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Marco Orioles About Marco Orioles

Docente di sociologia all'università di Udine, editorialista de Il Piccolo e del Messaggero Veneto, scrive di politica internazionale, islam, terrorismo, immigrazione. Atlantista. Twitta dal Friuli via @marcoorioles.

Omofobico o jihadista? La matrice dell'attacco di Orlando

La rivendicazione dello Stato islamico c’è stata ed è inoppugnabile, così come lo è la chiamata del killer, Omar Mateen, al numero di emergenza 911 per proclamare la propria fedeltà al califfo. Ma dietro la mattanza di Orlando potrebbe esserci anche un altro potente fattore oltre al jihadismo: la cultura omofobica che permea il mondo islamico tanto nelle sue frange…

Muhammad al-Tayyeb vaticano

La storica visita in Vaticano del rettore di al-Azhar

Le porte del Vaticano si sono aperte oggi per Ahmad al-Tayyeb, rettore dell’università di al-Azhar, fondamentale punto di riferimento dell’insegnamento dell’islam sunnita nel mondo. Preparata dal passaggio di una delegazione vaticana al Cairo, la visita assume ipso facto una portata storica. I rapporto tra la Santa Sede e il “Vaticano” sunnita erano infatti congelati dal tempo del celebre discorso di…

La zarina dell'antiterrorismo Usa rilancia l'allarme jihadismo in Europa

Per la seconda volta in due settimane, le autorità americane allertano l’Europa su una possibile recrudescenza del terrorismo jihadista nel Vecchio Continente. Dopo l’allarme lanciato dal capo della National Intelligence James Clapper, è ora il turno di Lisa Monaco, consigliere dell’antiterrorismo della Casa Bianca in visita in Belgio con una delegazione che comprende il sottosegretario del ministero della Homeland Security,…

Cosa c'è di vero nel monito di Clapper sul rischio terrorismo in Italia

Le rivelazioni del direttore della National Intelligence americana James Clapper secondo cui in Italia vi sarebbero cellule dello Stato islamico analoghe a quella che ha colpito Bruxelles sono state prontamente ridimensionate dai nostri servizi segreti. Quello di Clapper non sarebbe altro che un “warning generico”, ha affermato il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, secondo cui non vi sono “indicazioni specifiche”…

bruxelles, aeroporto, zaventem, attentato

Le radici dell'attacco a Bruxelles

L’attacco jihadista di stamane all’aeroporto e alla metro di Bruxelles era solo questione di tempo. Solo ieri, il ministro dell’interno Jan Jambon aveva dichiarato che il paese era al massimo livello di allerta per possibili ritorsioni contro l’arresto di Salah Abdeslam, avvenuto venerdì scorso. E domenica, il ministro degli esteri Didier Reynders aveva ammesso che Salah stava pianificando nuovi exploit,…

Salah, Molenbeek e il jihad made in Europe

È durata 127 giorni la latitanza di Salah Abdeslam, la primula rossa del jihad made in Europe. Quattro mesi che la dicono lunga sul rischio che incombe sull’Europa. La ricerca è terminata proprio laddove tutto era cominciato, in quel quartiere brussellese di Molenbeek che ormai è noto come la “Raqqa d’Europa”. Centomila abitanti e 22 moschee, Molenbeek ha visto crescere,…

Che cosa lega gli attentati a Grand-Bassam e Ankara

La domenica di sangue che ha infierito sulla spiaggia di Grand-Bassam in Costa d’Avorio e sul centro di Ankara ci offre un macabro promemoria sull’insidia generalizzata del terrorismo. Sebbene gli attacchi siano dissimili per matrice e modalità d’azione, ambedue hanno centrato i loro obiettivi: colpire, nel caso della Turchia, un Paese immerso fino al collo nel pantano siriano e allargare,…

La minaccia terroristica secondo i nostri servizi

Anche quest’anno, la relazione presentata al Parlamento dai servizi segreti evidenzia l’elevato rischio posto all’Italia dal terrorismo jihadista. La nostra esposizione discende da molteplici fattori, non ultima la strategia inaugurata dall’attore più pericoloso in campo – lo Stato islamico – con gli attentati di Parigi. Attacchi che potrebbero ripetersi in qualsiasi momento in virtù dello scenario materializzatosi in quella circostanza:…

L'esecuzione dei jihadisti olandesi: diserzione o psychological warfare?

È giallo sulla notizia, circolata ampiamente sui media mondiali, circa l’esecuzione di otto foreign fighters olandesi da parte dello Stato islamico. La fonte sarebbe in teoria affidabile: si tratta di Raqqah is being slaughtered silently (RBSS), gruppo di citizen journalists che documenta via internet le innumerevoli violazioni dei diritti umani da parte dei baghdadisti. Il fatto è che un'altra fonte,…

Isis, i reclutatori e la filiera balcanica

Tutto cominciò nel Natale del 2013, quando da Longarone scomparve l’imbianchino bosniaco Ismar Mesinovic col figlioletto di due anni. Era partito per la Siria insieme al macedone Munifer Karamaleski, residente nella vicina Chies d’Alpago. Mesinovic morirà poche settimane dopo sotto i colpi di un cecchino dell’esercito siriano. Da allora si sono perse le tracce del bimbo, anche se sono circolate…

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