Sarebbe giusto spiegare che i voti di fiducia il capo del governo se li deve guadagnare in Parlamento e che, se nessuna forza o coalizione è in grado di avere l’autosufficienza, si tenta la via di un super partes per garantire un governo al Paese. È il caso di Draghi ma anche dei due governi che l’hanno preceduto. E non viene indicato prima agli elettori, proprio perché non è votato dalla gente. La rubrica di Pino Pisicchio
Pino Pisicchio
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Phisikk du role - Draghi, eroe per forza
Se fossimo nella mente di Draghi saremmo fortemente tentati di cogliere al volo l’occasione per lasciare la gabbia di matti in cui si è calato da un anno e cinque mesi, costretto a guerre di trincea col Conte di Montecristo e il Salvini di Milano, senza parlar del resto, invece… La rubrica di Pino Pisicchio
Phisikk du role - Ius Scholae, la cittadinanza che divide (e la paralisi del Parlamento)
È evidente che la maggioranza a sostegno di Draghi sarà destinata a spaccarsi in occasione di un voto ad alta caratura identitaria per le alleanze che si profilano per le prossime elezioni. Ma è possibile che il Parlamento debba condannarsi solo alla ratifica degli atti di governo se non vuole saltare per aria? La rubrica di Pino Pisicchio
Phisikk du role - Schiavi della sondaggiocrazia
In mancanza di un rapporto reale con il popolo, c’è il suo surrogato virtualizzato. Che racconta un mondo non più percepito dalla politica. La rubrica di Pino Pisicchio
Phisikk du role - Divorzio all’italiana (imparino i francesi)
Di Maio ha avuto il doppio merito di rompere scegliendo un tema alto, di politica estera e facendo un’onesta abiura delle false credenze: il suo “uno non vale uno” è stato il più potente detonatore che potesse scegliere per far saltare il Movimento. La rubrica di Pino Pisicchio
Phisikk du role - Conte e Salvini, quando l’estrogeno non basta più
Sembrerebbe che l’estrogeno antagonista che gonfiò il muscolo pentastellato e salviniano, dirottando masse popolari di consensi, stia svaporando. E non è solo un problema di voti, ma anche di ruolo. La rubrica di Pino Pisicchio
Phisikk du role. Urne-deserto dei tartari? O dei partiti?
Il fronte della partecipazione perde pezzi ad ogni giro elettorale, ma, per favore, fermate le prefiche sulla porta: non è il momento del requiem. Piuttosto rimettiamo in piedi la politica, oggi parecchio distratta. O distrutta. Con due leve. La rubrica di Pino Pisicchio
L’occhio di Marco e la faccia di Fabrizio. Il Moro di Bellocchio, tra ispirazione e ideologia
Un regista lavora sempre intorno alla stessa opera. L’opera di Bellocchio si intride di Bellocchio: della dialettica delle origini, tra studi salesiani e approdi marxisti-maoisti, dell’incontro con lo psicanalista Massimo Fagioli, del cinema prima studiato e poi praticato. Anche in “Esterno notte” c’è tutto questo: c’è ideologia e umanità, grande tecnica e poesia
Phisikk du role - Tirare a campare o tirare le cuoia...
Se qualcosa di serio non si muoverà nel tempo breve, a partire da oggi, rischiamo di assistere a una XIX legislatura sgangherata come questa. Forse anche di più. Chi chiameremo a fare il presidente dopo Draghi, Vincenzo Visco? La rubrica di Pino Pisicchio
Ciriaco De Mita e le architetture della politica
Fu tre volte ministro e presidente del Consiglio, ma De Mita amò la politica dal lato delle architetture che si costruiscono dal ponte di comando del partito e delle istituzioni parlamentari, piuttosto che da quello della gestione. Il ricordo di Pino Pisicchio