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Il referendum? Solo politico. L'opinione di Merlo

Al di là della specificità che ha caratterizzato ogni singolo referendum dall’inizio degli anni ‘70 in poi – diversi l’uno dall’altro perché rispondevano a logiche politiche e culturali molto diverse tra di loro – è indubbio che i quesiti che si votano il prossimo 8/9 giugno hanno un percorso del tutto originale. L’opinione di Giorgio Merlo

Il Centro secondo Calenda, una sfida possibile. La riflessione di Merlo

Calenda rilancia il progetto di un Centro riformista e di governo, alternativo alla polarizzazione e alle derive populiste. Una proposta che interpella tutte le forze responsabili, dentro e fuori i poli, in nome di una democrazia più stabile e pragmatica. La riflessione di Giorgio Merlo

Dalla Dc agli “atei devoti”. Il declino dell'autonomia politica cattolica secondo Merlo

La Democrazia cristiana ha incarnato una laicità autentica, mai subordinata al magistero ecclesiastico, ma fondata sull’autonomia dei laici in politica. Diversamente dagli odierni “atei devoti”, i leader Dc non strumentalizzavano la Chiesa, ma agivano con coerenza e sobrietà. La riflessione di Giorgio Merlo

Il 25 aprile non è solo una festa comunista. La riflessione di Merlo

Nessuno può rivendicare un’egemonia politica e culturale della festa dl 25 aprile. E chi lo fa lavora, forse inconsapevolmente, per continuare a dividere il nostro Paese, per indebolire la qualità della nostra democrazia e, soprattutto, per incrinare la credibilità delle nostre istituzioni democratiche

Cosa ha insegnato il magistero sociale di Bergoglio. La riflessione di Merlo

Un magistero che ha spronato milioni di cattolici all’impegno sociale, politico, pubblico, culturale e pastorale nel promuovere e nel perseguire quella “dottrina sociale cristiana” che era, e resta, uno dei caposaldi costitutivi della presenza nella Chiesa nel mondo sempre più globalizzato

L'opposizione lavora sempre per il tanto peggio tanto meglio. L'opinione di Merlo

Con una opposizione ideologica impegnata a criminalizzare politicamente, e moralmente, l’intera maggioranza di governo è difficile, molto difficile, che si rafforzi la qualità della nostra democrazia e la credibilità delle nostre istituzioni democratiche. Per non parlare della stessa efficacia dell’azione di governo

La Dc non ritorna ma neanche il “partito di centro che guarda a sinistra”. L'opinione di Merlo

Un partito-luogo-movimento-soggetto politico centrista e riformista non può crescere – e né tantomeno condizionare – in un progetto politico che fa delle tre sinistre unite il cemento ideologico di una coalizione. La riflessione di Giorgio Merlo

Centro, ora serve un cantiere. Sì a nuove coalizioni. Il commento di Merlo

Va preso atto che il cantiere di una nuova e rinnovata “politica di centro” non alternativa ma complementare con la costruzione di alleanze e coalizioni, deve adesso decollare. Pena diventare complici del decadimento politico e culturale. Il tutto per rafforzare la qualità della nostra democrazia, l’efficacia dell’azione di governo e la credibilità delle istituzioni

Serve un nuovo preambolo anti populista. Il commento di Merlo

Esiste oggi la forza, il coraggio e la volontà politica e culturale dei partiti – e in particolare dei partiti centristi e di governo – per arginare la malapianta del populismo demagogico e anti politico nel nostro Paese?

Il centro di Calenda è un'operazione coerente e coraggiosa. L'opinione di Merlo

Calenda coltiva e pratica una cultura di governo che non può che essere distinta e distante da un approccio puramente burocratico e tardo ideologico. Per queste ragioni, semplici ma essenziali, finalmente abbiamo un piedistallo solido da cui partire e declinare nel nostro Paese una vera e credibile politica di centro

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