale sulle auto elettriche. Subito un’indagine anti-sussidi statali cinesi. A Draghi il compito di rilanciare la competitività europea. E offre una sponda a Christine Lagarde

La gelata sul Pil era prevista. E non è per forza una cattiva notizia. Micossi spiega perché

Intervista all’economista e saggista, per oltre vent’anni alla guida di Assonime. Il ridimensionamento della crescita imporrà all’Italia una finanziaria basica ed essenziale, il che avrà i suoi vantaggi a cominciare dalla benevolenza dei mercati e della Commissione europea. Il che, in ottica di sblocco delle rate del Pnrr, non è poco. La Bce si prenderà una pausa, ma non è finita

Piccole banche muoiono. Il nuovo fronte del debito cinese

​Dopo essere finiti sotto pressione per i tassi troppo bassi e l’implosione del mattone, ora gli istituti regionali cinesi stanno per essere travolti da uno tsunami di crediti inesigibili. E così si spezza l’anello di congiunzione tra territorio e partito

L'Europa ora ha il fiato corto. Alla Bce basterà?

La Commissione europea, come ampiamente previsto, ha tagliato le stime di crescita per quasi tutto il continente. La Germania è al palo e ormai è un caso, ma anche l’Italia deve tirare il freno a mano. Ora Francoforte deve capire se fermarsi o tagliare ancora i tassi. Mentre la Fed potrebbe smarcarsi

​Quel blitz saudita su Telefonica e le ombre di Huawei

​L’ingresso in forze della compagnia telefonica degli emiri nel colosso iberico a un primo sguardo può sembrare amichevole, pura logica di mercato per un settore non certo troppo in salute. Ma dietro l’operazione fa capolino la Cina. Le differenze tra il caso italiano e quello spagnolo

Dopo gli extra-profitti, i depositi. La proposta di Rustichelli (Antitrust)

A un mese dalla richiesta del governo di un contributo agli istituti da reperire grazie agli extra-profitti maturati con il rialzo dei tassi, l’Autorità per la concorrenza rilancia. Le banche restituiscano ai correntisti il 40% della remunerazione sui depositi garantita da Francoforte

La resa delle banche cinesi. E anche di Xi

​Dopo aver contestato e tentato di opporsi a nuovi tagli ai tassi, gli istituti del Dragone accettano la decisione di Pechino sui mutui. Mentre il leader cinese sembra aver perso le speranze per una ripresa dell’economia nazionale

Il Mezzogiorno riparte da una Zes unica. La svolta del governo

​L’esecutivo ha impresso un’accelerazione al rilancio del Sud, grazie al riassetto delle zone a regime fiscale agevolato e dalla burocrazia meno contorta promosso dal ministro Raffaele Fitto. Ora non resta che raccoglierne i frutti. Il ruolo delle grandi banche

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