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La Cina si fa la sua IA generativa, tra censura e innovazione

Pechino vuole sfruttare al meglio i vantaggi di questo importante strumento. Ne vale, infatti, parte della sua sfida con l’Occidente. Al momento, nonostante ci siano delle realtà avviate, la strada percorrere è ancora lunga. Serviranno delle leggi apposite in grado di porre dei paletti e, probabilmente, anche un cambio di mentalità

Le novità tecnologiche che stanno cambiando il presente

Il 2022 è stato un anno ricco di novità, che hanno testimoniato il potenziale dell’Intelligenza Artificiale come sostegno alle attività umane. Molti progetti sono appena partiti, altri dovranno essere sviluppati e testati prima di arrivare sul mercato. Ecco cosa ci lasciano gli ultimi dodici mesi e cosa guardare nei prossimi

Foto di DeepMind su Unsplash

ChatGPT è il futuro. Ecco i dubbi del presente

Il nuovo strumento di OpenAI fa molto discutere: da una parte è un mezzo che può diventare centrale nella vita di tutti i giorni, dall’altra i rischi che si porta dietro sono ancora molti. Dalla stessa azienda, non a caso, spiegano che si tratta di una demo che deve essere migliorata. Solo così diventerà lo strumento del decennio, come già molti lo ritengono

Il ruolo dell'Agcom nella direttiva Copyright. Parla Scialdone

L’iter di adozione da parte dell’Italia è prossimo alla chiusura ma, per il professore di Diritto e Gestione dei contenuti e servizi digitali all’Università Europea di Roma, i problemi rimangono e interessano soprattutto la centralità dell’Autorità pubblica. Nel recepimento il diritto di esclusiva si è trasformato in equo compenso, togliendo di fatto il potere contrattuale all’editore

La Ftc si gioca molto sul ricorso contro Microsoft e Activision

La Federal Trade Commission ha presentato un reclamo per far luce sulle reali conseguenze che deriveranno dall’operazione. Il timore è che Microsoft possa “manipolare i prezzi di Activision, diminuendo la qualità dei suoi giochi per le piattaforme rivali”. Con questo caso, la Ftc cerca di attuare la sua strategia di maggior controllo sulle Big Tech

"La globalizzazione è quasi morta". I chip di Tsmc in Arizona con Biden e Cook

Le frasi a effetto del fondatore di Tsmc, Morris Chang, durante l’annuncio dell’investimento da 40 miliardi a Phoenix, in Arizona, al fianco del presidente americano e al ceo di Apple. L’obiettivo della Casa Bianca è di staccarsi il prima possibile dalla dipendenza di Pechino sui chip e camminare con le proprie gambe. Il primo passo è stato compiuto

Musk - by Twitter

Musk riapre Twitter agli esiliati. Ma senza moderazione perderà inserzionisti

L’ultima presa di posizione del tycoon è di riammettere tutti gli account eliminati, tranne quelli spam e coloro che hanno violato la legge. Lo ha deciso dopo un sondaggio sulla piattaforma, che sta diventando il suo metodo preferito per apportare le novità. Ma l’economia dei social non lo premia

Robert Iger

Bob Iger riprende in mano Disney, un ritorno clamoroso per raddrizzare la rotta

Due anni dopo essersene andato, l’ex amministratore delegato ritorna al suo posto. A lui spetterà il compito di far uscire l’azienda dai problemi economici in cui si trova, trasportando la nave in acque tranquille. Dovrà farlo con le nuove ricette, visto che quelle di Bob Chapek non sembravano più convincere. La pandemia, le rivoluzioni a Hollywood, le tensioni in Florida con DeSantis

TikTok è una minaccia alla sicurezza nazionale, parola di Fbi. E il Ceo corre ai ripari

Per il direttore dell’Fbi, l’app può essere manipolata e controllata dal Partito comunista, come d’altronde qualsiasi società che ha sede in Cina. Stesse considerazioni di molti parlamentari statunitensi, tanto conservatori quanto democratici. Il ceo dell’azienda dice di voler soddisfare le richieste di Washington, anche se l’idea di tenere in Texas (nei server di Oracle) i dati degli utenti americani sarebbe uno sforzo “senza precedenti”

Con il furto miliardario di criptovalute Kim Jong-Un finanzia il suo pazzo regime

La famiglia imperiale ha una lunga storia di contrabbando e attività illecite per finanziare il proprio regime. Da gennaio a settembre, Pyongyang ha sottratto un miliardo di dollari in criptovalute, con cui ha finanziato fino a un terzo del suo programma missilistico

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