È probabile che il prossimo presidente della Banca mondiale non sia un cittadino degli Stati Uniti, indicato dalla Casa Bianca, secondo una convenzione non scritta ma, in effetti, in vigore sin dal 1945. Non sarà neanche un esponente dell’Asia emergente, o meglio emersa, sostanzialmente più interessata alla riforma del sistema monetario ed ai tassi di cambio che alle poltrone. Secondo…
Giuseppe Pennisi
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Oeconomicus/ L'euro e le nuove scadenze internazionali
Nonostante i piani anticrisi, se tiriamo le somme, l’estate non è stata serena. Uno dei libri più venduti in Francia è il saggio di Alain Cotta Sortir de l’Euro ou Mourir à Petit Feu (Uscire dell’euro o essere grigliati a fuoco lento). La Repubblica federale tedesca ha presentato una bozza di articolato per mettere “ad amministrazione controllata” le politiche di…
Oeconomicus/ La ripresa asimmetrica
La ripresa dell’attività politica in autunno è come sempre momento di riflessione, di bilanci e di prospettive. Prima delle vacanze, il G20 si è impegnato al dimezzamento dei disavanzi di bilancio entro il 2013. Gli interventi sui mercati (specialmente per il salvataggio d’istituti finanziari colpiti dalla crisi iniziata nel 2007) hanno provocato un vero e proprio Himalaya e l’indebitamento delle…
Oeconomicus/ La lunga estate calda dell'euro
Siamo nel mezzo di quella che verrà ricordata come la lunga estate calda dell’euro. Non è come quella del 1997 quando la lira era appena rientrata negli accordi di cambio europei e ci si chiedeva se Roma, Madrid e Lisbona (allora chiamate , ironicamente , il “club Med”) avrebbero fatto parte della moneta unica in via di costituzione. Ha analogie…
Oeconomicus/ E alla fine vinse l'Europa...o no?
Al momento in cui viene scritta questa nota è difficile dire se e come i principali Paesi industrializzati stanno uscendo dalla crisi finanziaria ed economica internazionale iniziata nel luglio 2007. Tuttavia, non è prematuro chiedersi quale sarà il “supermodello” (ossia quello a cui molti Paesi aspireranno) per il “dopo crisi”. Dalla fine della Seconda guerra mondiale all’inizio del XXI secolo,…
Oeconomicus/ Pensioni: e se l'Italia facesse scuola?
E’ necessaria una nuova riforma delle pensioni od una manutenzione straordinaria di quella varata nel 1995 (e da allora già ritoccata un paio di volte)? Probabilmente, l’ipotesi più verosimile è la seconda. Jagadeesh Gokhale, del Cato Institute di Washington, frequente consulente di istituzioni finanziarie internazionali, ha pubblicato dati interessanti sul debito pubblico complessivo dei principali Paesi della comunità internazione in…
Oeconomicus/ Buona musica, buona economia
Questa volta, però, parliamo di musica, o meglio di economia della musica “colta”. Ci sono due determinanti essenziali: a) è in direzione d’arrivo la nuova normativa sullo spettacolo dal vivo, e quindi sul Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) ; b) è utile portare all’attenzione del mondo politico il successo di una formazione sinfonica interamente privata e che non utilizza…
Oeconomicus/ Asse dollaro-sterlina da rispedire al mittente
Chi si ricorda ancora oggi di The Sterling Dollar Diplomacy? E’ il titolo di un libro di Richard Gardner pubblicato nel lontano 1956 dalla Oxford University Press. Il volume ebbe molto successo e venne tradotto in varie lingue. Gardner, allora giovane professore alla Columbia University (sarebbe stato Ambasciatore Usa Roma durante l’Amministrazione Carter), era stato un Rhodes Scholar , ossia…
Oeconomicus/Riforme 2010: caso romano, ricetta nazionale?
Giuliano Amato ama ripetere che da Michele Salvati ha appreso (alcuni decenni fa) come per studiare un bosco, occorra, prima, analizzare bene il singolo albero. E’ la domanda che mi sono posto all’inizio dell’anno, studiando le previsioni econometriche dei 20 maggiori centri internazionali d’analisi (tutti privati nessuno italiano): la ripresa, sebbene in atto, è debole particolarmente nel Continente vecchio, specialmente…