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Avatar About Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Fra le altre cose, segue previdenza, mercato immobiliare e finanza pubblica. Coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.

L’ottimismo della volontà: la teologia pastorale della Fed

Come nella parabola del buon pastore, che conosce le sue pecore e da queste è assai ben conosciuto, la Federal Reserve è ben consapevole del gregge e di quanto la sua buona salute dipenda da lei. Per questo bisogna leggere con l’occhio affinato dalla teologia pastorale l’allocuzione che nel dicembre scorso William C. Dudley, presidente della Fed di New York,…

L’ottimismo della volontà: l’unione politica di Supermario

Mentre lucida il suo bazooka, pronto a riporlo se del caso, il presidente della Bce, Mario Draghi, fa sfoggio del suo migliore ottimismo della volontà circa gli esiti della guerra alla deflazione che la banca centrale europea ha iniziato ormai da mesi. I mercati attendono il prossimo 22 gennaio, quando il consiglio della Bce annuncerà i suoi prossimi passi operativi,…

L’ottimismo della volontà: il mistero del target d’inflazione al 2%

Sarà l’anno nuovo, che come sempre nutre speranze e alimenta fraintendimenti. Però mi è capitato di leggere in queste vacanze alcuni interventi dei principali governatori delle banche centrali e ne ho tratto una illuminante rivelazione: l’aria è cambiata ai piani alti della finanza: nel 2015 andrà tutto bene. Poi, certo, potete anche non crederci. Però i governatori fanno di tutto…

L’anno oscuro delle famiglie europee

Ora che la notte è davvero buia è facile scorgere, come una lucciola sperduta, l’unica notizia positiva delle contabilità familiari europee, così come la tratteggia la Bce nel suo ultimo bollettino mensile. Che poi questa buona nuova possa esser prodromo d’un altro diluvio di disgrazie è solo un dettaglio per gli appassionati di genere. Per ora godiamoci la circostanza che…

Le banche “emergenti” destabilizzano l’eurozona

Ora che tutti si stupiscono osservando il rovinoso franare della Russia, che pure era previsto e prevedibile con un po’ di attenzione, si ha gioco facile a far notare che nulla di tutto ciò dovrebbe stupire chi ha consumato ore e ore a leggere i preoccupati resoconti delle istituzioni finanziarie internazionali sulla crescente marea di rischi che le economie emergenti…

La fragile ripresa del dollaro

Sfoglio ormai esausto l’ultima rassegna trimestrale della Bis che tenta di dare risposta a una domanda da milioni di dollari. Se, vale a dire il dinamismo dei mercati nasconda fragilità. Parola scelta non a caso. Perché scorrendo quest’ultima quaterly review è proprio la sensazione di fragilità quella che emerge prepotente dalle cronache astruse di questo trimestre, dove gli indicatori schizzano…

L’enigma del petrolio

Adesso è colpa del petrolio se i prezzi calano, non bastassero i problemi che abbiamo a causa della nostra economia asfittica, che quindi fa calare i prezzi del petrolio perché è calata la domanda, però il petrolio è anche sovrapprodotto e perciò calano i prezzi, che fanno calare l’inflazione, che fanno aumentare i tassi reali, che quindi appesantiscono i debiti,…

I cinque dilemmi delle banche centrali

Perciò è meglio saperlo subito: se tutto andrà bene dovremo dimagrire, e parecchio. I debitori dovranno risparmiare abbastanza per abbassare i debiti senza farne di nuovi che aumentino quelli esistenti. E poi dovremo tenere le dita incrociate. Dovremo sperare che i mercati, a furia di collazionare rischi crescenti per far fronte ai rendimenti declinanti, non si stanchino e facciano saltare…

Il peccato monetario del XXI secolo

Il peccato monetario dell’Occidente (e della sua succursale giapponese), che diede già il titolo a un celebre libro di Jacques Rueff del 1972 trova nel nostro tempo una riedizione in ciò che è accaduto agli albori del nuovo secolo, il XXI. E’ proprio dai primi anni 2000 che si consolida, a cominciare dagli Stati Uniti, la pratica del denaro a…

Le conseguenze economiche del debito

Mentre ci dimeniamo come ossessi, cercando di sfuggire alla trappola del debito nella quale ci siamo infilati, dovremmo trovare il tempo di fermarci e pensare. O meglio: ripensare. Trovare un modo diverso di concepire il nostro rapporto con l’economia sostanziale che restituisca senso a valori economici ormai dissennati. Accade, purtroppo, il contrario. La logica dell’emergenza, alimentata da dati economici per…

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