In Siria le forze che si contendono il terreno sono tante, le armi pure, i combattenti non di meno e le linee divisorie alquanto confuse. Può capitare pertanto qualche scontro a fuoco inavvertito, non voluto, non desiderato, ma che può tornare utile come deterrente in caso di futuri sconfinamenti. È quanto è accaduto ieri a Khusham, a otto chilometri dalla…
Marco Orioles
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Jet russo abbattuto, l’ora della rappresaglia
L’abbattimento questo weekend di un jet Su-25 russo da parte dei ribelli nella provincia siriana di Idlib rappresenta uno sgradevole grattacapo per Vladimir Putin. Perché lo zar la partita l’aveva dichiarata chiusa e per ben due volte: prima a novembre, quando convocando la conferenza di Sochi aveva annunciato ai suoi alleati turchi e iraniani che era giunto il momento di…
Stretta di mano in arrivo fra Stati Uniti e Corea del Nord? L'occasione delle Olimpiadi
In partenza per il Giappone, dove farà tappa prima di raggiungere la Corea del Sud per la cerimonia d’inaugurazione delle olimpiadi invernali di Pyeongchang, il vicepresidente americano Mike Pence non esclude un incontro e una photo opportunity con la delegazione della Corea del Nord, probabilmente con lo stesso Kim Yong Nam, capo di Stato nominale del regno eremita e funzionario…
Inferno in Siria. L'Onu chiede il cessate il fuoco
L’esercito russo ha chiesto alla Turchia sostegno per recuperare i rottami del jet Su-25 abbattuto nel weekend nella provincia siriana di Idlib, roccaforte dei ribelli qaedisti ma anche epicentro di nuovi combattimenti tra opposizione e regime nonostante sia formalmente in vigore una tregua benedetta dal gruppo di Astana (Turchia, Russia, Iran). Il ministero della Difesa di Mosca ha spiegato che…
Armi chimiche, così la Russia prova a insabbiare le accuse contro il regime di Assad
Torna lo spettro delle armi chimiche nella guerra civile siriana. E il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si è riunito ieri per discuterne nuovamente, dividendosi secondo le consuete linee – con la Russia da una parte e i Paesi occidentali dall’altra. Fonti mediche e personale di primo soccorso in Siria riferiscono che domenica nella provincia di Idlib, dopo un attacco governativo…
Rouhani prova a svelare l’Iran e sfidare i conservatori
Nella Repubblica Islamica è in scena in modo permanente la dialettica tra ultrà conservatori e progressisti. Lo si è visto in occasione delle rivolte di capodanno, che i duri e puri del regime hanno bollato come un complotto straniero manovrato da potenze ostili mentre i moderati hanno ostentato comprensione nei confronti dei manifestanti, specialmente attraverso il loro presidente Hassan Rouhani…
Perché gli Usa non rinunceranno alla deterrenza nucleare. Il commento del generale Arpino
Ieri il Pentagono ha diffuso la Nuclear Posture Review, la prima dopo sette anni di assenza. Il documento contiene le nozioni essenziali su come gli Stati Uniti possano esercitare la propria facoltà di deterrenza, che comprende non solo l’effettiva minaccia di ricorrere alla cosiddetta triade nucleare, ma anche i metodi politici e diplomatici da adottare per evitare che altre nazioni…
La mossa del Qatar a Washington guardando al rebus Golfo
Incontrando a Washington il ministro degli esteri del Qatar, Skeikh Mohammed bin Abdulhraman al-Thani, e il suo collega alla difesa, Khalid bin Muhammad al-Attiyah, alla sessione inaugurale dell’U.S.-Qatar Strategic Dialogue al Dipartimento di Stato, il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il capo del Pentagono James Mattis hanno fatto insieme appello all’unità dei paesi arabi del Golfo, affinché si…
Vi spiego perché il caos in Yemen potrebbe durare in eterno
Da quasi tre anni prosegue instancabilmente in Yemen un conflitto che, da scontro locale-tribale, si è presto trasformato in una guerra per procura tra le due superpotenze della regione, l’Arabia Saudita e l’Iran. Nonostante gli incessanti bombardamenti da parte della coalizione araba a guida sunnita, i ribelli Houthi, che tre anni fa hanno deposto il presidente Abd Rabbih Manṣūr Hādī,…
A Sochi il fallimento della (non) mediazione russa sulla Siria
Il Congresso Nazionale del Popolo Siriano, che a Sochi avrebbe dovuto permettere alla Russia di chiudere la guerra civile con un accordo di pace onnicomprensivo, si è concluso con una farsa, per la soddisfazione di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna che non erano invitati e non condividevano il tentativo di Mosca di sostituire il processo in corso a Ginevra…