Secondo un’analisi di Aram Nerguizian del Csis, il Libano è sempre più vittima della guerra civile siriana, dopo l’attentato che ha ucciso il generale Al-Hassan, responsabile delle indagini sull’attentato al premier Hariri nel 2005 e considerato un bastione anti-siriano all’interno delle forze armate. Un possibile esito, in caso di sconfitta o quasi di Assad, è il disarmo di Hezbollah nel…
Marco Andrea Ciaccia
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Obama barcolla per colpa della Marina
La battuta di Barack Obama sulla riduzione degli acquisti di navi programmati dalla sua amministrazione (“ci sono anche quelle cose chiamate portaerei e sottomarini”, ha detto controbattendo nell’ultimo confronto televisivo con Mitt Romney) cela a malapena una scarsa comprensione delle preoccupazioni per la riduzione del budget della marina militare, per l’occupazione locale e di conseguenza per i voti dei lavoratori…
L’esercito Usa ad un bivio
Il dibattito presidenziale sui tagli al budget alla Difesa si è concentrato molto sui progetti più rappresentativi della proiezione di potenza americana, in particolare su aeronautica e marina. La polemica sull’F-35 non ha risparmiato, infatti, la stessa Washington e le correnti del Pentagono. Tuttavia gli Stati Uniti non difendono i loro interessi solo presidiando le vie aeronavali, ma anche mantenendo…
Perché la guerra in Siria fa paura. Anche agli Usa
Nell’ultimo dibattito televisivo tra Obama e Romney è stato chiaro l’accordo di fondo sul non-intervento diretto in Siria. Naturalmente ci sono moltissimi strumenti per influire sugli eventi, per esempio armando frazioni filoamericane o filooccidentali, ed è questa ipotesi su cui convergono i due candidati. Il primo problema, però, è individuare quali siano queste fazioni e quanto siano davvero fidate, viste…
Così Formiche.net ha visto il dibattito Obama-Romney
Afghanistan, Iraq, Siria, Iran, Libia: l’ultimo dibattito televisivo tra i due sfidanti alla Casa Bianca, trasmesso ieri sera, ha confermato che l’impegno e la presenza americana nel Medio Oriente, nel cosiddetto “arco di crisi” tra Maghreb e Pakistan, è e resta una priorità bipartisan, un elemento di convergenza degli interessi nazionali. Ci sono state differenze di tono, è vero,…
Usa 2012 for Africa?
Si scaldano i motori per l´ultimo dibattito presidenziale, quello decisivo, sulla politica estera. I riflettori sono su Afghanistan, Iraq, Medio Oriente. E l´Africa? Brookings institute chiede apertamente al moderatore, Bob Schieffler, di farsi interprete dell´interesse di questo centro studi per il Continente nero, che il presidente francese François Hollande, non senza enfasi e non senza segnare un distacco dai cantori…
Ci salverà l'Europa (non la rete). Parola di Bauman
Giunto a Roma per l’InnovaCamp, Zygmunt Bauman non si è sottratto a un confronto con i giornalisti italiani, interessati a cogliere le riflessioni sullo situazione attuale, europea e globale. Uno “Stato della Società Liquida” che potrebbe essere anche uno “Stato della Disunione”, ovvero il punto su quanto è progredita negli ultimi anni quella società individualizzata che il sociologo descrisse per…
Delenda Cartagena
La Cia sotto i riflettori. Non è la prima volta, né sarà certo l’ultima che il capo dell’organizzazione spionistica più potente del mondo finisce davanti ad una commissione del Senato. Il che già indica che una serie di controlli interni alla Cia sono saltati, o comunque sono stati ritenuti insufficienti dai responsabili politici. Il caso di cui si torna a…
Le vere idee di Hillary su Europa, Libia e Maghreb
Il Center for strategic and international studies (Csis) di Washington è una fucina di idee e concetti per la politica estera americana. Lo scorso 12 ottobre ha ospitato una conferenza sulla transizione in Maghreb, moderata da Zigbiew Brzezinski, consigliere per la sicurezza ai tempi di Jimmy Carter, che al Csis riveste il ruolo di responsabile del programma mediorientale. Ce n’è…
Se Panetta fa lo Stranamore
C’è un personaggio, eroe negativo del famosissimo film di Stanley Kubrick Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, che i cinefili farebbero bene a ricordare per capire questi strani giorni. È il generale Ripper, ossessionato dall’incubo dei comunisti (siamo nel 1964, d’altra parte) e dal loro programma di intaccare i “fluidi vitali” della…