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Otto Lanzavecchia About Otto Lanzavecchia

Milano, classe 1996, oggi giornalista professionista e curatore di Decode39. Mi occupo di geopolitica ed esteri, dell'intersezione tra tecnologia e società, di energia e transizione. Tra vento e monti quando riesco. Twitter/X: @otto_lanza

Gli accordi tech Usa-India e il fronte comune sulla Cina

Gli accordi stretti tra Modi e Biden avvicinano le forze armate dei due Paesi e abbracciano droni, motori a reazione, spazio, telecomunicazioni e chip. È la sponda tecnologica che guida l’avvicinamento geopolitico e rinsalda il fronte tecno-democratico contro la Cina

Full electric e batterie a stato solido. La svolta storica di Toyota

L’ultima casa automobilistica a puntare totalmente sull’auto elettrica potrebbe essere la prima a rivoluzionarla – con una batteria innovativa in grado di raddoppiare l’autonomia e rendere irrisori i tempi di ricarica. La strategia del marchio giapponese si gioca sui materiali e sull’assemblaggio: ecco perché potrebbe ribaltare l’ascesa degli automaker cinesi

Intelligenza artificiale, cosa cambia con il voto del Parlamento europeo sull'AI Act

L’Eurocamera ha approvato (a stragrande maggioranza) il tentativo più ambizioso al mondo di affrontare il rischio legato alle applicazioni AI. L’obiettivo è varare il regolamento finale entro le elezioni del 2024, e lavorare di concerto con i partner per mantenere lo sviluppo dell’AI su binari democratici. Ecco i contenuti

Cina

Se investitori e aziende fuggono dal Partito comunista cinese

L’aumento della pressione da parte di Pechino e il deterioramente delle relazioni con Washington stanno portando le aziende occidentali a riconsiderare il mercato cinese. Gli investitori scappano dai titoli tech, le aziende prendono misure per ridurre l’esposizione verso la Cina. È ufficialmente iniziata la fuga dal Dragone?

Cosa farebbero gli europei in caso di invasione di Taiwan?

L’ultimo studio Ecfr evidenzia come gli europei siano ostili rispetto alla Russia e guardinghi sulla Cina: non vogliono che il Dragone compri infrastrutture o aziende chiave, ma non vogliono nemmeno tagliare i rapporti commerciali. Piace l’idea di avere più indipendenza strategica, in linea con le preoccupazioni atlantiche. E in Italia…

De-risking, in arrivo la dottrina di sicurezza economica Ue (con vista sulla Cina)

A breve la Commissione di Ursula von der Leyen presenterà una strategia comune per ridurre l’esposizione ai rischi economici esterni. Si parla di controlli su aziende, limiti all’outsourcing, sanzioni anti-dumping, screening degli investimenti e non solo. L’elefante nella stanza è la Cina, ma non tutti i Paesi Ue sono pronti al de-risking. Ecco perché la Germania resta scettica

Trema ancora il mondo crypto. Binance e Coinbase sotto accusa della Sec

L’autorità statunitense ha accusato entrambe le borse di criptovalute – leader su scala globale e statunitense, rispettivamente – di operare come piattaforme di scambio non registrate. Binance, in più, avrebbe messo in piedi una rete truffaldina che ricorda i presupposti del crollo di Ftx

Il piano europeo per un "bollino di autenticità" sull'Intelligenza Artificiale

Bruxelles ha chiesto ai firmatari del Codice di condotta sulla disinformazione di creare sistemi per segnalare i contenuti digitali generati dall’Intelligenza Artificiale. Le regole potrebbero già entrare nel Dsa, in vigore da agosto. Mentre Twitter si sgancia dalle regole europee

TTC4

Ue-Usa, partnership più stretta e vista sulla Cina. Le conclusioni del Ttc

Alla quarta riunione del Consiglio commercio e tecnologia gli alleati transatlantici hanno lavorato per perfezionare una strategia politico-economica comune. Economie emergenti, supply chain, tecnologie verdi, materiali critici, acciaio e alluminio, IA e non solo. Il tutto in chiave di de-risking da Pechino, che spinge per allontanare Ue e Usa. Ma l’Europa scala la marcia

Stellarator

Fusione nucleare, la start-up tedesca che scommette sull’alternativa “stellare”

Proxima Fusion, spin-out del prestigioso Istituto Max Planck per la Fisica del Plasma e guidata da due italiani, ha raccolto sette milioni per sviluppare un reattore rivoluzionario. La somma sembra esigua, la scommessa è ambiziosa: lo “stellarator” è (ancora) più complesso da costruire del tokamak ma potrebbe essere più efficace in funzione

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