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 About Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Fra le altre cose, segue previdenza, mercato immobiliare e finanza pubblica. Coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.

La Bce farà indigestione di Mattone di carta

C’è di buono che stavolta Draghi non dovrà inventarsi nulla. Gli basterà ricopiare quello che fa già la Fed: acquistare ogni mese un bel pacco di titoli che hanno come sottostante mutui immobiliari. In tal modo si fa arrivare il credito alle banche, che tali mutui hanno erogato, liberaldole persino dal rischio ad essi collegati. In pratica una riedizione in…

L’eurodepressione ci riporta negli anni ’30

Chi ama i parallelismi storici troverà suggestivo paragonare il nostro tempo ai disgraziati anni Trenta del secolo scorso, quando i romanzieri francesi raccontavano di una categoria chiamata “dei nuovi poveri”, assai prima che la coniassero i nostri sociologi contemporanei. Erano gli ex benestanti del ceto medio cittadino, parigino in particolare, che avevano visto prosciugarsi i loro patrimoni a causa delle…

Il governo delle larghe spese

“Su che cosa è possibile - si è chiesto ieri sul Foglio il direttore Giuliano Ferrara - che forze diverse si intendano al di là del disprezzo antropologico, delle differenze etiche reali, degli stili stellarmente separati di vita e di prassi pubblica e privata?”. Su cosa è possibile, in sostanza, che funzioni questo governo di larghe intese? Il tema è interessante e merita…

L’abbraccio mortale fra l’Europa e le sue banche

Non lo dico io, che non so nulla, ma la Consob, che si presume sappia quel che dice: “La stretta interconnessione tra banche ed emittenti sovrani ha continuato a condizionare, anche nel corso del 2012, l’evoluzione della congiuntura nei paesi europei e il dibattito sulle misure di policy idonee ad attenuare il legame tra rischio sovrano e rischio bancario. Tale…

Padri e figli, divisi alla mèta

C’è molto più dei semplici numeri, che pure sono scoraggianti, nello scenario sociale che l’Ocse traccia nel suo ultimo rapporto sul nostro paese di cui abbiamo già parlato. Ci sono i padri (e le madri), costretti dalle nuove riforme pensionistiche, ad andare in pensione sempre più tardi, assai più che nel resto dei paesi industrializzati. E ci sono i figli…

Il suicidio delle banche centrali

Anche la Banca centrale indiana ha tagliato i tassi di 25 punti, all’indomani della storica decisione della Bce di portarli al suo minimo storico. Lo scenario che avevamo intravisto all’inizio dell’anno, insomma, si sta attuando giorno dopo giorno. Le banche centrali, dalle più piccole alle più grandi, stanno inondando di liquidità il circuito finanziario perché tanto, dicono, l’inflazione è bassa…

La forza dell’Italia è il suo debito pubblico

Se per una volta volessimo esser cinici, dovremmo scrivere una verità tanto elementare quanto indicibile: la forza del nostro paese è il suo debito pubblico. Quel mostro da 2.000 miliardi di euro, una quota rilevante del quale, più o meno 700 miliardi secondo le ultime stime Ocse, in mano all’estero. Se per una volta la smettessimo di flagellarci o farci…

La mina innescata del mattone francese

I cacciatori di pericoli nascosti e i seminatori d’ansia, genìa alquanto nutrita nel tempo dell’eurodepressione, dovrebbero perdere una mezz’ora del loro tempo e leggere il penultimo rapporto sulla stabilità finanziaria rilasciato dalla Banca d’Italia nel novembre scorso. Vale la pena perché a pagina 19 c’è un grafo che racconta meglio di mille libri cosa sia successo nel mercato immobiliare europeo…

Giappone e Germania vincono la guerra dei trent’anni

Ci sono voluti trent’anni perché la guerra del credito, che ci ha condotto oggi agli albori di un’altra guerra – quella del debito – spiegasse i suoi effetti globali. Si  è trattata di una guerra mondiale, a tutti gli effetti, sorretta da un’ideologia dogmatica – la supremazia del mercato finanziario – e combattuta con armi micidiali, a cominciare dalle liberalizzazione…

La minaccia nascosta nel calo dello spread

La buona notizia è che lo spread cala. Quindi pagheremo meno interessi sul debito pubblico e, a cascata, su tutto il resto, dal funding bancario fino ai mutui di casa. La brutta notizia è che lo spread cala. Quindi significa che vendiamo sempre più titoli all’estero, allungando la corda che finirà con lo strangolarci. Il fatto che il calo dello…

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