Sotto la spinta della sistemazione del debito greco e della forte immissione di euro da parte della Bce, lo spread tra Btp e Bund è tornato su livelli inferiori parificandosi a quello spagnolo, ma la sua elevata persistenza testimonia che i mercati valutano ancora esistente un rischio Italia. Le ragioni principali sono almeno due: le incertezze su chi governerà il…
Paolo Savona
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L'Unione politica è archiviata, prendiamone atto
Uno spettro si aggira per l´Europa, la disoccupazione, ma spaventa solo alcuni Paesi membri. Le imperfezioni dell´area monetaria in cui era stato calato l´euro, invece di far convergere le economie dei 17 Paesi aderenti, li sta spaccando in due blocchi con conseguenze sociopolitiche inevitabili, in stile Grecia. L´ottima politica monetaria di Mario Draghi (presidente della Banca centrale europea, ndr)…
La fatica della crescita
Una volta si chiamava politica dei due tempi, che suscitava tante reazioni politiche e discussioni accademiche. Quasi contemporaneamente l´Ocse di Parigi ha diffuso un documento intitolato «Going for growth» nel quale i concetti dei 12 capi di governo europei sono sostanzialmente ripresi e integrati in una visione di più ampio respiro; non si possono infatti ignorare né l´invito rivolto a…
Battere moneta è un palliativo inefficace, come l'austerity
Gli "Scenari" di Carlo Pelanda costringono sempre a sottoporre a verifica le idee vecchie che, come scrisse John Maynard Keynes, si annidano nel fondo della nostra mente e impediscono l´affermarsi delle nuove. L´ultima rubrica sull´ "errore di Paul Krugman" è particolarmente stimolante. La frase che sintetizza la posizione dell´illustre collega è che il ritardo con cui la politica sostituisce fiducia…
E se le agenzie di rating non avessero torto?
Le risposte possibili sono due: la prima è quella che diede Michal Kalecki, uno dei grandi economisti del XX secolo: i lavoratori consumano quello che guadagnano e i capitalisti guadagnano quel che consumano; la seconda è che, come testimonia Robert Skidelsky, Keynes riteneva sopportabile una dimensione del settore pubblico nell´ordine del 25% del Pil. Oggi le due condizioni si reggono…
Crisi, responsabilità e l'illusione dell'uomo nuovo
Non fummo falsi profeti quando, nell´estate 2011, all´inizio della fase più difficile per l´Europa, sostenemmo che l´ipotesi di un crollo dell´euro fosse altamente improbabile, ma i costi per i Paesi più esposti sarebbero stati piuttosto elevati. La Grecia li sta già pagando e molto salati; Irlanda, Portogallo, Spagna e la stessa Italia hanno dato solo un acconto e il resto…
Il ghirigoro che divide Germania e Cina
L´idea che il principio potesse applicarsi all´Unione europea non ci aveva sfiorato finché tutte le sue istituzioni, pur di non porre sul tavolo il tema dell´unione politica, si sono prodigate in ghirigori per fare ciò che era doveroso fare per fronteggiare la crisi dell´euro. Ha cominciato la Bce acquistando, ma sul mercato secondario, titoli sovrani in difficoltà e sposando la…
Cercando un'uscita di sicurezza
«Mettere l´ordine al posto del caos; separare l´attività produttiva dall´attività speculativa; chiudere la bisca della finanza, in modo che siano i giocatori e non noi a pagare per le perdite sulle puntate; ristabilire il primato delle regole; pensare a investimenti pubblici in beni di interesse collettivo. Solo così, mettendo la ragione al posto degli spread, l´uomo al posto del lupo,…
Il mercato globale è ancora in attesa delle nuove regole
Nella confusione di un mondo che va alla ricerca di nuovi equilibri geopolitici e geoeconomici, il Fondo monetario internazionale sembra l´unica istituzione che riesce a tenere ferma la barra del timone in direzione dello sviluppo, considerato indispensabile quanto la stabilità. Infatti, gli Stati Uniti danno preferenza allo sviluppo rispetto alla stabilità creando dollari in grande quantità e mantenendo, insieme al…
Quel che si aspetta il mercato
La verifica sulla solidità “politica” dell’euro voluta dal mercato internazionale ha consentito di istituzionalizzare un mito dei gruppi dirigenti “ortodossi” europei – il bilancio pubblico in pareggio – che la scienza economica aveva dimostrato essere infondato. Occorre domandarsi il perché questa verifica non ha riguardato tutti i Paesi, in particolare gli Stati Uniti, che vivono di deficit pubblico elevato quasi…