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 About Giovanni Di Capua

Giornalista da oltre sessant´anni (cinquantatre come professionista), Giovanni Di Capua ha fondato e diretto la Agenzia Radar (1958-1992) e scritto più di cento libri: alcuni di storia medievale, la maggior parte sui partiti e il sistema politico italiano del secondo Novecento. Con Marsilio ha pubblicato nei mesi scorsi La collaborazione di Antonio Rosmini al «Risorgimento» di Cavour e La Dc. Il partito che fece l´Italia (assieme a Paolo Messa). Ha fondato e presiede l´Istituto per la storia della democrazia repubblicana (Isder), il più documentato archivio storico nazionale privato, riconosciuto per «il notevole interesse storico e pertanto sottoposto alla disciplina del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 per l´importanza che riveste per la vita politica, sociale, civile e culturale italiana.

Il partito inclusivo di Berlusconi

Da qualche tempo Silvio Berlusconi va discorrendo di attrezzare Forza Italia come partito inclusivo. Ciò induce alcuni osservatori a ipotizzare si tratti di una trovata pubblicitaria e promozionale alla ricerca di riaccostare, almeno eccezionalmente, partiti nati di recente per effetto di una sentenza cassazionista e di una delibera senatoriale corsara che si consideravano decisive per espellere il Cav. dal consorzio…

Renzi e i veterocostituzionalisti

È bastato che Matteo Renzi, entrato con baldanza a Palazzo Chigi, scoprisse – come accadde a Pietro Nenni nel dicembre 1963 – che in quel sito non c’è alcuna stanza dei bottoni del potere italiano, e perciò invocasse almeno il diritto, del presidente del consiglio, a revocare la nomina a ministri rivelatisi incapaci, fannulloni o pasticcioni, che s’alzassero gli alti…

Quel voto di vent’anni fa

Il 27-28 marzo 1994 si votò per la prima volta dopo lo sconvolgimento manipulitista dei partiti storici della repubblica. Per la camera concorrevano 2.895 candidati (nel 1992 erano stati 9.743). La forte differenza era dovuta al mutamento del sistema elettorale. Dal 1946 le assemblee istituzionali venivano in Italia elette con sistema proporzionale con preferenze plurime. Il voto del marzo 1994…

Così il Centrodestra si suiciderà alle Europee

Nelle elezioni amministrative francesi non c’è stato soltanto il clamoroso successo dei candidati del fronte della destra di Marine Le Pen. Si è avuto un non proprio previsto tracollo dei socialisti del presidente Hollande. Il quale pensa di rimediare alla sonora sconfitta irrigidendo la politica del suo governo in senso più dirigista e statalista a due mesi dalle elezioni europee.…

I limiti dei millennials

Ci perviene dalla politologia nordamericana un neologismo – millennial – designante la più giovane generazione politicante che disdegna qualsiasi residuo degli ideologismi novecenteschi, rifiuta le divisioni bipolari fra conservatori e progressisti (e, anzitutto, fra capitalisti e marxisti), non crede in alcun riferimento rigido e distintivo, ma si riconosce soltanto nella contemporaneità, cioè esclusivamente in se stessa. A studiare tale fenomeno…

Il Berlinguer dimenticato

Come capita spesso alle documentazioni storiche costruite per fini contingenti, i protagonisti rischiano d’essere presentati come attori di una fiction contemporanea, dimenticando invece le loro caratteristiche più marcate, il loro ruolo esercitato in maniera originale, le reazioni che produsse in campo nazionale e internazionale. Mi riferisco al film di Walter Veltroni, Quando c’era Berlinguer, una cui proiezione privata ha convocato…

Dal Veneto una lezione di ribellismo democratico

Giocosamente, fra buffonerie, ciacole, bevute allegre, sberleffi alla politica e ai partiti, utilizzazione intelligente delle tecnologie ben oltre lo streaming grillino, quei territori che, nell’Ottocento anticlericale, venivano definiti la Vandea della penisola, hanno quietamente, prendendosi una settimana per realizzare il loro progetto elettronico, votato per la propria indipendenza. Ridicolizzando i plebisciti, ai quali avevano al tempo partecipato poche centinaia di…

Caro Renzi, le parole sono importanti

Con sottile arguzia e perspicace senso del reale, Paolo Franchi, sul Corriere della Sera (20 marzo), spiega che il lessico di Matteo Renzi può apparire leggero, ripetitivo di luoghi comuni, fatto di parole vuote di contenuto e, invece, corrisponde più compiutamente al modo d’esprimersi tipico dei giovani d’oggi, contenendo un quid di rivoluzionario che sfugge a quelle generazioni, come la…

Fermare la guerra civile permanente

Dinanzi ai fronti contrapposti dei partigiani d’una guerra civile permanente, di cui i massacri giudiziari costituiscono una vistosa componente, non si può restare inerti. Occorre il coraggio virile di una iniziativa politica non compassionevole, né farisaica, giacché, in gioco, è palesemente l’ordine democratico. Togliatti, come guardasigilli, comprese che, per non uccidere sul nascere la neonata Repubblica, bisognava avviare subito una…

Gli omissis del Pd sul caso Moro

In occasione del trentaseiesimo anniversario del rapimento di Aldo Moro, il sito del gruppo parlamentare del Pd della camera ha reso nota una documentazione sintetica dei verbali delle commissioni d’inchiesta che si occuparono dell’allora presidente della Dc, ucciso dalle brigate rosse. Tali inchieste furono effettuate tra il 1979 e il 2001 e, al tempo, erano state secretate anche per i…

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