Si è scatenata un vorticosa discussione sulla bad bank italiana, l'istituendo istituto ad hoc dove parcheggiare i titoli tossici posseduti dalle banche. Il nostro sistema bancario scopre di essere in grave difficoltà e chiede, ancora una volta, un salvataggio pubblico. Non lo aveva ammesso nei mesi del vortice della crisi finanziaria globale, come era avvenuto invece negli Usa, in Inghilterra,…
Mario Lettieri e Paolo Raimondi
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Tutti i magheggi finanziari su cibo e materie prime
Il mondo si aspetta che lo slogan dell'Expo «Nutrire il pianeta» diventi un reale impegno per sconfiggere la fame e per bloccare quella finanza che spregiudicatamente continua a speculare sul cibo. Altrimenti le belle parole sulle eccellenze alimentari, sulle indispensabili difese delle biodiversità e sullo sviluppo di una agricoltura diffusa e sostenibile, fatta di produttori e di consapevoli consumatori, striderebbero…
Deutsche Bank, l'insostenibile leggerezza di pagare le penali
La Deutsche Bank negli scorsi giorni ha concordato con l'autorità americana di controllo finanziario e con quella inglese il pagamento di una multa di 2,5 miliardi di dollari per le manipolazioni del tasso Libor. In cambio verrà prosciolta da ogni altra accusa ed il procedimento penale verrà chiuso. Lo stesso era avvenuto lo scorso novembre con le sei banche "too…
Perché Draghi e greggio vanno a braccetto
Uno degli effetti dei Quantitative easing delle banche centrali è stato quello di provocare un certa volatilità sui prezzi delle commodity, cioè delle materie prime. Il solo annuncio del Qe europeo da parte della Bce, come è noto, in quel periodo, determinò variazioni quotidiane fino al 9% del prezzo del petrolio. In passato, molta nuova liquidità, ha generato l'aumento della…
Quando esplode la bomba dei derivati?
Negli anni passati i governi italiani hanno sottoscritto con 17 banche internazionali e 2 banche italiane vari tipi di derivati finanziari che, a dicembre 2014, avevano un valore nozionale di 163 miliardi di euro. Oggi essi hanno una valutazione di mercato (mark to market) negativa per oltre 42 miliardi. Questa è la somma che si dovrebbe sborsare se dovessero essere conclusi…
Tutti i dubbi sulla politica del quantitative easing
È interessante rilevare che la Banca dei Regolamenti Internazionali, la banca delle banche centrali, non sia per niente convinta della bontà della politica del Quantitative easing. Forse perché non è chiamata ad attuare direttamente le politiche monetarie e può limitarsi al lavoro di analisi. Rispetto al quasi unanime gradimento e alla sua quasi generale applicazione, il giudizio degli economisti della…
Ecco le vere mire della Cina con l'Aiib
Dopo la creazione dell'Asian Infrastructure Investments Bank, in cui partecipano l'Italia ed altri importanti Paesi europei, la Cina e i suoi alleati nel Brics proseguono decisi verso la realizzazione di un nuovo sistema monetario internazionale multipolare. Recentemente il governo di Pechino ha chiesto che lo yuan sia incorporato nei Diritti Speciali di Prelievo (dsp), che, di fatto, rappresentano la moneta…
Ecco tutte le virtuose novità per aumentare la concorrenza in Europa
Fin dal suo inizio, l'Unione europea ha sempre combattuto la formazione di cartelli tra banche, assicurazioni, imprese ed altri attori economici. Insieme ai monopoli e agli oligopoli, i cartelli rappresentano una vera minaccia al corretto funzionamento del mercato. Certe imprese, per fissare e alzare i prezzi o per dividersi il mercato in modo da avere posizioni dominanti o di monopolio,…
Perché il bazooka di Draghi sparerà un po' a salve
C'è troppa «psicologia» e poca economia reale nel quantitative easing (Qe), l'allargamento quantitativo di Mario Draghi. E anche in molti commenti alla politica della Bce. Il governatore centrale europeo afferma chiaramente che gli acquisti per 60 miliardi di euro, di bond dei debiti pubblici, di attività cartolarizzate (asset-backed securities) e di obbligazioni garantite, ogni mese fino a settembre 2016, ed…
Aiib, tutti le potenzialità della banca che fa litigare Usa e Ue
L'adesione dell'Italia, della Germania, della Francia e della Gran Bretagna al processo di creazione della Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib) promossa dalla Cina è indubbiamente un fatto molto rilevante nello scacchiere geopolitico. È il messaggio che l'Europa e il nostro paese non intendono restare fuori dai processi importanti dello sviluppo economico globale. Non partecipare, semplicemente per seguire il sentiero stretto…