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 About Giuliano Cazzola

Giuliano Cazzola, nato a Bologna nel 1941, è stato allievo di Federico Mancini,si è laureato in giurisprudenza all'Alma Mater dove è stato docente di diritto della previdenza sociale. E' considerato uno dei massimi esperti di lavoro e previdenza. E' editorialista del Sole 24 Ore e del QN, partecipa a parecchie trasmissioni radiofoniche e televisive, è autore di importanti saggi e di una ventina di libri sui temi del lavoro e del welfare. Dopo aver trascorso una lunga esperienza sindacale ricoprendo incarichi di rilievo locale e nazionale, dal 1994 al 2007 ha svolto funzioni di prestigio e di responsabilità negli enti previdenziali (è stato presidente dei collegi dei sindaci di Inpdap ed Inps) e nell'ambito dell'Unione europea. E’ commendatore al merito della Repubblica. E’ stato deputato del PdL nella XVI Legislatura e vice presidente della Commissione Lavoro, nonché componente della Commissione di vigilanza sugli enti previdenziali.

Vi racconto una storia emblematica sulla lagna italiana per la disoccupazione e la voglia "americana" di futuro

Per chi non lo avesse fatto, suggerisco di recuperare e leggere l’editorialino di Ferragosto di Dario Di Vico sul Corriere della Sera, un pezzo che fa giustizia di alcuni dei più insidiosi luoghi comuni che circolano incontrastati quando si (stra)parla di disoccupazione giovanile. Di Vico dà conto, citando alcuni episodi, delle difficoltà incontrate da un imprenditore nell’assumere giovani italiani tanto…

Berlusconi eviti al Paese un salto nel buio

Silvio Berlusconi ha solo un modo per uscire dal cul de sac in cui lo stanno rinchiudendo i suoi implacabili nemici: dimettersi spontaneamente da senatore, con la motivazione di non volere creare difficoltà al governo Letta in conseguenza di un voto a lui sfavorevole da parte del Pd. Lascerebbe tutti con un palmo di naso e dimostrerebbe, nella sventura, di…

Caro Berlusconi, fai lo statista: dimettiti

Le cronache raccontano il calvario di Silvio Berlusconi: la sentenza di condanna nel processo per i diritti tv non gli lascia margini di iniziativa e per di più, pur nell’ambito particolarmente ristretto in cui è condannato a muoversi, il Cavaliere non sa che pesci pigliare. I suoi – quelli che riescono ad avvicinarlo – lo strattonano da tutte le parti:…

Napolitano ha svelato che può dare la grazia a Berlusconi

Per quanto riguarda la vicenda di Silvio Berlusconi, il presidente Napolitano ha chiarito in modo ineccepibile una questione essenziale: l'eventuale adozione di un provvedimento di grazia o di un atto di clemenza rientrerebbe nei poteri discrezionali del Capo dello Stato. Sarebbe perciò perfettamente conforme a quella legalità che in tanti evocano a sproposito soltanto per eliminare un avversario politico per…

La risposta alle domande di Eugenio Scalfari a Papa Francesco

Alle domande sulla esistenza di Dio poste da Eugenio Scalfari, garbatamente commentate da Andrea Mercenaro sul Foglio, la risposta la diede più di duemila anni fa un filosofo greco quando scrisse che se i cavalli potessero descrivere le loro divinità le rappresenterebbero con criniera e zoccoli. Pertanto Dio non morirà con la scomparsa dalla terra degli esseri umani. Se saranno…

Esposito e Berlusconi, "vincitori e vinti"

"Vincitori e vinti" è il titolo italiano di un bel film di Stanley Kramer del 1961, magistralmente interpretato, tra gli altri, da Spencer Tracy, Burt Lancaster, Marlene Dietrich. Nel dopoguerra, a Norimberga – siamo ormai alle fine dei grandi processi ai gerarchi nazisti – un insigne magistrato tedesco (impersonato da Burt Lancaster) viene giudicato da un tribunale presieduto da un…

La legalità di Berlusconi e di Epifani

Legalità quanti delitti in tuo nome! In Italia è rispettata la legalità quando, nei processi penali contro Silvio Berlusconi, si impedisce alla difesa di presentare dei testimoni a discarico, sostenendo che lo fa per ritardare una sentenza di condanna già scritta? O quando si presume che i testimoni della difesa escussi, abbiano dichiarato il falso e si incolpano gli avvocati…

Caro Monti, la linea del partito è giusta ma il correntismo è insostenibile

I fatti Alle 22,50 del 29 luglio con lettera del presidente Mario Monti viene diramata una convocazione d’urgenza (e riservata) della Assemblea nazionale per le ore 21 del 31 luglio. Basta leggere il punto 3 dell’odg (Elezione del Presidente e/o del Coordinatore politico…) per rendersi conto della delicatezza della iniziativa, soprattutto tenendo conto dei toni emersi in una precedente riunione…

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