I piani del Dragone per mettere le mani sulle economie di mezzo mondo rischiano di franare. Quasi 80 miliardi di prestiti erogati dalle banche cinesi per finanziare le infrastrutture non verranno recuperati. Le banche scontano le perdite e si rivolgono, ancora, al mercato per chiedere liquidità
Gianluca Zapponini
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Debito, Ucraina e crescita. I temi toccati (e quelli "bucati") dalla settimana Fmi
A Washington si sono conclusi gli spring meetings. Si è parlato di debito globale, del ruolo della Cina e della crescita nel 2023. L’analisi dell’Atlantic Council rileva anche dei temi chiave su cui è mancato l’approfondimento
Voglia di criptovalute per il Dragone. La giravolta cinese
Dopo aver combattuto e represso le monete virtuali, ora la seconda compagnia assicurativa del Paese, a controllo pubblico, lancia due fondi con cui finanziare lo sviluppo di Bitcoin e i suoi fratelli. A Hong Kong
Thales proteggerà le infrastrutture europee dagli attacchi dei computer quantistici
Il colosso francese aderisce a EuroQCI (European Quantum Communication Infrastructure) con l’obiettivo di implementare un’infrastruttura di comunicazione quantistica per gli stati membri dell’Ue
La Cina si aggrappa al Brasile per disarcionare il dollaro
Il presidente verdeoro Lula propone per i Paesi Brics, di cui il Dragone fa parte, l’uso di una valuta alternativa al biglietto verde per gli scambi commerciali. Una connection già vista con Mosca
Def e Pnrr, due sfide che il governo può affrontare. Parla Micossi
Intervista all’economista, per oltre due decenni direttore generale di Assonime. Corretta la lettura dell’Europa, il Def trasuda prudenza e sul Pnrr niente allarmismi, basta solo aggiustare un po’ il tiro. I problemi semmai riguardano la riforma fiscale, dove ci sono delle storture da sanare. I tassi? Non è ancora tempo di chiedere alla Bce di fermarsi
Svb fa ancora paura negli Usa. Ma niente panico (Buffett dixit)
Molte aziende, nelle loro quotidiane interlocuzioni con azionisti e investitori, tornano a inserire nei fattori di rischio per l’economia possibili nuovi crac bancari. E lo stesso vale per Warren Buffett. Che però non prevede sfaceli, anche grazie all’azione tempestiva del Fondo federale dei depositi
Crescita, cuneo fiscale e debito. Il Def di Giorgetti e Meloni alla prova dei numeri
Il Documento di economia e finanza porta in dote un taglio del costo del lavoro di 3,4 miliardi nel 2023 e di 4,5 nel 2024. Tutto nel segno della prudenza, ma con una consapevolezza: il debito sarà un po’ più caro
Dietrofront di Pechino, il debito dei Paesi fragili si può cancellare
A sorpresa, nell’ambito delle riunioni del Fmi, il Dragone potrebbe decidere di rinunciare a parte dei crediti verso i Paesi strozzati dai prestiti capestro, in cambio di un maggior sostegno delle istituzioni locali. Ma serve il sì anche della Banca mondiale
Gentiloni dà il via libera a Meloni. Il Def convince l'Europa (per ora)
Il commissario all’Economia, l’uomo chiamato a vigilare sui conti italiani, apprezza la prudenza che permea il Documento di economia e finanza. Ma l’esame vero di Bruxelles, arriverà più in là