Con la fine dei lavori di ristrutturazione su una portaelicotteri, il Giappone torna a disporre di una portaerei per la prima volta dal 1945. Il cui nome attira critiche da parte di Pechino
Lorenzo Piccioli
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Cosa può succedere all’Europa senza gli Usa? Gli scenari di Iiss e Csis
La fine della pax statunitense potrebbe aprire un nuovo momento per il continente europeo, che fino all’arrivo di Washington aveva vissuto principalmente secondo dialettica di conflitto
Missili, droni e milizie, come funziona l'apparato militare di Teheran
Elementi convenzionali si mescolano con elementi asimmetrici nell’approccio militare adottato dalla Repubblica Islamica dell’Iran. Cercando la massima efficienza in un contesto dato da fattori tanto interni quanto esterni
Entrambi i lati dell'Atlantico vogliono più munizioni per i sistemi Patriot
L’evolversi del contesto geopolitico ha evidenziato al necessità di disporre di più ampie riserve di munizioni per i sofisticati sistemi contraerei. E mentre negli Usa Lockheed Martina accelera, anche in Europa ci si premunisce:. Quattro Paesi della Nato, Germania, Romania, Spagna e Paesi Bassi, si stanno unendo per acquistare mille missili Pac-2 Gem-T che saranno, in gran parte, prodotti in Germania
Piccolo arcipelago, grandi potenze. Tempo di elezioni nelle Salomone divise tra Usa e Cina
La prossima settimana nell’arcipelago del Pacifico si svolgeranno delle elezioni fortemente condizionate dalla politica estera. Mentre il governo uscente è schierato a favore di Pechino, le opposizioni guardano verso Washington
La Nato ha bisogno di uomini. Ecco perché guarda a Nord-Est
L’Alleanza Atlantica ha bisogno di più soldati per difendersi in un eventuale confronto militare con Mosca. Ma i tassi di reclutamento sono più bassi che mai. E si torna a pensare alla coscrizione
La drone diplomacy di Teheran guarda (anche) verso Ovest. Il caso sudanese
Secondo diverse fonti, Teheran sosterrebbe l’esercito regolare sudanese impegnato nella guerra civile con forniture di droni e altro materiale militare. Contrapponendosi a Mosca, e affiancandosi a Kyiv. Ma a dominare è la realpolitik
I tre fronti di Kyiv. Così combattimenti, morale e sistema internazionale pesano sul conflitto
L’approccio proattivo di Macron fortifica il morale di Kyiv, impegnata in una guerra che non sembra destinata a finire presto. E mentre i bombardamenti russi si intensificano sia al fronte che nelle retrovie, la propaganda del Cremlino prova a fiaccare l’avversario. Il resoconto degli esperti dell’International centre for ukrainian victory
Emotività, attori ostili, educazione. Le chiavi della disinformazione
La presentazione del libro “Disinformare: ecco l’arma”, scritto da Alberto Pagani e Mario Caligiuri, offre lo scenario per avviare una discussione sulle dinamiche più recondite che animano i processi della disinformazione. Insieme agli autori al Centro studi americani anche il presidente del Copasir ed ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il vicepresidente di LaPresse ed ex presidente dell’Aise Luciano Carta, il vicedirettore generale del Dis Alessandra Guidi, l’ex comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri, la public policy manager di Meta Costanza Andreini, l’head of government affairs and public policy di Google Italia Diego Ciulli
Cina-Russia. Perché secondo Gabuev dobbiamo prepararci a un blocco unito
Secondo il direttore del Carnegie Russia Eurasia Center la partnership tra Mosca e Pechino, pur avendo dei limiti, ha raggiunto comunque una profondità dalla quale è difficile tornare indietro. Sulla base del comune interesse anti-occidentale