Da quando nel febbraio scorso l’Europa, i suoi stati e l’Unione europea, hanno permesso senza opporsi che un gruppo di esaltati nazionalisti ucraini, aiutati dal “settore di destra” che è un’organizzazione paramilitare di stampo neo nazista, compiessero un colpo di stato in Ucraina, provo vergogna. Provo vergogna per questa Europa senza vergogna, che espone 500 milioni di cittadini all’umiliazione dei…
Paolo Raffone
Leggi tutti gli articoli di Paolo Raffone
Non sono dell'Osce gli osservatori rapiti in Ucraina
La guerra della disinformazione continua a far crescere la tensione in Ucraina. Nulla di nuovo, visto che in tutti i conflitti l’informazione spara bombe più dannose di quelle vere. I grandi titoli dei giornali occidentali hanno raccontato che i “filorussi”, dietro i quali secondo loro ci sarebbe Mosca, hanno “rapito” 13 osservatori della missione Osce. Una notizia poco credibile perché…
Il declino dell’Unione europea tra corruzione e crescente nazionalismo
Al sondaggio dell’Eurobarometro che fa emergere che il 70% dei cittadini europei crede che ci sia corruzione nelle istituzioni europee, si aggiunge anche il rapporto di Transparency International Eu che, nelle parole del suo direttore Carl Dolan, “riconosce che le istituzioni europee hanno fatto molto per mettere ‘la casa in ordine’ ma che la complessità delle regole, il diffuso auto compiacimento…
Il rabbino capo di Donetsk denuncia l'antisemitismo
Secondo questa foto a Donetsk, Ucraina, gli ebrei devono registrarsi dichiarando di essere "ebrei". In questo tempo di Pasqua, che per la prima volta vede coincidere il calendario cattolico, ortodosso ed ebraico, è un monito al quale l'Unione europea deve rispondere con estrema rapidità e concretezza. Non farlo significa delegittimare definitivamente le istituzioni europee e la loro Carta dei Diritti…
Algeria: pensiamo già al dopo Bouteflika
Interessi stranieri - europei e americani - sono la sola ragione della scontata vittoria del presidente algerino Bouteflika al quarto mandato. Una scelta pilatesca che per gli americani è relativamente facile ma per gli europei si traduce nell'affermazione dell'incoerenza rispetto ai principi che l'Unione europea ha scritto nei suoi Trattati, da ultimo quello di Lisbona che include anche la carta…
25 maggio: l’Italia come l’Ucraina?
È sconcertante assistere all’operazione di propaganda sulle elezioni europee messa in atto dai dioscuri quirinalizi e chigiani mentre si oscura che la più grande questione del 25 maggio sarà lo svolgimento delle elezioni previste in Ucraina per dare legittimità ad un governo Cia-Nato, con la partecipazione di oltraggiosi soggetti neonazisti. In Europa si svolgono numerose manifestazioni, anche violente, contro la…
Sulle pericolose fumisterie renziane
I fatti di violenza avvenuti a Roma durante la “manifestazione per la casa” organizzata da vari movimenti antagonisti che hanno portato in piazza circa 20000 persone, sono inquietanti. Si tratta di una spia chiara di un malcontento sociale profondo e radicato, che in altre aree del paese si manifesta con richieste di ‘secessione’ o di autonomia. I media fanno di…
Promemoria per il semestre italiano: rimettere il Seae sotto controllo politico
È evidente che durante il semestre italiano di presidenza del consiglio Ue l’attenzione di Renzi e dei suoi ministri sarà concentrata sul difficile negoziato economico e fiscale (pareggio di bilancio e fiscal compact; crescita; occupazione). Renzi ha detto “rispettiamo le regole per cambiarle”. Non sarà facile e gli auguriamo successo. Tuttavia, ci permettiamo di lanciare un promemoria a chi di…
L'UE ci ha venduto senza vergogna!
Terminata la conferenza stampa congiunta di due tragiche figure dell'Ue, Barroso e Van Rompuy, con Obama, ecco le orribili notizie che ci hanno trasmesso: a) La crisi in Ucraina è servita a piegarvi, perché dovete comprare il gas liquefatto da noi (Us) e isolare la Russia sul piano commerciale e finanziario; b) L'accordo di libero scambio (Ttip) lo abbiamo negoziato…
15 anni fa in Serbia: 78 giorni di bombardamenti Nato, 2000 morti, 40000 case distrutte
Così nacque il Kosovo indipendente, così si ‘normalizzò’ la Serbia, così il governo D’Alema rispose alla richiesta di Bill Clinton che diede inizio alla prima campagna della Nato ‘fuori area’ (out of area). Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu aveva votato contro l’uso della forza in Serbia (nell’immagine Lavrov votava contro al CdS dell’Onu). Non dimentichiamo le Fosse Ardeatine, ma anche…