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 About Michele Magno

Studioso di questioni sociali e del lavoro, è stato dirigente della CGIL e del PCI. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui: Il piano d’impresa (con G. Amato e B. Trentin), e con Ediesse La parabola del lavoro nel riformismo italiano (2005), Etica, politica, economia nel Novecento (2006).
Giorgio Napolitano

Quando l'Italia si spacca

Le analogie storiche hanno sempre un che di arbitrario, ma -al di là delle percentuali- il referendum costituzionale ha diviso e turbato l'Italia esattamente come avvenne settant'anni fa, sebbene senza (per fortuna) la dozzina di morti che allora insanguinarono i vicoli di Napoli. È l'episodio più drammatico del tormentato esordio della democrazia repubblicana, che Gianni Oliva ha ricostruito in un…

MATTEO RENZI

Consigli non richiesti a Matteo Renzi

Ha ragione il direttore del Foglio, Claudio Cerasa: se si vuole andare alle urne subito, non c'è bisogno di aspettare le decisioni della Corte Costituzionale sull'Italicum (previste per il 24 gennaio prossimo). Una legge elettorale pronta (valida anche per la Camera dei deputati) c'è: è il cosiddetto Consultellum, nato due anni fa dalla revisione del Porcellum operata dalla stessa Corte.…

Vi racconto il conservatorismo istituzionale degli orfani del Pci

Abbiamo appreso in queste ore della morte del comandante Fidel Castro. Inviamo le nostre condoglianze fraterne al Partito Comunista di Cuba e a tutto il popolo cubano, per l’immane perdita che colpisce Cuba e tutto il movimento comunista internazionale. Muore il combattente che alla testa di un pugno di uomini ha liberato Cuba dallo sfruttamento capitalistico e dal tallone dell’imperialismo…

Perché Silvio Berlusconi snobba le primarie di centrodestra

In un sistema parlamentare, il governo dei tecnici designa quella forma di governo di transizione che interviene -all'interno del ciclo democratico- in una fase di disordine economico e di crisi di legittimità delle élites politiche tradizionali. Pressappoco, questa è la definizione che possiamo leggere alla voce "Tecnocrazia" della Treccani. Se è così, quello italiano si presenta come un caso di…

Rocco Casalino e Beppe Grillo

I social network favoriscono il populismo?

Diceva Ennio Flaiano che, se il "medium è il messaggio" (Marshall McLuhan), è il postino che dobbiamo leggere, non le sue lettere. Fuor di battuta, basta possedere il medium, ossia avere buone risorse comunicative, per disporre del messaggio (e dunque manipolare e ingannare a proprio comodo). Dopo la Brexit e la vittoria di Donald Trump, l'Oxford Dictionary ha scelto "post-truth",…

Silvio Berlusconi ha scelto il suo erede

Silvio Berlusconi ha finalmente scelto il suo erede: sarà Silvio Berlusconi. ++++ Una delle definizioni più brillanti e argute del tradimento si deve a Charles-Maurice de Talleyrand: “La trahison n’est qu’une question de temps”. “Quando non cospira, Talleyrand intrallazza”, diceva François-René de Chateaubriand. In effetti, il camaleontico principe di Benevento era passato indenne -e sempre in posizioni di prestigio- dall’Antico…

Vi racconto i 3 populismi che si azzuffano sul referendum del 4 dicembre

Rovesciando la celebre formula di von Clausewitz, Michel Foucault sosteneva che la politica è la continuazione della guerra con altri mezzi. Considerando il crescendo rossiniano dello scontro sulla riforma costituzionale, non gli si può dare torto. La dimensione conflittuale della politica è beninteso ineliminabile, perché inestricabilmente legata alla lotta per la conquista del potere. Il problema nasce quando essa muta…

I paradossi del doppio cognome dopo la sentenza della Consulta

Sono circa trecentocinquantamila i cognomi italiani. Tra i dieci più diffusi, il primo – neanche a dirlo – è Rossi, seguito a ruota da Russo, Ferrari, Esposito, Bianchi, Romano, Colombo, Ricci, Marino, Greco. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale dell'8 novembre scorso (che suona anche come una denuncia dei ritardi del Senato nell'approvazione del testo di legge passato alla Camera…

vignetta Trump

Todos populistas, todos caballeros

Il virus del populismo ha infettato anche gli Stati Uniti: in estrema sintesi, è questo il minimo comun denominatore delle (più o meno) raffinate analisi della vittoria di Donald Trump, di cui sono piene in queste ore i nostri quotidiani. Forse ci vorrebbe maggiore cautela nell'uso di termini passe-partout che spiegano poco o niente. Anche in Italia il termine populismo…

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