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2014. La grande fuga dall'economia reale

Inutili tanti discorsi: nel 2014, l’emorragia di risorse che ha colpito l’economia reale italiana è stata ancora più grave rispetto al 2013. Penalizzata da oltre trent’anni dal servizio di un debito pubblico straordinariamente elevato, è ormai priva anche del sostegno del credito bancario. Il nuovo risparmio si è finanziarizzato, allocandosi praticamente tutto all’estero. Di reinvestire nell’economia reale non se ne…

Perché pure la Germania piange per la tragedia greca

Il premier greco Samaras ha perso la scommessa: ieri, terza fumata nera per il rinnovo del Presidente della Repubblica. Aveva giocato il tutto per tutto, Samaras, anticipando fra Natale e fine d’anno le votazioni rispetto al 10 marzo prossimo, quando sarebbe arrivato a scadenza l’incarico del Presidente oggi in carica. La mossa serviva a rassicurare la Troika sulla tenuta della…

All'Europa manca un'idea di futuro

In Europa, il 2014 sarà ricordato come l’anno in cui si sono ribaltate le prospettive: doveva essere finalmente l’anno della svolta, della ripresa economica, anche per l’Italia. Si conclude, invece, con molti più interrogativi di quanti non ce ne fossero a dicembre scorso: l’economia tende alla stagnazione mentre i prezzi al consumo calano. Prevale un senso di generale disorientamento. I…

Vi spiego perché il Fiscal Compact è illegittimo

L’Italia è uno Stato sovrano: ci sono principi fondamentali della nostra Costituzione che non possono venir meno, neanche con la cessione di sovranità nei confronti di istituzioni internazionali, come l’Onu o l’Unione europea. Gli stessi limiti valgono nei confronti dei trattati: una volta che queste disposizioni siano state dichiarate costituzionalmente illegittime, cessano di essere vincolanti nel nostro ordinamento interno. E’…

Ecco i fallimenti dei Palazzi europei

E’ una sconfitta su tutta la linea, quella che emerge dalla lettura dell’ultimo Bollettino della Bce: l’intera exit strategy europea dalla crisi sembra destinata al fallimento. Anche la prospettiva della Commissione europea, che ha rinviato a marzo la decisione di aprire le procedure di infrazione per violazione del Fiscal Compact, sembra campata in aria: solo per rispettare gli impegni relativi…

Che cosa celano le noiose ramanzine di Juncker

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class e dell'autore, pubblichiamo l'analisi di Guido Salerno Aletta uscita sul quotidiano Mf/Milano Finanza diretto da Pierluigi Magnaschi Da Bruxelles, dopo gli auspici e le raccomandazioni sul rispetto del Patto di stabilità e crescita, espressi a conclusione della riunione dei Ministri delle finanze svoltasi martedì scorso, è arrivata subito una legnata, tanto per far capire che…

Tutte le cose turche di Putin fra petrolio, South Stream e Ucraina

La Russia sul petrolio non sembra limitarsi ad una strategia attendista, nella prospettiva che la bolla dello shale gas collassi. LE MOSSE TURCHE DELLA RUSSIA Nel giro di pochi giorni, il Presidente Putin ha dapprima annunciato il blocco del progetto South Stream, che tanti ostacoli ha incontrato da parte della Unione europea per ragioni asseritamente regolatorie, essendo prevista la separazione…

Petrolio, ecco la vera partita a scacchi tra Stati (con molti bluff)

Il ribasso del prezzo del petrolio, confermato dalla decisione di non tagliare le quote di produzione dei Paesi aderenti all’Opec, assunta il 27 novembre scorso a Vienna, complica ulteriormente lo scenario geoeconomico e geopolitico dell’anno che si sta chiudendo. L’eccesso di offerta determinato dalla raggiunta indipendenza energetica degli Usa e dalla stagnazione dell’economia europea è il fattore scatenante di un…

MARIO DRAGHI BCE

Perché sono eccessive le aspettative sulle prossime mosse amerikane della Bce

Di un Quantitative Easing nell’Eurozona (QeE), con l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce, si fa un gran parlare. Si dovrebbero adottare le soluzioni individuate da tempo dalla Fed americana, dalla Banca di inghilterra e da quella del Giappone per sostenere la ripresa.   LE PROSSIME MOSSE DELLA BCE Sarebbe l’ultimo toccasana della politica monetaria europea, dopo le…

Italia

Perché il piano di Juncker somiglia a un soufflè

La montagna ha partorito il solito topolino, ma un gioco di specchi finanziari gli fa assumere la taglia cinematografica di un King Kong. Il Piano straordinario da 315 miliardi di euro di investimenti pubblici in tre anni (2015-2017) presentato ieri dal Presidente della Commissione europea Junker si fonda su un meccanismo a leva in cui le garanzie pubbliche dell’Unione e…

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