Articolo tratto da Nota Diplomatica Gli Stati Uniti hanno sperimentato con successo un missile che distrugge i computer e i sistemi di controllo elettronici delle forze nemiche - senza danni alle persone - fondendo in maniera irreparabile i circuiti delle apparecchiature con una fascia di potenti microonde. La nuova arma “non letale”, Champ, per “Counter-electronics High-powered Microwave Advanced Missile Project”,…
James Hansen
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Egitto, tutte le (faraoniche) mire di al Sisi
Articolo tratto da Nota Diplomatica Avendo risolto tutti i problemi che un paese complesso e agitato come l’Egitto possa esprimere, il presidente Abdel Fattah al-Sisi ora intende “duplicare” il Cairo e spostare la capitale. Il sito prescelto per la nuova sede dello Stato, e per una popolazione di oltre cinque milioni di persone, è un vasto appezzamento di pieno deserto ad…
Non è un continente per il fracking (l'Europa)
Articolo tratto da Nota diplomatica Sbiadiscono le speranze europee per una “rivoluzione” nella produzione continentale d’energia partendo dall’estrazione di gas e petrolio dalle rocce sciistiche - il fracking - come negli Usa. Le major del petrolio, una dopo l’altra, stanno lasciando la Polonia, fino a poco fa indicata come la nuova “Arabia d’Europa”. Ora pare che le risorse sperate lì…
Marijuana, lo "stupefacente" braccio di ferro negli Usa
Articolo tratto da Nota Diplomatica Dalla fine di febbraio è (almeno in teoria) perfettamente legale farsi una canna sul marciapiede davanti alla Casa Bianca. Il “Distretto di Columbia” - la capitale federale degli Usa che non appartiene territorialmente a nessuno dei cinquanta Stati - ha infatti legalizzato il “recreational use” della marijuana; cioè, l’uso “da diporto”, senza la finzione che sia per scopi…
Servizi segreti, ecco la paranoia 2.0
L’articolo è tratto da Nota Diplomatica Il Gchq, l’agenzia dell’intelligence inglese equivalente alla Nsa americana, sta consigliando alle multinazionali britanniche di togliere gli smartphone ai dipendenti per ridurre i rischi di attacchi informatici. L’azione è coerente con il ritorno al passato in corso in parecchie grandi organizzazioni per salvaguardare le informazioni riservate. Sia i servizi russi sia quelli tedeschi sarebbero tornati alle…
Così Putin semina zizzania (anche) nei Balcani
L’articolo è tratto da Nota Diplomatica Il Kosovo (c’è ancora…) è uno dei rimasugli dell’ex Jugoslavia. Grande come l’Abruzzo, è forse uno stato indipendente. Ha infatti dichiarato la propria indipendenza nel 2008, e molti Paesi - anche l’Italia - lo hanno riconosciuto come tale. Cina, Russia e qualcun altro, no. Ma chi ha detto veramente di “no” era la Serbia, di…
Tutte le tribolazioni edilizie della Cia tedesca
L'articolo è tratto da Nota Diplomatica Organi della stampa internazionale riferiscono da Berlino che la nuova sede della Bundesnachrichtendienst (BND) - la Cia tedesca - è stata seriamente danneggiata quando dei ladruncoli hanno portato via i rubinetti dai bagni ai piani alti della struttura, tuttora in costruzione, inondando quelli inferiori d’acqua. Secondo il Berliner Zeitung, i danni ammonterebbero a diversi…
Perché la Russia sogna Cipro (e il Mediterraneo)
Articolo tratto da Nota Diplomatica La perenne ricerca della Russia di uno sbocco sul “mare caldo” - cioè, senza ghiaccio d’inverno - è uno dei più famosi luoghi comuni della geopolitica ed è fonte di due secoli di litigate con l’altro ex impero, quello britannico. Che siano zar, primi segretari del Pcus o Vladimir Putin a dirigere il Paese, l’imperativo…
La Germania è disarmata (forse troppo)
Articolo tratto da Nota Diplomatica Ha provocato ilarità tra gli alleati la rivelazione della televisione tedesca ARD che le truppe della Bundeswehr — l’erede dell’una volta potente Wehrmacht — sono state costrette a partecipare a recenti manovre norvegesi della “Forza d’intervento rapido” Nato armate di maniche di scopa dipinte di nero per “simulare” le canne delle mitragliere, nei fatti mancanti.…
Quanto vale la testa di Assad
Articolo tratto da Nota Diplomatica I titoli dei giornali sono mutevoli ed è facile dimenticare che la presente iterazione della violenta confusione in Medio Oriente discende dal fallito tentativo di destabilizzare la Siria di Bashar al-Assad. Da allora ne è passato di sangue sotto i ponti. L’Isis - avendo “bucato” a Damasco - si è riposizionato da Califfato, la Russia…