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Perché Putin si traveste da storico e (ri)scrive il rapporto tra russi e ucraini?

Il presidente (con i suoi ghostwriter) pubblica un testo che ricostruisce la storia delle popolazioni russe e ucraine. Forse vuole mettere in discussione i confini attuali? O intende riaprire il confronto con Kiev, con cui, oltre alla Crimea e alla situazione nel Donbass, è aperta ancora la partita del transito del gas e del debito ucraino verso Mosca? Le riflessioni di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Cosa c'è dietro il valzer di Putin in Afghanistan

Con le truppe americane e occidentali ormai quasi del tutto rientrate a casa, in un Afghanistan conquistato dai Talebani si apre un varco per la Russia di Putin. Dai colloqui alla strategia militare, così Mosca si proietta a Kabul. L’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Putin live. Il discorso dello zar ai russi fra elezioni e vaccini

Nella lunga maratona di “Linea diretta”, la tradizionale conversazione con il pubblico (o meglio, una parte), il presidente russo Vladimir Putin cerca nuovi consensi in vista delle elezioni in autunno. Dall’emergenza vaccini alle tensioni con Londra, tutti i crucci dello “Zar” nell’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Palla al centro. Cosa (non) ha risolto il summit Biden-Putin

Più di tutto voleva una cosa: il riconoscimento. A Ginevra Vladimir Putin passeggia come pari a pari di Joe Biden, riapre al dialogo, bacchetta e provoca. Biden torna al tavolo, ma traccia chiare linee rosse. Oltre quelle la Russia non può e non deve andare. Il commento di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Ginevra, cosa chiederà Putin a Biden? L'analisi di Savino

A quasi dieci anni dall’uscita dal G8, per la Russia c’è una sola priorità nella agenda internazionale: essere riconosciuta come potenza mondiale dagli Stati Uniti d’America. Per questo il vertice a Ginevra con Joe Biden è già una mezza vittoria per Vladimir Putin. Il commento di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Lukashenko, una mina vagante (anche per Putin)

Sarebbe un errore ridurre la figura di Alexander Lukashenko a quella di un semplice “burattino” di Mosca. In verità il dirottaggio dell’aereo Ryanair ha messo sull’attenti il Cremlino, che è preoccupato non poco della scaltrezza politica del dittatore bielorusso. L’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Guerra Fredda, ci risiamo. Così Biden finisce nel mirino

Dopo una lunga attesa, il Cremlino la lista dei Paesi “non amichevoli” per regolare i rapporti diplomatici. Ma ci sono solo due nomi: Stati Uniti e Repubblica Ceca. Che fine hanno fatto gli altri? L’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

La parata (militare) di Putin e l'autogol Ue. L'analisi di Savino

Da sempre appuntamento centrale della politica russa, la parata del 9 maggio a Mosca è anche termometro degli umori al Cremlino. Quest’anno Putin non ha fatto cenno al contributo dei Paesi europei nella lotta anti-nazista. Ecco perché nell’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Sassoli e carezze. Savino spiega le mosse di Mosca

Le sanzioni di Mosca contro David Sassoli, Vera Jourova e altri alti funzionari dell’Ue hanno avuto clamore in Europa ma sono passate sotto traccia sulla stampa russa. Rientrano in un tatticismo del Cremlino che colpisce Bruxelles ma ha (volutamente) risparmiato Roma. L’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Da Navalny a Meduza, così Mosca soffoca il dissenso

Il governo russo ha dichiarato la testata indipendente Meduza “agente straniero” e i coordinamenti locali del movimento di Navalny sono stati inseriti nella lista delle organizzazioni terroristiche ed estremiste. L’obiettivo del Cremlino: consolidare la propria posizione nel Paese. La pressione potrebbe rischiare di portare la situazione molto al di là della semplice difesa della propria influenza

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