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Caro Renzi, il populismo non è (ancora) morto. Scrive Rotondi

Occhio, Renzi: un terzo dei votanti è stato grillino, e non è detto che al prossimo giro si contenti di Salvini, Meloni e di Conte stesso. Scommettere sulla fine del populismo è come annunciare la fine della pandemia: i virus sorprendono sempre. Il commento di Gianfranco Rotondi

Super Mario al Quirinale? No, ma un Draghi bis... Scrive Rotondi

Draghi è il più affidabile tra i protagonisti della politica italiana, ma il nostro sistema di relazioni internazionali spingerà sicuramente per una sua permanenza lunga a Palazzo Chigi, se possibile anche oltre il limite della legislatura. Il commento di Gianfranco Rotondi

Torneranno i popolari (con o senza Renzi). Firmato Rotondi

Renzi da solo non farà nessun partito macroniano, in una squadra nuova e larga potrebbe rifarsi una vita. Con o senza Renzi, il popolarismo in Italia invece risorgerà perché è nella sua storia. Troverà un suo portavoce, sperando che non frequenti ancora i banchi del liceo. Il commento di Gianfranco Rotondi

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Conte e Renzi fra sogno e azzardo. La crisi secondo Rotondi

Accade ai leader di voler sfidare ogni tanto la ragionevolezza, per cercare nel sogno e nell’azzardo quella ragione che la realtà concreta rilutta a riconoscere. Matteo Renzi è fra questi. Il commento di Gianfranco Rotondi

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Il centrodestra è una cooperativa elettorale. Ma non basta

Il centrodestra italiano oggi si presenta come una cooperativa elettorale, distribuisce tra i soci i dividendi elettorali e di potere: seggi, assessorati, nomine. Tutto qui. Ma una coalizione deve avere leader, programma, anima e poi, certo, deve distribuire ruoli. Il commento di Gianfranco Rotondi

Irpinia, il ricordo risvegli le coscienze. La testimonianza di Rotondi

Oggi è tardi per riparare quello che accadde il 23 novembre 1980 e anche dopo. È andata così. Ma il tema sono i fondi della mitica legge 219. Che ora dovrebbe essere robustamente rifinanziata per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici che nel 1980 furono giudicati agibili, e adesso non lo sono più. L’intervento di Gianfranco Rotondi

La destra e il patto per le elezioni. La versione di Rotondi

Visibilmente felici che la patata bollente sia in mani altrui, i capi della destra hanno partorito l’uovo di Colombo del dialogo “a patto che si torni al voto a primavera”. Niente è più fuori della realtà. Il commento di Gianfranco Rotondi

Il governo di unità nazionale? Non ci sarà. Rotondi spiega perché 

La solidarietà nazionale è uno stato d’animo collettivo, non una formula politica. Lo fu in Italia, negli anni del terrorismo, ma non funzionò neppure allora… Il commento di Gianfranco Rotondi

Resurrezione centrista? Prognosi riservata ma... La versione di Rotondi

Le elezioni regionali hanno cambiato il quadro politico più di quanto si prevedesse alla vigilia. A sorprendere è stata anzitutto la partecipazione al voto, per nulla fiaccata dall’effetto Covid. L’abbinamento del turno regionale col referendum, poi, ha regalato un ulteriore imprevisto: è stato il referendum a trainare le regionali, e non viceversa, come si era pensato. Ma le vere sorprese…

Rotondi spiega perché Draghi non sogna Palazzo Chigi

Mario Draghi è il più eminente tra i civili servitori di cui dispone l’Italia. Stupisce che Mattarella non abbia ancora pensato a immettere questa esperienza nel circuito istituzionale con una nomina a senatore a vita non lesinata a figure egualmente rispettabili ma infinitamente meno rappresentative. Avere Draghi in Parlamento sarebbe un arricchimento enorme della forza rappresentativa delle nostre istituzioni democratiche…

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