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Avatar About Antonino Galloni

Nato a Roma il 17 marzo 1953, si laurea in Giurisprudenza nel dicembre 1975 e diventa ricercatore presso l’Università di Berkeley (California) nel 1979. Collabora con il Prof. Federico Caffè della facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Roma tra il 1981 ed il 1986. Dal 1990 direttore generale al Ministero del Lavoro alla Cooperazione, Osservatorio sul Mercato del Lavoro, Politiche per l’Occupazione Giovanile e Cassa Integrazione Straordinaria nelle grandi imprese. In seguito, insegna all’Università Cattolica di Milano, all’Università di Modena, alla L.U.I.S.S. e all’Università degli Studi di Roma fino al 1999. Dopo diversi ruoli all'interno dei ministeri dell'Economia e del Lavoro, diviene direttore generale al ministero del Bilancio, sindaco effettivo dell’Inpdap dal 2002 al 2010 ed è attualmente membro effettivo del Collegio dei sindaci dell’Inps. Tra le altre mansioni, ha rivestito il ruolo di Board Director della FINTEX Corporation (Houston USA), di Consigliere di Amministrazione dell’Agip Coal e Nuova SATIN; infine ha diretto una missione economica italiana in Madagascar ed è stato membro di un gruppo ad hoc dell'Ocse.

La pubblica amministrazione a una svolta?

La allegata circolare della Ragioneria Generale dello Stato testimonia dell’evoluzione della nostra pubblica amministrazione: i funzionari saranno responsabili degli adempimenti che riguardano anche imprese e privati (qui ci metto anche un po’ di fantasia, ma l’evoluzione è questa e ne ho parlato centinaia di volte in conferenze, articoli e libri); ciò libererà risorse o, comunque, migliorerà la situazione di liquidità…

Perché è necessaria una nuova Norimberga

Mentre la situazione economica e politica internazionale va deteriorandosi, nonostante le ottime prospettive di crescita di importanza dei Brics, si stanno prospettando soluzioni e proposte pericolose, nel senso del conflitto con l’interesse all’evoluzione positiva e pacifica del genere umano (oggi e ieri minacciata dalle follie di eliminazione della spesa pubblica e di privatizzazione anche di ciò che è bene non…

Enrico Mattei, singolarità o esempio attuale?

Al momento dell’entrata in vigore della Costituzione del 1948, quindi a distanza di qualche anno dalla fine del secondo conflitto mondiale, la produzione industriale ed agricola dell’Italia non raggiungeva i livelli di dieci anni prima. Problema cruciale riguardava le fonti energetiche dopo che il fascismo aveva contenuto il problema con un sistema idroelettrico d’avanguardia, ma che mostrava – strategicamente parlando…

Draghi, Bce, vigilanza

Draghi, Napolitano e l'Europa che non c'è

Fa bene a preoccuparsi il presidente Napolitano di uno stop UE ai piani del governo per temperare spending review ed austerity. Infatti se non si agisce con la massima risolutezza per rilanciare l'economia tutto sarà valutato come un segnale di debolezza e quindi sottoposto ai veti eurotedeschi. Viceversa, un'azione risoluta di emissioni di moneta fiduciaria per rilanciare la domanda e…

Perché Piketty sbaglia sull'Europa

Piketty dà un grande contributo di analisi sulla distribuzione del reddito e del capitale, confermando in modo inequivocabile quella che è stata l’evoluzione dell’economia, tutta orientata a favorire la finanza e riducendo gli ambiti di sviluppo reale per famiglie ed imprese. Conseguentemente, appare chiaro come si debba affrontare il problema di un livello della tassazione che favorisce le grandi fortune…

Scozia ed euro, la paura al referendum

E’ andata proprio così: la gente ha avuto paura ed è andata a votare. Risultato, un’affluenza record all’80% e svanisce il sogno (non si sa quanto bello) di una Scozia indipendente; anche per l’euro, almeno in Italia, si correrebbe un rischio simile. Persino gli elettori di Renzi sono contrari all’austerity…ma vagli a spiegare che euro, quest’Europa e l’austerity sono un…

Perché l'Inps sta per scoppiare

L’INPS presenta due problematiche di natura finanziaria ed altrettante a livello sociale/macroeconomico. La prima riguarda il periodo di passaggio dal vecchio sistema all’attuale, detto “contributivo”, introdotto quasi vent’anni fa, ma non ancora a regime: lo sarà quando non ci saranno più pensioni erogate col vecchio regime. Quindi, oggi, l’INPS paga milioni di pensioni per cui erano stati versati sufficienti contributi…

Riformare questa Europa o smarcarsi dall'euro

In un interessante articolo sul Sole 24 Ore, Giampaolo Galli e Yoram Gutgeld prendono una posizione decisa contro i detrattori dell’euro, indicando le conseguenze di una nostra uscita e proponendo un’analisi critica e molto sintetica della dinamica economica italiana dagli anni ’80 a oggi. LO SCENARIO PEGGIORE PAVENTATO Nella ipotesi, dunque, di un nostro abbandono dell’euro si sostiene o, meglio,…

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