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L'Impero colpisce ancora. La Russia dopo l'Ucraina vista da Di Liddo (Cesi)

L’analista del Cesi spiega come la Russia e il regime di Putin siano riusciti ad assorbire le conseguenze negative dell’operazione militare in Ucraina. E guardando al futuro, propone una visione realista, non condizionata da speranze o bias

De-escalation priorità a Gaza, stabilità obiettivo del G7. Parla Speranzon (FdI)

Il senatore di FdI delinea l’approccio del governo alla crisi in medio Oriente, e ai possibili rischi di escalation nell’area. Senza però dimenticare l’Ucraina. E per il G7 italiano suggerisce di guardare al Piano Mattei

Cosa c'è dietro l'accordo sul grano tra Russia e Cina

L’accordo concordato da rappresentanti russi e cinesi durante il Belt and Road Initiative Forum di Pechino va a rimpiazzare l’Accordo sul grano ucraino. Sopperendo alla domanda cinese, l’intesa porta i due Paesi ad essere ancora più vicini sul piano commerciale (e non solo)

Governo promosso sul Medio Oriente. Ora il G7 per gestire le crisi. Parla Rosato

Il segretario del Copasir esprime apprezzamento verso la posizione assunta dal governo italiano riguardo al conflitto in Medio Oriente. Ma porta in primo piano altri scenari di crisi che rischiano di essere dimenticati

All’Apec Seul denuncia la cooperazione Mosca-Pyongyang

All’indomani dell’adozione di nuove misure di sicurezza congiunte da parte di Washington, Tokyo e Seoul, il leader sudcoreano attacca la Corea del Nord. Che stringe sempre di più i suoi legami con Mosca

Israele, tregua umanitaria per arrivare al cessate il fuoco ed evitare escalation. Parla Sereni (Pd)

L’esponente Pd, già viceministra degli Esteri, delinea il percorso da seguire per far rientrare la crisi a Gaza, e per costruire poi un futuro stabile nella regione. Processo in cui l’Italia ha un ruolo ben preciso. “L’atteggiamento avuto dal ministro degli Esteri Tajani è stato molto equilibrato e di buon senso, nel solco della tradizione della politica estera italiana”

La Russia cerca (anche via Apec) uno spazio nel Pacifico

Il pivot to Asia sarmatico vaticinato quasi dieci anni fa si è rivelato un buco nell’acqua. Oggi Mosca si muove in modo incrementale nella regione, senza una visione strategica più approfondita

Ucraina, Medio Oriente e Taiwan. Il sistema internazionale raccontato da Nelli Feroci (Iai)

Secondo il presidente dello Iai, Ucraina e Medio Oriente segnano la divisione tra Occidente e Mondo Globale. Mentre Taiwan rimane sullo sfondo. “Il problema è che questo ordine internazionale, nato dopo la Seconda guerra mondiale e contraddistinto dalla leadership americana, era già in crisi da alcuni anni, caratterizzato da una sorta di multipolarismo instabile”, dice a Formiche.net

Con la military diplomacy, Parigi entra nel cortile di Mosca

Offrendo forniture militari, la diplomazia francese ingaggia con successo una serie di paesi in Europa, Caucaso ed Asia Centrale. Avvicinandoli all’orbita occidentale, e sganciandoli da quella di Mosca

Quanto è preoccupante la cooperazione tra Mosca e Pechino nell'Artico?

La cooperazione sino-russa nell’Artico cresce ogni giorno di più nelle tre dimensioni del commercio, dell’energia e della forza militare. Ma “la Russia è il cavallo di Troia necessario alla Cina per diventare attore protagonista nell’Artico”, spiega l’esperto della regione Marzio Mian

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