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Massimiliano Salini About Massimiliano Salini

Massimiliano Salini è nato a Soresina, in provincia di Cremona, l’11 marzo 1973 (42 anni). Dopo gli studi classici si laurea a pieni voti in Giurisprudenza, con una tesi in Diritto Costituzionale sul tema del diritto allo studio. La sua carriera politica comincia già dagli anni dell’università, con l’elezione a membro del Senato Accademico e, inseguito, a Presidente della Conferenza degli Studenti e membro del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università lombarde. Dopo alcuni anni di esperienza professionale come project manager presso un’azienda lombarda, viene eletto, nel 2009, Presidente della Provincia di Cremona con vittoria al primo turno. A fine mandato, l’adesione al Nuovo Centro Destra (NCD) lo porta a candidarsi come membro di questo partito alle elezioni europee del 2014, grazie alle quali viene eletto europarlamentare del Partito Popolare Europeo (PPE). Al Parlamento Europeo, dove vanta il 100% delle presenze, è membro effettivo della Commissione Trasporti e Turismo (TRAN) e membro sostituto della Commissione Industria, Ricerca ed Energia (ITRE). In qualità di rappresentante Ncd-Ppe della Circoscrizione “Italia nord-occidentale” ha compiuto numerose visite sui territori e le provincia di Lombardia, Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, dove ha avuto modo di conoscere e raccogliere le principali istanze del mondo industriale e delle imprese sociali. Esperienze guadagnate e poi spese nel dialogo politico europeo e nazionale dove, in più occasioni, ha ribadito la necessità di una diminuzione drastica delle imposte a carico di imprese profit e non profit, fra cui anche le scuole paritarie, e famiglie. È inoltre membro dell’intergruppo del Parlamento Europeo “Freedom of religion and belief and religious tolerance”, del Gruppo di Lavoro (Working Group) del P.E. sui Chrétiens d’Oriente e del Gruppo di Lavoro del Partito Popolare Europeo su “Intercultural and Religious Dialogue”.

Così Ncd deve cambiare l'Europa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Nel dibattito sulle Europee, l’economia da una parte, la politica italiana dall’altra, finiscono sempre per farla da padrona, lasciando sullo sfondo quell’altra Europa che è urgente costruire: l’Europa dei diritti e quindi politica, quegli Stati Uniti d’Europa che erano il vero obiettivo dei padri fondatori per sanare per sempre le ferite profonde delle due guerre. IL…

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