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Marco Emanuele About Marco Emanuele

Marco Emanuele insegna Democrazia e totalitarismi presso l’Università degli Studi Link Campus University di Roma (www.unilink.it); si occupa degli eventi seminariali della Fondazione Link Campus University. “Allievo intellettuale” di Edgar Morin, conduce ricerche sulla complessità della condizione umana, sul pensiero complesso ed è appassionato di relazioni internazionali. E’ responsabile del sito di informazione geopolitica Linee strategiche (a narrative of global complexity), www.lineestrategiche.org e cura la newsletter quotidiana Acta Diurna. The newsletter of strategic information - Knowing changing worlds and human project's philosophy. Gestisce i blog strategiecomplesse – ritroviamo la complessità in noi (http://strategiecomplesse.wordpress.com) e Varie ed eventuali. Sensazioni dalla realtà (http://varieeventuali.wordpress.com). Per Eurilink edizioni (www.eurilink.it) ha pubblicato Del metodo complesso. Ritorno alla complessità (2013) e ha curato, con Mario Pendinelli, In difesa dell’Europa decadente (2014).

Metodo - cammino. L'esperienza

Abstract di una ricerca più ampia, questo contributo si colloca a un bivio di una personale esperienza. In quanto persone, siamo tutti “terminali (ri)creativi” di apporti che ci vengono da chi ci ha preceduti e da chi ci seguirà. Camminare, tracciare un cammino e percorrerlo, è il senso, il significato e il segno della nostra esperienza di persone. Ogni giorno,…

Estremi

Scrive Panikkar: Non possiamo vivere in un mondo a compartimenti. L’altro diviene un problema proprio perché invade la mia vita ed è irriducibile al mio modo di vedere. Se un estremo è pensare che noi siamo nel giusto e gli altri in errore, l’altro estremo è ritenere che siamo tutti adatti per un tipo di villaggio globale. (10) In questo…

Un nuovo oscurantismo

Così scrive Morin: Il nuovo oscurantismo, diverso da quello che ristagna negli angoli incolti della società, scende ormai dalle vette della cultura. Esso cresce nel cuore stesso del sapere, pur rimanendo invisibile alla maggior parte dei produttori di tale sapere, i quali credono di lavorare sempre e soltanto alla diffusione dei Lumi. (…) Così dunque è il medesimo processo che…

Contro il villaggio globale

Scrive Panikkar: Abbiamo tanto sofferto per i fanatismi politici, religiosi e culturali, che siamo legittimamente assetati di una comprensione universale. Un tipico esempio di questa mentalità è la sindrome del villaggio globale. Per nobile che sia l’intenzione, rimane pur sempre il risultato della mentalità colonialista. Il colonialismo crede nella uniformità della cultura: alla fin fine non c’è che una civiltà…

Patologia del sapere

Scrive Morin: Non ci si rende ancora ben conto che la disgiunzione e il frazionamento delle conoscenze compromettono non solo la possibilità di una conoscenza della conoscenza ma anche le nostre possibilità di conoscenza di noi stessi e del mondo, provocando quella che Gusdorf giustamente chiama una “patologia del sapere” (1). Tema dei temi, la patologia del sapere precede ed…

La pandemia e il calcolo sentimentale. Perché è necessario essere realisti

Ragione e passione, in questo periodo, sono più che mai in dialettica. Come nel “caso Taranto”, se salvaguardare salute o lavoro, anche nell’emergenza “coronavirus” sembra persistere, almeno secondo The Economist, il tema duale del “salvare le vite” o del “quanto ci costa?”. Certo ci vuole razionalità, calcolo, un po’ di sano utilitarismo: ma il problema è tutto qui? Panikkar risponderebbe…

Istituzioni come il sabato

Panikkar dice: L’uomo ha bisogno di una comunità e la comunità richiede un organismo vivo, vale a dire istituzioni che, come il sabato, siano a servizio della persona umana. L’uomo ha bisogno, inoltre, di formulazioni dottrinali e di sistemi di pensiero capaci di esprimere il più profondo dell’essere umano, senza pretendere però di essere assoluti né di esaurire il mistero…

Ancora domande

Cosi Morin: Che cos’è la nostra ragione ? E’ universale ? Razionale ? Non può trasformarsi nel suo contrario senza rendersene conto ? Non cominciamo forse a capire che la nostra credenza nell’universalità della ragione mascherava una mutilante razionalizzazione occidento-centrica ? Non cominciamo a scoprire di aver ignorato, disprezzato, distrutto tesori di conoscenza in nome della lotta contro l’ignoranza ?…

Un nuovo passo

Viaggiamo nel progetto di civiltà, ascoltando Panikkar e la necessità di un nuovo passo: invitare le differenti credenze degli uomini a scendere in campo aperto per un nuovo dialogo dialogale, anche nel caso in cui essi, per comprensibili ragioni, rifiutino l’etichetta di religione. Se le religioni tradizionali del mondo abbandonassero la pretesa di monopolio su ciò che la religione rappresenta;…

Domande e risposte

Ci interessa ciò che scrive Miatto, riprendendo Morin, riguardo alla capacità di formare, presso l’uomo, tanto una conoscenza empirica, logica e razionale, quanto una conoscenza simbolica, mitologica e magica (1). È da qui, in questa nostra capacità, che emerge la dialogica domande/risposte e che si comprende quanto, misteriosamente, le risposte su di noi e sulla realtà non possano mai essere…

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